Microsoft congeda Nokia X, Asha e Serie 40: d’ora in poi solo Lumia e Windows Phone

Il passaggio formale della divisione dispositivi e servizi di Nokia sotto l’insegna di Microsoft è avvenuto il 25 aprile 2014, dopo gli oltre 6 mesi preparatori dopo l’annuncio dell’acquisizione. Ma, almeno per i primissimi tempi, la nuova Microsoft Mobile non aveva cercato di forzare la mano, anzi si prospettava una transizione piuttosto graduale, col marchio finlandese destinato a rimanere preponderante sui terminali (diverso il discorso per le apps su Windows Phone, che hanno quasi tutte perso ogni logo o riferimento testuale di Nokia). Una situazione che sembrava sostenuta anche dal Nokia X2, presentato il 24 giugno scorso e basato su una versione modificata di Android come i giovani predecessori X/X+/XL lanciati al Mobile World Congress di febbraio e dei quali era una versione migliorata sul piano hardware. Si vedeva un po’ di marketing attorno a questa famiglia di dispositivi, nulla di esagerato per non togliere visibilità ai Lumia, ma si vedeva. Appena la scorsa settimana si parlava proprio di un Lumia con Android.

Ed ecco che oggi lo status quo è cambiato drasticamente: 18.000 licenziamenti, che si inseriscono in una serie avviata già da alcuni anni, di cui ben 12.500 ex-Nokia, nonché la dismissione della linea X e di tutto il resto della fascia bassa non-Windows Phone, ovvero gli Asha e i classici telefoni della Serie 40. Il futuro degli smartphone Microsoft appartiene solo ed esclusivamente ai Lumia, come il 630 sottostante.

nokialumia630

Nei comunicati, l’azienda assicura un periodo transitorio di 18 mesi descritto come “modalità di manutenzione”, in cui verrà dato il supporto minimo ai prodotti ancora in commercio (che rimarranno tali presumibilmente fino a esaurimento scorte), relativo soprattutto a problemi di natura hardware. I futuri Nokia X previsti verranno riconvertiti all’interno della gamma Lumia. Il software, invece, non riceverà più alcun aggiornamento e verrà progressivamente meno la compatibilità coi servizi Nokia/Microsoft finora supportati, esattamente com’è accaduto con Symbian. Parlando a proposito di servizi, sotto i colpi della scure di Redmond finisce pure MixRadio, il servizio musicale lanciato da Nokia ad ottobre 2013, succedendo al precedente Music Store. Fortunatamente per esso, però, non è prevista la dismissione totale: sono già state avviate le trattative per la cessione, con Microsoft che sembrerebbe già aver trovato un acquirente molto interessato. La dismissione permetterà di concentrarsi del tutto su Xbox Music, il quale però non dispone di tutte le funzionalità offerte da MixRadio; è lecito aspettarsi nei prossimi mesi aggiornamenti per colmare almeno parte delle differenze.

Per quanto gli annunci non mostrano l’intenzione di abbandonare l’uso del marchio Nokia sui Lumia, possiamo dire che oggi si è conclusa davvero almeno questa fase storica dei telefoni finlandesi (dal 2016, anno in cui la Nokia rimasta indipendente potrà tornare a produrli se lo vorrà, non possiamo sapere cosa accadrà). Un sipario che si chiude e che lascia ancor più dubbiosi sull’iniziativa Nokia X, sin dal debutto (e ancor prima dai rumor, quand’era conosciuto come progetto “Normandy”) non eccessivamente convincente nel proporsi come un semplice prodotto-scalino, con un Android dall’interfaccia molto modificata e privo dei servizi Google, al fine di agevolare il passaggio dei possessori a Windows Phone in una fase successiva. Del resto, Nokia aveva e ha già nel Lumia 520, che ha raggiunto la notevole quota di 12 milioni di unità vendute, un ottimo dispositivo di fascia bassa, con prezzi ormai sempre più alla portata di tutti. Un lancio inspiegabile, e visto che è avvenuto solo due mesi prima del passaggio in Microsoft Mobile, forse può essere interpretato ora come una sorta di colpo di coda della vecchia Nokia. Un colpo di coda che Ballmer prima e Nadella poi avrebbero avuto ben donde a fermare in culla, visti i rapporti profondi tra le due società nella fase da indipendenti. Se le motivazioni iniziali reali per un po’ non saranno certe, perlomeno è stata fatta chiarezza sulla poca sensatezza di proseguire tale strategia duale, con sospiro di sollievo da parte di Windows Phone: la minaccia robotica interna è stata rimossa. O no?

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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