WWDC 2014: cosa aspettarci e cosa (forse) no

Meno di un giorno alla conferenza WWDC 2014. Pur essendo un evento dedicato soprattutto agli sviluppatori, il keynote inaugurale è solitamente piuttosto ricco di novità anche per gli utenti comuni. Un appuntamento annuale fisso importante per gli aficionados, che possono sentire le principali voci di Apple (Tim Cook, Craig Federighi, Phil Schiller) come in poche altre occasioni. Importante per stampa e mercati, che possono capire la direzione in cui l’azienda vira. Importante anche per chi proprio non digerisce i prodotti di Cupertino, dal momento che suggerisce dove le principali concorrenti potrebbero aver necessità di rispondere. Tanta carne al fuoco, ma non tutti i pezzi saranno cotti e commestibili: come al solito, infatti, la ridda di indiscrezioni si distingue tra vincitori e vinti, quelli che scopriranno di aver avuto le fonti migliori (con buone probabilità Mark Gurman di 9to5Mac) e quelli che invece rischieranno la gogna per essere usciti troppo dal seminato. Tanto software, qualche hardware; questa sembra la ricetta del WWDC 2014.

wwdc2014

iOS 8

La prossima versione del sistema operativo mobile, nome in codice Okemo, rischia di essere quella più scontata di sempre. La quantità di articoli a riguardo è molto nutrita, ovviamente per merito del già citato 9to5Mac. Novità per le mappe con indicazioni per i trasporti pubblici, l’app per il controllo della propria salute HealthBook, versioni dedicate di Anteprima e TextEdit, iTunes Radio separata da Musica, Centro Notifiche e Messaggi migliorati, rimozione del Game Center, integrazione di Shazam in Siri, modalità d’uso split-screen su iPad, possibilità di utilizzare il tablet come display secondario di un Mac e funzionalità per la domotica. Da parlare indubbiamente ce ne sarà… Sempre se ci sarà. Perché il roundup di 9to5Mac pronuncia un verdetto alquanto infausto: iOS 8 è indietro nello sviluppo, Apple ha deciso solo in queste ore (!) le funzionalità che saranno presenti nella Beta 1 e svariate rischiano comunque il rinvio alla 8.1. Sarebbe piuttosto spiacevole e significherebbe ancora una volta avere di fatto a che fare con un Beta Testing molto prolungato, oltre la versione stabile della 8.0; un’esperienza già vissuta proprio con iOS 7 e 7.1, e che speravamo sinceramente non dovesse accadere di nuovo. La speranza è comunque l’ultima a morire. Magari il team di Federighi saprà mantenere alte le aspettative e, anche se magari non ci saranno già tutte nella Beta 1, le nuove funzionalità riusciranno a essere pronte per settembre. Se non altro si parla di miglioramenti per le prestazioni e i consumi, sicuramente molto graditi, ancor più di nuove apps.

OS X 10.10

Contrariamente al cugino per gli iDevices, OS X è rimasto perlopiù nell’ombra. Poche le informazioni trapelate, seppur importanti: sappiamo già che il design dell’interfaccia grafica dovrebbe effettuare una svolta decisa verso quella di iOS 7, con elementi flat e tanto bianco in più. Il modo d’uso non dovrebbe cambiare profondamente, pertanto si tratterà di una nuova tinteggiatura. Nondimeno però si tratta di una rivoluzione visiva per OS X, in quanto da più di 13 anni ci siamo abituati all’ambiente Aqua, con finestre dai bordi leggermente tondeggianti, i pulsanti a semaforo, la forte presenza di gradienti, il carattere Lucida Grande predominante e i bottoni “così belli che vi verrà voglia di leccarli”, come disse Steve Jobs alla prima presentazione pubblica di OS X. Ci vorrà tempo per abituarsi, esattamente com’è successo con iOS 7, e almeno nei primi tempi la resistenza sarà forse ancor più strenua. Tuttavia è altrettanto probabile che anche stavolta finiremo per averne piacere o quantomeno farci l’abitudine. Apple ha già rassicurato in altre occasioni che le eventuali modifiche a livello grafico non comporteranno una forzata iOS-izzazione funzionale di OS X, contrariamente agli ultimi anni dell’era di Scott Forstall. Si farà solo ciò che è necessario al fine di aumentare il family feeling tra i due ambienti, e dove si riterrà opportuno inserire funzionalità provenienti dal mondo mobile verrà fatto in modo ottimizzato per il desktop tradizionale. Yosemite, il più probabile nome stando a quanto mostrato nei banner del Moscone West, sarebbe già in uno stadio di sviluppo avanzato, al punto che Apple avrebbe spostato parte del team di programmatori su iOS 8 al fine di rispettare la tabella di marcia.

Hardware

Più fonti, non solo il solito Gurman, sembrano confermarlo: sarà presentato del nuovo hardware all’evento. Il problema è cosa. Con Intel che ha ufficializzato Broadwell per i mesi finali dell’anno, attendersi aggiornamenti di peso sui Mac è davvero difficile. Possono occorrere dei piccoli speed bump, com’è accaduto al MacBook Air, ma non sarebbero certo novità dall’impatto così forte da meritarsi spazio nel keynote. L’unico che potrebbe meritare la scena sarebbe il Mac mini, ormai sempre più vicino a raggiungere i 2 anni dall’ultimo aggiornamento. Di certo non disdegnerebbe affatto il passaggio ai processori Haswell, tuttora in auge. Potrebbe persino essere uno dei primi Mac a passare ad architettura ARM, ma sarebbe una situazione non troppo dissimile a quella del precedente switch, che richiederebbe svariati mesi di preparazione affinché i computer possano uscire sul mercato con un numero di applicazioni almeno sufficiente (in questo caso è bene non essere troppo sicuri su un ritorno di Rosetta, l’emulazione di codice x86 su ARM non sembra ancora aver raggiunto prestazioni accettabili). Anche lato iOS vi è incertezza: per l’iPhone 6 non sembra essere arrivato il tempo giusto. Una nostra fonte sembra essere positiva sull’annuncio domani, ma rimaniamo alquanto dubbiosi. Il campo si potrebbe restringere ad Apple TV o iWatch. In ogni caso si tratterebbe di una presentazione con vendita rimandata di mesi, dal momento che si dovrebbe attendere il completamento dello sviluppo di iOS 8.

Insomma, le aspettative sono tante, e per molti che probabilmente rimarranno soddisfatti ce ne saranno molti altri che invece avranno l’amaro in bocca. Non resta che attendere, dato quanto davvero poco ormai manca. L’articolo sta per giungere alla sua conclusione, ma…

…one more thing

È quasi tutto pronto per la diretta #SaggioMela, col nostro team che unirà le forze coi ragazzi di EasyPodcast e Kiro di Melamorsicata.it, una collaborazione che prosegue da svariati eventi con soddisfazione sia delle parti coinvolte sia degli ascoltatori. Dalle 18.30 di domani parleremo tutti insieme di ciò che verrà presentato, con commenti sia a caldo che post-evento e quella che a livello calcistico potremmo definire la “telecronaca alternativa”, in italiano, da accompagnare allo streaming in diretta che Apple proporrà. Vi aspettiamo domani, anche su Facebook e Twitter, ricordando di utilizzare l’hashtag #saggiomela per interagire con noi!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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