Chi sostiene che Apple sia molto diversa dalla visione che Steve Jobs aveva della sua società, deve ricredersi ancora una volta: lo stile nel design della progettazione della circuiteria interna non è mai tramontato, si è evoluto ed è migliorato nel tempo.
Un particolare che, infatti, è stato scoperto solo recentemente da Chipworks nella dissezione di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, è l'introduzione di un secondo accelerometro, prodotto da Bosch, meno preciso rispetto a quello primario, prodotto da InvenSense.
Il Bosch BMA28 è il sensore che Apple ha scelto per determinare i movimenti per i quali non vi è bisogno di molta precisione, come, ad esempio, la rotazione del dispositivo da orizzontale a verticale, atteso che esso opera solo su tre assi e non su sei come l'InvenSense MPU-6700. Inoltre, il primo supporta molte meno funzioni ed ha una sensibilità pari a 4.096 LSB/g rispetto ai 16.684 LSB/g del secondo.
L'MPU-6700, inoltre, consuma molta più energia: nella modalità a sei assi 3.4 mA, 3.2 mA come giroscopio e 450 µA come normale accelerometro a tre assi, contro i 130 µA del BMA28 che, peraltro, può essere risvegliato in soli 3 millisecondi rispetto ai 30 ms di quello più evoluto.
Apple, dunque, ha voluto compiere una precisa ed elegante scelta di ingegneria, a detta di Chipworks: l'accelerometro di Bosch permette di consumare molta meno energia per le operazioni più comuni, lasciando ad iOS il compito di attivare quello più perforante nel caso in cui vi sia bisogno di maggior precisione, quali giochi ed app evoluti, grazie al Digital Motion Processor (DMP) integrato dal chip.