L’iPhone 6 sarà un portafoglio elettronico?

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In questi giorni che precedono il keynote del 9 settembre in cui verrà svelato il prossimo iPhone, circolano molti dettagli sul futuro smartphone, che riguardano sia l’aspetto che la componentistica interna. Una delle indiscrezioni che ha trovato maggiori conferme è la presenza del chip NFC, inizialmente poco accreditata ma che oggi sembra più di una semplice possibilità. Se Apple ha deciso dopo molti anni di adottare questa tecnologia è facile che le abbia trovato un preciso scopo e quello più probabile è relativo ai pagamenti elettronici. Di questa possibilità se ne parla da anni, ma fino ad oggi sono mancate tutta una serie di circostanze adatte a renderla una realtà. Apple avrebbe nei suoi numeri e nella diffusione di iPhone la giusta potenza di fuoco per fare da apripista e l’accoppiata con il Touch ID, già presente nell’iPhone 5s, potrebbe fornire la spinta decisiva per rendere sicuro il pagamento con smartphone, visto che si può identificare rapidamente il proprietario. Ad aggiungere pepe a questa possibilità ci pensa Bloomberg, secondo cui Apple avrebbe stretto accordi con le principali carte di credito, tra cui MasterCard, Visa ed American Express. Lo scenario sembra quindi completo sotto tutti i punti di vista: abbiamo un player molto importante come Apple che ha milioni di account con carte di credito collegate, uno strumento molto diffuso ed apprezzato come l’iPhone che dovrebbe guadagnare il chip NFC ed accordi con tutti i principali network di pagamento. A Cupertino potrebbero dunque essere riusciti a creare tutte le condizioni favorevoli affinché il pagamento di prossimità diventi una realtà nel prossimo futuro e se così fosse è probabile che avremo tutti i dettagli proprio durante la presentazione di iPhone della prossima settimana. Ricordate che noi seguiremo l’evento con la diretta audio #saggiomela che verrà diffusa sempre tramite Spreaker e direttamente sulla pagina del SaggioLive.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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