Siri potrebbe far amicizia con più servizi di terze parti (e sarebbe ora)

Dalla sua introduzione in iOS 5 ad oggi, Siri ha fatto sicuramente vari passi avanti, sia grafici che funzionali. A ciò contribuisce anche una vigorosa concorrenza soprattutto da parte di Google Now e, a breve, Microsoft Cortana. L’assistente virtuale di Apple è però ben lungi dall’essere perfetta e completa. Se solo diventasse un po’ meno riservata, magari…

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Questo scenario potrebbe accadere, se le fonti di The Information si riveleranno corrette (trattandosi di una testata a pagamento, ci si appoggia a TechCrunch che ne riporta gratuitamente le parti salienti). Apple avrebbe infatti in programma per Siri l’estensione del supporto ai servizi di terze parti. Già oggi, in modo limitato, il software fa affidamento a prodotti non made in Cupertino: Yahoo!, Google, Bing, Wikipedia, Wolfram Alpha. Difficilmente si può avere un’autentica tuttofare con una gamma così corta. Ciò comporta anche l’impossibilità di integrarsi con altre apps al di fuori di quelle di sistema; un esempio rapido è la messaggistica, dove si può dire a Siri di aprire WhatsApp ma non di mandare un messaggio attraverso esso. In futuro, questo e altro ancora potrebbe essere possibile senza dover attendere che Apple stringa accordi particolari con quel provider, dato che sarà quest’ultimo a collegare i suoi prodotti a Siri, presumibilmente attraverso un SDK.

Ma potrebbe non essere l’unica evoluzione prevista dagli ingegneri di One Infinite Loop. Qui The Information sembra riferirsi soprattutto a un contesto d’uso di Siri che preveda l’iWatch, occupandosi di mettere automaticamente in primo piano l’app più appropriata all’attività svolta dall’utente in quel momento e riducendo così la necessità di interazione tattile con dispositivi dagli schermi non certo ampi, come nel caso degli smartwatch. L’esempio fatto è quello di un’app per la corsa, lanciata dalla stessa Siri nel momento in cui si inizia a fare jogging. Ciò rientrerebbe in un contesto di miglioramento generale che permetterà all’assistente di capire meglio le capacità delle singole apps e reindirizzare con maggior precisione i comandi vocali a quella corretta per il compito. Simili progressi sono in corso pure a Mountain View.

Sarebbe ora di vedere Siri diventare decisamente più furba, esprimendo un potenziale pressoché inesauribile grazie all’ecosistema iOS. Un’occasione che finora non è stata colta, ma potrebbe esserlo con l’ottava versione del sistema operativo mobile Apple. Speriamo.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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