Yosemite e MacBook Pro: problemi con i driver delle schede NVIDIA

In questi giorni ho chiesto in giro pareri su Yosemite ed ho notato uno schema ricorrente nelle risposte. Infatti i possessori di MacBook Pro 15″ sono forse gli unici che lamentano prestazioni grafiche in calo rispetto Mavericks. Andando più a fondo nella questione è emerso un altro particolare degno di nota, ovvero che utilizzando la scheda integrata la situazione migliora. Ricordo infatti che questi computer hanno una doppia GPU, una integrata sulla scheda madre ed una discreta che dovrebbe fornire prestazioni migliori. Normalmente OS X esegue il passaggio dall’una all’altra dinamicamente, ma si può forzare l’utilizzo di una delle due usando software come gfxCardStatus. Ma come è possibile che una scheda grafica meno potente offra prestazioni migliori?

yosemite-vs-nvidia

I portatili che rientrano in questa casistica sono prevalentemente: MacBook Pro 2009, 2010 e 2012. In particolare quelli che hanno rispettivamente GPU discrete NVIDIA GeForce 9600M, GT330M e GT650M (nel 2011 si era temporaneamente passati ad ATI/AMD). In pratica Yosemite ha problemi con le schede NVIDIA che invece funzionavano perfettamente con il precedente Mavericks. Per questo motivo l’ipotesi più plausibile è che Apple abbia utilizzato dei driver non perfettamente ottimizzati per le GPU sull’ultimo sistema operativo. Apparentemente non c’è una soluzione se non quella di attendere un aggiornamento risolutivo, sperando che arrivi e non faccia attendere troppo. Per tamponare si può usare il software che ho indicato prima per forzare l’impiego della GPU integrata di Intel e disabilitare le trasparenze dalla Preferenze di Sistema / Accessibilità:

riduci-trasparenze

Se proprio non vi trovate bene potente pensare ad un downgrade a Mavericks, scaricabile dal Mac App Store se lo avete installato in precedenza.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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