Durante la WWDC ’14, Apple aveva annunciato dei nuovi tagli di spazio per iCloud e, da oggi, sono disponibili.
Di default Apple fornirà sempre 5 Gb di spazio, all’interno del quale sarà possibile salvare i propri documenti e i backup dei device. Non sappiamo ancora se l’archiviazione delle foto occuperà spazio o, come accade sino ad oggi, queste saranno salvate in automatico sui server di Apple fino ad un massimo di 1000. Occorrerà, comunque, attendere il lancio dell’app Foto per OS X per saperne di più.
Per procedere all’aumento dello spazio disponibile, se si ha un dispositivo iOS basterà andare in Impostazioni -> iCloud -> Archivio -> Modifica piano di archiviazione, mentre in OS X bisognerà accedere a Preferenze di Sistema -> iCloud -> Gestisci… In entrambi i casi, bisognerà selezionare il piano di archiviazione desiderato: lo spazio a disposizione parte da 20 Gb a € 0.99 mensili, 200 Gb a € 3,99 mensili, 500 Gb a € 9,99 mensili, 1 TB a € 19,99 mensili.
Tutti gli addebiti verranno effettuati sulla carta di credito associata al proprio Apple ID ogni 30 giorni a partire dalla data di sottoscrizione. Considerando l’imminente lancio di iCloud Drive, qualora si desideri sfruttare al meglio l’erede spirituale di iDisk per la gestione e l’archiviazione dei documenti di lavoro più importanti, sarebbe opportuno procedere sin da ora all’upgrade del proprio spazio.
Apple, comunque, non ha fatto sapere nulla circa i vecchi piani premium di archiviazione iCloud ancora attivi: molto probabilmente, chi li ha sottoscritti potrà usufruire dello spazio acquistato sino alla scadenza della sottoscrizione, data in cui dovrà optare per i nuovi formati.
Il costo dei nuovi piani appare leggermente più caro della concorrenza (Dropbox ha recentemente modificato i propri piani al ribasso proprio per competere con il servizio di Apple), ma la sicurezza dei server Apple (aumentata dopo lo scandalo delle immagini hot) grazie anche alla doppia autenticazione e l’indubbia comodità di poter accedere ai propri dati dal Finder o dai dispositivi iOS potrebbe valerne la spesa.