Recensione: Moto X (2014), la ricerca dell’equilibrio non sempre dà i suoi frutti

Dopo il discreto successo del modello 2013, Motorola ha presentato quest’anno la seconda edizione del Moto X, che si distingue nel nome solo per l’annata (2014). Come il precedente si tratta di uno smartphone di fascia medio/alta con caratteristiche equivalenti a molti top di gamma. Il software è quasi un Android Stock, ma ci sono alcune migliorie interessanti apportate da Motorola e che vedremo nel corso della recensione.

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Caratteristiche principali

Lo schermo da 5,2″ è quello che comanda le dimensioni del terminale, che sono di 141 x 72 x 10 mm. Il peso è di 144 grammi e in mano si fa sentire. La CPU è una Snapdragon 801 quad-core da 2,5GHz, la GPU una Adreno 330 e la RAM di 2GB. È disponibile nei tagli di memoria da 16 e 32GB, dei quali consiglio il secondo perché non c’è la possibilità di aggiungere storage con la microSD. Possiede connettività 3G/4G, Wi-Fi (ac), Bluetooth 4.0 LE, A-GPS con GLONASS e vari sensori come accelerometro, giroscopio, barometro e bussola.

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Display

Lo schermo è un pannello AMOLED da 5,2″ con risoluzione FullHD. La densità è molto elevata con i suoi 424ppi, per cui la definizione è ottima e non si vedono assolutamente i pixel se non al microscopio. La luminosità automatica si comporta abbastanza bene e con forte luce solare porta il display anche oltre la luminosità ottenibile con l’impostazione manuale, consentendo una perfetta visione. Come dimensione è un buon compromesso tra portabilità e grandezza, offrendo una piacevole visualizzazione dei contenuti senza arrivare nel segmento dei phablet. Il bianco è ben bilanciato, con una leggera dominante calda, e la luminosità è molto buona per un AMOLED, mentre i neri sono ovviamente assoluti (l’unica pecca è che inclinando lo schermo diventa subito grigio, come si vede nell’immagine superiore). I colori invece non mi sono piaciuti, decisamente troppo saturi e squillanti.

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Design, Costruzione, Ergonomia

La costruzione del Moto X (2014) è di elevata qualità, appare assemblato perfettamente e la cornice in metallo restituisce un ottimo feeling. Il retro è molto bombato, per cui ai bordi è spesso meno di 5mm mentre al centro arriva a 10mm. Ricorda un po’ i recenti iMac, quindi sembra sottile anche se non lo è, tuttavia quella curvatura ha risvolti positivi e negativi: in mano si tiene bene, ma sulla scrivania non riusciamo ad interagire senza provocare un fastidioso dondolamento.

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Il retro del modello nero è leggermente gommato, piacevole al tatto ma impossibile da mantenere pulito. Probabilmente va molto meglio con la versione bianca che, almeno in Italia, è distribuita solo con il dorso in bamboo. La fotocamera è a filo con la scocca e poco più in basso c’è un cerchio incassato con il logo motorola: in tutta sincerità ho trovato questo particolare bello esteticamente ma poco riuscito dal punto di vista dell’ergonomia, perché è un po’ fastidioso da toccare impugnando lo smartphone. I tasti sono tutti disposti sul lato destro, con quello di accensione/spegnimento zigrinato per riconoscerlo più facilmente. Sono molto sottili, ma si azionano senza problemi.

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In cima abbiamo al centro la porta per il jack da 3,5mm, anche se in dotazione non ci sono auricolari (almeno nella versione Germania). Leggermente più defilato c’è il cassettino estraibile per la nano SIM, che si apre con la classica graffetta.

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In basso si trova invece la porta microUSB per la ricarica, che può essere utilizzata anche per il collegamento di periferiche USB con un cavo OTG. Da notare che lo smartphone è Water Resistant, quindi anche se si dovesse bagnare non ci sono problemi.

