Recensione: Entropy, il coltellino svizzero per i file compressi

Da qualche tempo la comoda utiliy The Unarchiver non ottiene aggiornamenti ed ora non è in grado di decomprimere la più recente versione di RAR. Prima ancora di cercare altre alternative gratuite ho voluto provare un software molto più completo su consiglio di un nostro utente. Perché spendere per ottenere qualcosa che si potrebbe fare gratis? Ovviamente perché Entropy è un tool molto più complesso che consente di fare praticamente di tutto con gli archivi. Per prima cosa elenchiamo il numero impressionante di formati che gestisce, riportando una tabella dove in bianco sono identificati i file che decomprime e in verde quelli che può sia decomprimere che creare.

entropy

L’applicazione può essere richiamata direttamente dal Finder con un doppio clic su un file compresso, abilitando Entropy come software predefinito per tutte le estensioni che ci interessano: si modifica dal pannello informazioni su un file (⌘I) e poi cliccando su “Modifica tutto…”. Comunque si inserisce anche nel menu contestuale dei Servizi, dove abbiamo la possibilità rapida di comprimere e decomprimere:

menu-contestuale

La finestra di Entropy è molto chiara e semplice. Se apriamo un file compresso ci viene mostrato direttamente il contenuto ancor prima di estrarlo, mentre appena la apriamo vediamo un’interfaccia vuota in cui aggiungere o trascinare i file che vogliamo comprimere.

entropy

Ci vengono mostrati automaticamente anche i file junk di OS X che possiamo così cancellare dalla lista per ottenere un archivio meglio comprensibile anche da Windows. La cosa molto comoda è che funziona perfettamente Quick Look (spazio) anche prima di estrarre o comprimere un file, così potremo controllare ciò su cui stiamo lavorando. Il pulsante nella toolbar con un check (v) abilita l’operazione di compressione e cliccando sulla freccia di lato si aprono i preset che possiamo personalizzare nel dettaglio dalle preferenze (⌘,), io ad esempio ho aggiunto RAR v5 che richiede il download immediato ed automatico di un codec, ovviamente gratuito.

preset

Per semplificarci la vita alcuni file possono essere identificati per essere automaticamente eliminati durante la compressione, ad esempio come base è impostato il .DS_Store che verrà così saltato durante la creazione di un archivio.

ignora

Dalle preferenze possiamo anche impostare più semplicemente i file che vogliamo vengano gestiti da Entropy, senza dover effettuare il passaggio manuale tramite il Finder.

file-types

Nei preset possiamo anche impostare la crittografia AES-128 con passsword o decidere che il contenuto venga suddiviso in n volumi della dimensione preferita.

preset-2

Da sottolineare la grande comodità di poter agire in modo diretto sui file di un archivio, avendo la possibilità di modificarli singolarmente senza dover decomprimere e ricomprimere il tutto.

voto 4

Conclusioni

L’applicazione si è dimostrata molto rapida, con una ricca quantità di personalizzazioni e persino la possibilità di essere richiamata tramite AppleScript per creare dei veri e propri processi salva-tempo. Entropy è un vero coltellino svizzero per i file compressi, probabilmente una delle più complete applicazioni attualmente disponibili per Mac, con una interfaccia semplice ed un’ottima velocità operativa. Per chi ha spesso a che fare con archivi è un must-have e si acquista per 16,99€ sul Mac App Store.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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