Evento Apple 16.10.2014 – Cosa stiamo aspettando da tempo e cosa (forse) no

Tempo di evento Apple, tempo di roundup finale. Ormai mancano meno di 24 ore all’evento che si svolgerà direttamente al Campus di Cupertino, ponendo termine a un’attesa troppo lunga, come dice la stessa azienda nell’invito per la stampa di settimana scorsa. Come a settembre, c’è svariata carne al fuoco, stavolta riguardante iPad e Mac. Proviamo a vedere in base anche alle varie indiscrezioni le novità che potremmo vedere e quelle che invece sembrano essere escluse.

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iPad Air 2

Ormai possiamo dare per certa la sua presenza: la stessa Apple ha involontariamente(?) “cantato” a riguardo, pubblicando la Guida Utente di iOS 8.1 con nuovo modello in bella vista. Confermato l’arrivo su tablet anche del Touch ID, che già alcune impostazioni rinvenute nelle Beta del prossimo aggiornamento di iOS avevano suggerito, oltre ai numerosi rumors. Non si vedono invece all’orizzonte stravolgimenti nel design, che rimarrà sostanzialmente identico al predecessore fatta ovvia eccezione per il pulsante Home. Eventuali ottimizzazioni interne potrebbero però avere effetti sullo spessore, si spera positivi.

Il display da 9,7″ è una mezza incognita: anche qui iOS 8.1 ha dato degli indizi su un possibile Retina HD con elementi grafici per iPad a ingrandimento 3x, esattamente come successe con le Beta della 8.0 dove furono rinvenuti elementi 3x relativi all’iPhone, confermati dall’introduzione dei modelli 6 e 6 Plus con schermi di maggior risoluzione oltre che dimensioni. Certo, potrebbero non essere destinati all’iPad Air 2, ma a qualcosa di più grande; si rimane comunque nel campo delle sole ipotesi. L’interno è certamente più interessante, col processore A8X, variante di quello impiegato nell’iPhone. Si tratta di un ritorno del suffisso X, dato che con l’iPad Air di prima generazione Apple aveva optato per mantenere l’A7 “liscio” limitandosi ad aumentare la frequenza operativa. Ciò potrebbe presagire un intervento di maggior peso: CPU quad-core e/o GPU più pompata in tal caso sarebbero tra le principali indiziate. Noi propendiamo per la seconda. Incoraggiante il versante RAM, dove si prospetta un aumento da 1 a 2 GB, facendo così fronte alle crescenti capacità di apps e giochi nonché del sistema operativo stesso, pensando a modalità d’uso future come lo split-screen.

La fotocamera posteriore presenta molte incognite e una conferma. Iniziamo da quest’ultima: sarà presente la modalità di scatto a raffica, come nelle più recenti generazioni del Melafonino. Ma il sensore? Potrebbe ereditare molte delle caratteristiche già viste nell’iPhone 6/6 Plus, eccetto il flash che rimarrà ancora precluso all’iPad. Sarebbe il passo più logico, del resto, visto che già da un po’, piccole modifiche a parte, non si è smosso molto dall’unità da 5 Megapixel. Per quanto molti disapprovino lo scattare fotografie con un tablet, c’è una fetta di utenza che lo fa, pertanto Apple potrebbe decidere di accontentarla. Attendersi altri stravolgimenti non è necessario, dando per molto probabile la connettività Wi-Fi 802.11ac con opzione LTE e il solito Bluetooth 4.0; forti dubbi invece su NFC che nei tablet non ha la stessa utilità offerta sui dispositivi più piccoli.

Alle colorazioni argento e grigio siderale potrebbe affiancarsi quella oro, colmando un’altra delle assenze “eccellenti” nei confronti dell’iPhone. Lo spazio di archiviazione potrebbe seguire i trend più recenti, tagliando via l’opzione da 32 GB e mantenendo 16, 64 e 128 GB. Considerando però un relativo mantenimento dei prezzi dell’attuale generazione, lo scenario descritto poche parole fa non è da dare per così tanto probabile. Si parla del 24 ottobre come data di lancio, con preordini a seguire eventualmente già dopodomani. Il fato dei predecessori non dovrebbe presentare molte sorprese, con l’Air 1 posizionato come entry-level e l’iPad di quarta generazione a salutare definitivamente.