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Audio

Iniziamo col dire che in chiamata l’audio è ottimo e anche il microfono, che ha la soppressione del rumore, si comporta benissimo, trasmettendo la nostra voce in modo forte e chiaro. Anche se dal design sembrerebbe che ci siano due casse frontali lo speaker è uno solo ed è posto in basso, mentre la griglia superiore nasconde solo la capsula auricolare. La resa audio mi ha davvero colpito: ha un volume molto forte sia in vivavoce che nell’ascolto musicale, sicuramente al di sopra sopra della media per qualità e resa.

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Fotocamera

L’app fotocamera si può attivare in qualsiasi momento, anche a display spento, con una doppia rotazione del polso effettuata con lo smartphone in mano. È più complicato che da spiegare che a farsi, ma c’è un’animazione che illustra il movimento da effettuare per non lasciare spazio a dubbi. L’aspetto dell’app è molto simile a quello nativo di Android, presentandosi in modo semplicissimo. In aggiunta possiamo scorrere da sinistra per vedere apparire un menu cicolare con le opzioni, oppure scorrere da destra per andare al rullino e visualizzare le ultime foto catturate. Il sensore possiede 13MP in formato 4:3, che diventano 9,7MP scattando in 16:9. L’apertura è di f/2,25 e c’è un doppio flash LED situato nella cornice dell’obiettivo (ma non è dual tone).

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Tra le opzioni abbiamo l’HDR, che si può impostare su auto, la dimensione dell’immagine e lo scatto panoramico. Per quanto riguarda il video c’è la possibilità di scegliere l’effetto moviola (1080p) oppure la registrazione in 4K, in tutti i casi queste opzioni si perdono ogni volta che chiudiamo l’app fotocamera e riaprendola troviamo sempre il 1080p come valore predefinito. Per avviare la registrazione di un filmato c’è un’icona dedicata, mentre per le foto lo scatto avviene quando tocchiamo il punto da mettere a fuoco, cosa che non mi fa impazzire perché costringe ad una impugnatura meno salda del telefono (in alternativa si può adoperare il tasto volume).

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L’AF è nella media, non troppo lento e neanche troppo veloce, ma in alcuni casi mi è capitato che le foto catturate non fossero effettivamente a fuoco (e si nota già nel display). Per quanto riguarda la resa le fotografie hanno una definizione buona, adatta ai 13MP del sensore, offrendo una quantità di dettagli leggermente superiore a quella degli 8MP dell’iPhone 6.

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L’aspetto negativo è che le foto sono sviluppate con troppo contrasto e questo riduce notevolmente la gamma dinamica. Viste nel complesso appaiono più incisive, ma purtroppo i dettagli nelle ombre si perdono e le alte luci vanno quasi sempre in clipping. Di seguito potete notare come i palazzi in fondo presenti nella foto superiore, appaiono quasi completamente bianchi nel Moto X (2014), mentre nella stessa identica foto scattata contemporaneamente con l’iPhone 6, si vede chiaramente il colore giallo.

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Nelle macro se la cava abbastanza bene, anche se qualche volta l’AF sembra avere difficoltà.

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Con alti ISO le foto appaiono particolarmente disturbate, ma non c’è da stupirsi considerando che monta un tradizionale sensore da smartphone. Ho fatto diverse prove è sale rapidamente a 1000ISO, che mi sembra il tetto massimo disponibile, con immagini che presentano tanto rumore digitale, in particolare nelle zone d’ombra.

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Nel video abbiamo sostanzialmente lo stesso difetto dovuto all’eccessivo contrasto già riscontrato anche nel campo fotografico. Per il resto la stabilizzazione digitale si comporta in modo sufficiente, ma non eccelso, tant’è che il confronto con l’iPhone 6 viene perso in modo evidente.

Impostando la registrazione in 4K aumenta leggermente l’angolo di campo, perché non viene effettuato quel leggero crop utile ad attuare la stabilizzazione software. Le immagini appaiono molto incisive, ma senza stabilizzazione è impossibile riprendere una scena a mano libera senza farsi venire il mal di mare. Di seguito un breve test.

