Nell'articolo di presentazione di Android L vi abbiamo parlato di Project Volta, che racchiude una serie di miglioramenti destinati ad aumentare l'autonomia della batteria dei dispositivi Android. Google è solita fissarsi delle mete ad ogni aggiornamento importante, come è stato per Project Butter per far scorrere le animazioni a 60fps e Project Svelte di KitKat, per farsi bastare anche soli 512MB di memoria RAM. Ci sono già delle beta di Android L disponibili per gli sviluppatori e quelli di ArsTechnica hanno pensato di installarlo su un Nexus 5 per fare delle comparazioni e verificare l'effettivo beneficio nell'autonomia rispetto KitKat.
Per prima cosa in Android L è stato inserito un JobScheduler che demanda alcuni processi non fondamentali, come la pulizia dei database o l'aggiornamento dei log, ad un momento i cui ci sia la connessione alla corrente, salvaguardando la batteria. È noto infatti che un solo secondo di attività del terminale può far perdere fino a 2 minuti di stand-by e, dunque, rimandare tutto ciò che non è necessario consente di recuperare tempo prezioso.
C'è poi un nuovo e più completo grafico dell'utilizzo della batteria, che consente di visualizzare quando questa viene consumata dalle app e dal sistema, in modo da poter trovare con semplicità l'eventuale responsabile di un drenaggio eccessivo della stessa.
Infine il passaggio al motore ART in luogo del vecchio Dalvik, consente non solo di velocizzare il dispositivo ma, grazie al fatto che la compilazione viene eseguita una sola volta, si riducono anche le richieste al sistema ad ogni avvio.
Grazie a tutti questi accorgimenti si è riscontrata una durata della batteria del 36% maggiore con Android L rispetto a KitKat, facendo ottenere circa 2 ore in più di carica (che ovviamente variano a seconda della tipologia d'uso). Nel test si è utilizzata semplicemente la navigazione internet, ricaricando la stessa pagina ogni 15 secondi fino all'esaurimento della batteria. Inoltre, per parificare le funzionalità, era stata disattivata la funzionalità "battery saver" di Android L che riduce le prestazioni, lo scambio dati e la luminosità del display sotto il 15%, per cui è lecito immaginare che utilizzando anche questa la durata sarebbe ancora maggiore. In definitiva il Project Volta sembra aver dato i suoi frutti già in questa prima beta ed è lecito immaginare che la durata della batteria possa solo migliorare in futuro. Gli utilizzatori di Android non possono che essere soddisfatti di questa attenzione all'autonomia dimostrata da Google.