Apple prepara i primi Mac con CPU ARM e trackpad più grande

Questo lunedì mattina inizia con un rumor molto interessante. Si è parlato più volte della possibilità che Apple provi a realizzare dei Mac con chip ARM ed è proprio di questo che parla l’indiscrezione scovata da 9to5mac su MacBidouille. Secondo il sito francese Apple starebbe già provando delle macchine con l’architettura resa famosa da smartphone e tablet, più precisamente su iMac, Mac mini ed un portatile da 13″, presumibile un MacBook Air. La cosa interessante è che per ottenere la giusta potenza sull’all-in-one e sul portatile ci sarebbero 4 o 8 CPU quad-core in linea, mentre solo 4 sul Mac mini. Ovviamente anche OS X dovrebbe essere sviluppato per questa architettura e ce ne sarebbe già una versione in prova.

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Ricordiamo che il passaggio da PowerPC ad Intel x86 fu annunciato proprio durante una WWDC, quella del 2005, e quindi l’imminente evento potrebbe essere il momento giusto per scoprire qualcosa in merito. Non sarebbe quindi la prima volta per Apple un cambio così importante e neanche la seconda visto che c’era stato un’altro passaggio simile nel ’90, quando si abbandonarono i Motorola 68k proprio per i PowerPC. Sempre secondo il rumor, si starebbe anche lavorando ad una tastiera nuova, la quale includerebbe un trackpad più grande di quello attuale.

È bene ricordare che si tratta di un rumor e che potrebbe eventualmente riguardare anche solo un esperimento di Apple per capire fino a che punto ci si può spingere con processori ARM. Tuttavia il futuro di questa piattaforma sembra roseo e la crescita è superiore a quella di Intel complice la spinta commerciale di smartphone e tablet. Tuttavia potrebbe essere ancora presto per fare un salto nel vuoto di tutta la lineup di computer, compresi quelli per professionisti. Inoltre si dovrebbe salutare il tanto amato/odiato Bootcamp, che è stata una carta importante per Apple nel periodo del rilancio grazie alla possibilità offerta di rimanere con un piede in due scarpe.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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