La fotocamera frontale, defilata sulla destra, ha 2MP e la possibilità di registrare video in FullHD, ovvero una qualità sufficiente per i selfie o le videochiamate.

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Prestazioni

Lo Snapdragon 801 insieme ai 2GB di RAM sono più che sufficienti per questo terminale, che gira in modo fluido ed impeccabile. In tutto il periodo di prova non ho mai notato incertezze o rallentamenti, anche con l’utilizzo di molte app, sintomo che l’hardware è ben bilanciato e il software ottimizzato. Andando ad analizzare le performance con Geekbench 3 il Moto X (2014) si è posizionato a metà tra il Galaxy Note 4 (recensione) e il Sony Xperia Z3 Compact (recensione).

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La GPU è la nota Adreno 330, che supporta senza problemi questo schermo FullHD. I risultati del test con GFXBench confermano le premesse e le ottime prestazioni si notano anche nel comparto gaming. Con la classica prova su RealRacing 3 ha dimostrato di poter viaggiare a vele spiegate con tutti gli effetti attivi, senza mai avere lag o drop frame, anche nelle scene più complesse.

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Software

Motorola personalizza pochissimo Android, che qui è quasi in versione stock, per cui l’esperienza d’uso è molto simile a quella voluta da Google. Questo significa che mancano alcune funzioni secondarie che troviamo in smartphone concorrenti, ma il sistema operativo rimane molto snello e reattivo. Attualmente è basato su Android 4.4.4 KitKat, ma è stato già rilasciato l’update a Lollipop negli Stati Uniti e aspettiamo che arrivi anche in Italia nei prossimi giorni. Tra le aggiunte di Motorola c’è Motorola Connect, che consente di vedere tramite un’apposita estensione per Chrome le notifiche delle chiamate e dei messaggi direttamente sul computer, potendo anche rispondere agli SMS (non alle telefonate). Poi abbiamo il supporto per bloccare il telefono in caso di smarrimento e una serie di funzioni personalizzabili nell’app Moto.

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Con Assist lo smartphone capisce il luogo dove ci troviamo e regisce di conseguenza. Ad esempio a casa si può attivare la modalità riposo, che consente di silenziare il telefono in una data fascia oraria, oppure al volante si può avere la comunicazione vocale per leggere i messaggi o pronunciare il nome di chi chiama in modo da non distrarci.

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Poi abbiamo le azioni, in sostanza ci sono dei sensori frontali che riconoscono il passaggio della mano e possiamo utilizzare questo gesto per disattivare la suoneria della chiamata in arrivo oppure per attivare lo schermo per leggere l’ora e vedere le ultime notifiche (con una grafica minimal in bianco e nero abbastanza riuscita).

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In ultimo, ma non per ultimo, c’è l’assistente vocale Moto Voice. Questo è decisamente ben sviluppato per le funzioni di sistema, come le chiamate, i messaggi, le previsioni meteo, le sveglie, il calendario, ma fa anche tante altre cose, come pubblicare direttamente su Facebook o Whatsapp, avviare la navigazione, scattare una foto o un selfie, lanciare un video di YouTube oppure gli si può semplicemente dire “novità?” per farsi leggere l’ora e tutte le ultime notifiche. Si attiva con una frase prescelta dall’utente, ad esempio “Ok Moto X”, che funziona anche a telefono spento. Per le domande di cultura generale o per le previsioni meteo il testo riconosciuto viene inoltreato direttamente a Google Now, ma rispetto al funzionamento dell’app nativa ci viene anche letto il risultato. Quindi se chiediamo “quanto è alto il monte Everest?” la risposta non si vedrà solo a schermo ma verrà anche letta da Moto Voice. L’unica cosa negativa è che la frase di attivazione non viene sempre riconosciuta al primo colpo.