iPad mini 3

Saremo brevi, qui. Anche l’iPad mini di terza generazione è confermato, con design quasi identico al precedente, Touch ID e modalità di scatto a raffica. Tutti elementi che ci suggeriscono come la descrizione fatta sopra del potenziale iPad Air 2 possa essere fedelmente applicabile pure qui. Del resto il senso c’è: a tutti gli effetti l’iPad mini risulta una versione solamente ridotta a livello di display del modello maggiore, non si vede il motivo per differenziare le altre caratteristiche hardware dato che la componentistica è ben adeguata per dare il meglio su entrambi, contrariamente a quanto occorse nella prima generazione del piccolo tablet che dovette accontentarsi del System-on-Chip A5 invece che l’A6/A6X. Stesse aspettative già descritte per gli Air pure per quel che riguarda disponibilità e prezzi, insieme alla retrocessione dell’iPad mini 2nd gen come entry-level di gamma.

iPad Pro

Veniamo all’autentica incognita della famiglia iPad: ci sarà il chiacchierato modello Pro oppure no? Una ridda di rumors si accerchiano attorno ad esso, mantenendo saldo solo il display da 12,9″. Avrà lo stesso hardware degli altri iPad o riceverà potenziamenti ad-hoc? Ci si è spinti addirittura a ipotizzare la presenza duale di iOS e OS X, ma sembra rimanere una prospettiva davvero molto lontana, ammesso e difficilmente concesso mai avverrà dato che Apple è stata categorica nel voler tenere le due esperienze d’uso separate anche in futuro. Le più recenti indiscrezioni vedono la commercializzazione nel 2015 dovuta a motivi produttivi: per quanto non impossibile, un annuncio domani con così tanto anticipo potrebbe non risultare accettabile per molti né giustificabile come per l’Apple Watch, che prevede l’ingresso dell’azienda in una nuova categoria e pertanto ha necessità di essere disponibile sugli scaffali davvero pronto. L’iPad Pro si aggiunge semplicemente a un settore in cui Apple opera già. La Guida Utente di iOS 8.1 sembra concordare con queste sensazioni, non menzionandolo nemmeno al contrario di iPad Air 3 e mini 2. Forse è meglio rimandarlo a un altro evento, se sarà, occasione per agganciarvi altri lanci non è detto manchino.

iOS 8.1

Sviluppo breve ma intenso per il prossimo aggiornamento significante del sistema operativo mobile. Bugfix e piccole migliorie per procedere alla maturazione dell’ottava versione, che potrebbe vedere altri rilasci di questo tipo (8.2, 8.3…). Almeno per ora, quanto dovevamo vedere in iOS 8.1 l’abbiamo visto dalle due Beta pubblicate, inclusi i preparativi per abilitare la sezione Touch ID sui prossimi iPad e quella di Apple Pay per gli iPhone 6/6 Plus negli USA. Il leak di poco fa della Guida Utente non sembra suggerire lo split-screen o altre funzionalità particolari, ma mai escludere sorprese quando si tratta di eventi Apple. I lavori, in fondo, sono già in corso da tempo. Per quanto riguarda la versione definitiva dell’Update, puntiamo tutto su Golden Master domani e disponibilità pubblica tra uno e due giorni prima della commercializzazione dei nuovi iPad, in linea con quanto successo a settembre.

iMac Retina

Passiamo ora ai Mac. Della sezione di keynote ad essi dedicata, la parte del leone dovrebbe toccare all’iMac. L’all-in-one di One Infinite Loop si starebbe infatti preparando al salto nel mondo Retina. I display con risoluzione 4K e 5K stanno già iniziando a entrare nel mercato, assicurando perciò la fattibilità dell’operazione. Anche perché molti altri margini di manovra non rimangono: per quanto riguarda Broadwell, Intel sta dando priorità massima ai portatili, posponendo la gamma di processori desktop ai primi mesi del 2015. Potrebbe occorrere un lieve speed bump rimanendo sempre nell’architettura Haswell, ma non di più. Si può intervenire maggiormente sulla GPU, invece, dove non vi è certezza alcuna sul fornitore per le varianti non-base (su quelle di ingresso rimarrebbe confermata la Intel Iris Pro), con informazioni contrastanti: le probabilità che rimanga nVidia con la serie GeForce 8xxM o vi sia un ritorno di AMD attraverso le Radeon Rx 200 sono quasi pari, quindi. Quel quasi è dovuto a sensazioni “ambientali” personali su vicende che coinvolgono direttamente nVidia e per il momento indirettamente Apple.

Dobbiamo essere realisti: se arriveranno gli iMac Retina, con risoluzione 5K, il loro costo non sarà certo popolare. Si abbasserà coi refresh e col tempo, ma almeno per uno o due anni la convivenza coi modelli classici più economici sarà inevitabile. Se le ultime previsioni si riveleranno corrette, si inizierà col modello da 27″ entro fine anno, introducendo il più piccolo da 21,5″ nel 2015. Una strategia molto simile a quella dei MacBook Pro Retina nel 2012, col 15″ che precedette di alcuni mesi il 13″. Peccato comunque partire senza Broadwell.

