I risultati fiscali Apple del Q3-2014: l’iPhone 5c vende bene, l’iPad no

Apple ha da poco presentato i risultati fiscali del terzo trimestre fiscale del 2014, che si riferiscono ai mesi di aprile, maggio e giugno dello stesso anno. Il fatturato è stato di 37,4 miliardi di dollari, superiore allo stesso periodo del 2013, quando ci si era fermati a 35,3 miliardi. In crescita anche l’utile netto, che sale da 6,9 miliardi a 7,7 miliardi. Si tratta di un record per questo trimestre, anche se non sono stati presentati nuovi prodotti e si è andati leggermente al di sotto delle stime di Wall Street (che erano di 37,9 miliardi).

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A trainare il fatturato l’iPhone, venduto per ben 35,3 milioni di esemplari, e secondo Tim Cook una parte importante di questi numeri sono dovuti al modello 5c che ha subito una crescita importante nelle vendite dopo un inizio sommesso. Non sono stati forniti i dati singoli, ma dalle parole di Cook possiamo immaginare che il 5c abbia recuperato terreno rispetto il 5s, a dispetto di quanto previsto dai media (me compreso).

L’iPad è stato deludente: gli analisti stimavano vendite inferiori, ma solo dell’1%, mentre la contrazione ha sfiorato il 9%, passando da 14,6 a 13,27 milioni. Ancora più marcata la crisi della linea iPod con ben il 36% in meno di vendite rispetto lo scorso anno.

Se la cavano bene i Mac che in periodo in cui i computer sembrano in crisi, hanno raggiunto quota 4,4 milioni di unità vendute, contro i 3,8 dell’anno precedente. Questo è un risultato importante se raffrontato al resto del mercato, che di certo quest’anno non segnerà un incremento del 18%, ma anzi potrebbe andare in contrazione. Evidentemente la ricetta dei computer Apple continua ad essere valida anche in un periodo di crisi e i Mac raccolgono un vasto consenso, specie per chi spende sopra i 1000€.

Dichiarata anche l’aspettativa per il prossimo trimestre, con un fatturato previsto tra i 37 e i 40 miliardi ed un margine lordo vicino al 37/38%.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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