Nel “tutti contro tutti” del mercato mobile, ogni possibilità di innovazione può fare la differenza tra un prodotto di successo globale e uno destinato ad essere presto dimenticato. I grandi produttori cercano sempre di offrire nei loro dispositivi qualcosa che i concorrenti non hanno, o che riusciranno ad avere solo in un momento successivo. Non per forza si tratta di un processore all’ultimo grido o di una fotocamera con capacità mirabolanti: anche i materiali hanno la loro voce in capitolo. Metalli, vetro, plastica, quasi tutto è stato oggetto di implementazioni o almeno studi di implementazione. Il trend attuale è piuttosto chiaro nel fornire le generalità del prossimo campo di battaglia. Il vetro zaffiro è pronto a farsi strada.

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Non si tratta a dire il vero di un materiale del tutto sconosciuto a chi utilizza un iPhone 5s: la lente della fotocamera posteriore e il pulsante Home con TouchID lo utilizzano già. Ma si tratta di piccoli componenti, ben diverso dal rivestire il display se non eventualmente l’intera parte anteriore del dispositivo. Eppure le caratteristiche sono di tutto rispetto: duro, leggero, più resistente agli urti e ai graffi (soprattutto a questi ultimi, essendo vulnerabile solo al contatto col diamante e pochi altri materiali di grande resistenza). Negli orologi è molto utilizzato. Sugli smartphone, però, vi è un problema economico. I costi di produzione sono infatti piuttosto alti e difficili da assorbire in tempi brevi. L’unica via è l’ottenimento di accordi che possano portare vantaggio sia al produttore/fornitore sia all’utilizzatore. È la via scelta da Apple, che coopera con la società GT-Advanced, investendo nei suoi impianti. L’azienda di One Infinite Loop beneficerà in particolare della fabbrica situata a Mesa, in Arizona, che è diventata parzialmente operativa solo da alcune settimane. I ritmi produttivi sono destinati a crescere rapidamente, non appena il migliaio di forni industriali sarà in piena attività; le stime parlano di oltre 100 milioni di componenti solo per l’anno in corso.

È presto per dire se il display del prossimo iPhone sarà in vetro zaffiro oppure si affiderà almeno per un’altra generazione ancora al Gorilla Glass di Corning. Tutto dipenderà appunto dal prosieguo della messa in moto a Mesa. Ad ogni modo, però, si tratterà di un ambito in cui le maggiori rivali potrebbero non riuscire a reagire subito. Fino ad ora la volontà di non inficiare troppo sui costi produttivi dei singoli terminali, con conseguenti ripercussioni sui prezzi finali al dettaglio, avevano tenuto questa soluzione in dispare, nell’attesa di tempi più favorevoli. Tuttavia la crescente richiesta di materiali di qualità fa sì che il vetro zaffiro non possa essere ignorato. Ecco perché, come riportato dal coreano ETNews, LG e Samsung si sono fatte avanti chiedendo ai loro fornitori dei campioni, al fine di effettuare le valutazioni del caso. A questo stadio non è facile pronosticare se le due aziende decideranno effettivamente di adottare il tutto, ma si è già visto in passato che le mosse di Apple sono in grado di convincere in maniera piuttosto rapida sul da farsi. Le economie di scala penseranno poi al resto.

Una nuova sfida è alle porte, pronta a fare le fortune di qualcuno e a infrangere letteralmente le speranze di altri. Nessuna vorrà rientrare nella seconda categoria, poco ma sicuro. La giuria, come sempre, sarà quella costituita da noi utenti in fase d’acquisto.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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