MacBook Air e Pro

Difficili aggiornamenti di rilievo per questi prodotti, già sottoposti nei primi mesi dell’anno a speed bump. La gamma Core M è ancora troppo ristretta per essere appetibile dal MacBook Air, salvo sorprese, e per il Pro non vi è proprio nulla almeno fino a inizio 2015. Considerata pure la molto probabile introduzione di un Air Retina solo il prossimo anno, sarebbe meglio lasciarli “in pausa” e occuparsene in un evento successivo, ed ecco trovato pure l’aggancio di cui parlavamo prima nella porzione dedicata all’iPad Pro.

Mac mini e Mac Pro

Alcuni giorni fa ci chiedevamo delle sorti di vari prodotti Apple non aggiornati, tra cui il Mac mini. Effettivamente è inspiegabile quella che potremmo ormai definire una scarsa considerazione di Apple verso quello che da anni rappresenta un relativamente economico benvenuto al mondo Mac per gli switcher. Non è infatti la prima volta che il piccolo desktop viene lasciato in balia del suo destino per tanto tempo, e la Buyer’s Guide di Macrumors mostra il netto raggiungimento di un nuovo triste record in tal senso, con l’attuale generazione. Domani, giorno di keynote, saranno 723 giorni: una sola settimana in più e saranno ufficialmente due anni di Ivy Bridge. Per un prodotto del genere, la base dei MacBook Pro Retina 13″ attuale andrebbe benissimo, perché dunque non approfittarne? Anche se arrivati a questo punto ammettiamo che tanto varrebbe aspettare Broadwell facendo le cose per bene.

Il Pro nero si avvicina al suo primo anno di commercializzazione, e i maggiori movimenti qui dovrebbero concentrarsi sulla serie Haswell-E, introdotta da poco da Intel e pensata appositamente per la fascia più alta di prestazioni. Non prevediamo altre modifiche di rilievo.

OS X Yosemite

Domani sarà il grande giorno anche di OS X 10.10, che dopo una corposa serie recente di Golden Master/Beta dovrebbe essere finalmente pronto per la distribuzione pubblica gratuita. Ci attenderà il solito recap delle novità già presentate al WWDC, come occorso lo scorso anno. Ciò che ci piacerebbe vedere è un po’ di chiarezza su aspetti che erano stati rimandati a giugno, come l’app Foto. Sembra poco probabile un rilascio nel 2015 senza nemmeno una Beta. Noi terremmo gli occhi puntati su novità in tal senso durante l’evento. L’arrivo di Yosemite, intanto, consentirà di far uscire dallo stadio di sviluppo altre funzionalità punto di congiunzione tecnica con iOS, come iCloud Drive. Attendiamoci senz’altro aggiornamenti per le applicazioni di iLife e iWork, sia in relazione al nuovo sistema sia all’hardware presentato: soprattutto per iMovie si parlava di migliorie proprio per le risoluzioni 4K/5K.

Varie ed eventuali

Thunderbolt Display? Apple TV? Le speranze in tal senso sono ben poche. Qualche chance potrebbero averla i primi, dato che troverebbe senso aggiornarli in concomitanza ai nuovi iMac Retina da 27″. Fire TV, PlayStation TV e il fresco Nexus Player mostrano una concorrenza preparata e agguerrita, davanti alla quale Apple non potrà continuare in eterno a limitarsi ad aggiungere apps-canali insieme a qualche ritocco al firmware. Non sembra ancora tempo, però, e possiamo solo attendere il 2015 come anno propizio per un ricco aggiornamento generazionale. Sorvoliamo del tutto sugli iPod, dove l’unico movimento recente è stato l’addio del Classic e non sembra esserci di meglio all’orizzonte.

There’s one more thing…

Domani l’evento sarà trasmesso in diretta dalle 19 ora italiana sul sito Apple, proseguendo una tendenza avviata già da alcuni keynote in maniera più stabile rispetto alle sporadiche “prove” di alcuni anni fa. Già dalle 18.30, però, sarà attivo il nostro SaggioLive, con l’ormai collaudata squadra di commento composta da Maurizio ed Elio per il nostro sito, Kiro di Melamorsicata, Luca e Federico di EasyPodcast. Potete interagire già ora con noi usando l’hashtag #saggiomela su Facebook e Twitter. Appuntamento a tra meno di 24 ore, non mancate!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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