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Per il resto vengono usate le app di sistema di Google e quindi non ci sono sorprese per Email, Web, Messaggi, Telefono, Foto, ecc..

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Batteria

La batteria ha una capacità di 2300mAh e con il caricatore in dotazione si può sfruttare la ricarica “Quick Charge 2.0” che consente di arrivare al 60% in soli 30 minuti. Con il mio utilizzo standard riesco a raggiungere la sera (ma non sempre) con un 5% di autonomia residua, avendo molte app attive (Twitter, Facebook, Whatsapp, Telegram, Hangout, Instagram, ecc..), numerose caselle di posta in PUSH, più o meno una mezzora di gioco, qualche telefonata e tanta navigazione web. Come al solito ho fatto anche la prova adoperandolo come secondo terminale, così da valutare la resa con scarso utilizzo, e in questo caso ho raggiunto la mattina del giorno successivo. Evidentemente anche in standby consuma parecchio e non ci sono strumenti di risparmio energetico come in altri smartphone concorrenti. Complessivamente l’autonomia non è il suo forte, ma in media la giornata di lavoro si porta a termine.

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Antenne

Prima di passare alle conclusioni una breve valutazione sulle antenne del Moto X (2014). Per quanto riguarda la connessione dati e la parte telefonica si comporta benissimo, la ricezione è al di sopra della media e si viaggia molto veloce sia in 3G che in 4G (in Europa sono supportate le frequenze LTE 800 / 1800 / 2600). Il Wi-Fi supporta il veloce standard 802.11ac, anche sulla banda da 5GHz, che ho potuto sfruttare collegandolo alla Time Capsule di ultima generazione. Il GPS, infine, ha un aggancio molto rapido anche al chiuso ed è veloce e preciso.

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Conclusione

Il Moto X (2014) è uno smartphone riuscito, nel quale la maggior parte dei componenti è stata ben bilanciata. Sia sul fronte hardware che software non ci sono particolari rimpianti, ma questo non vuol dire che sia esente da difetti. In particolare la versione da 16GB ha troppo poco spazio disponibile per l’utente e la mancanza di espandibilità via micro SD rende questo aspetto molto rilevante. La costruzione è ottima (anche se lo smartphone è un po’ troppo spesso al centro), il display ampio e godibile, l’audio eccellente e la fotocamera più che sufficiente (e potrebbe migliorare molto riducendo il contrasto). Grazie ad un Android mantenuto molto snello il sistema operativo viaggia a meraviglia, sempre rapido e reattivo anche in multitasking, tuttavia mancano alcune feature aggiuntive come il risparmio energetico (e la batteria è solo sufficiente). Ancora in Italia non si trova, ma io ho acquistato la versione Germania su Amazon.it che possiede il caricatore compatibile con la rete italiana. Il prezzo di vendita è di 499€ e appare abbastanza bilanciato rispetto le caratteristiche, ma il voto arriva a stento a 4 stelle, a cui aggiungerei un doppio meno per batteria, mancanza di microSD ed una fotocamera migliorabile.

PRO
Ottima costruzione con materiali di qualità
Resistente all’acqua (ma non ha la certificazione IPx)
Display ampio e luminoso (vedi contro)
Ottimo audio, sia in chiamata che per l’ascolto musicale
Comoda attivazione veloce della fotocamera
Esperienza d’uso molto fluida e veloce
Poche ma valide le aggiunte di Motorola ad Android Stock
Ottima ricezione

CONTRO
Lo schermo ha colori troppo saturi
 Molto spesso al centro
Retro incline allo sporco (nella variante nera)
Manca espandibilità via microSD
Foto e video hanno troppo contrasto, riducendo la gamma dinamica
 Foto con molto rumorose di sera
 AF non sempre preciso
Non c’è stabilizzazione nei filmati 4K
Batteria solo sufficiente e mancano funzioni di risparmio energetico (Android 4.4.4)
 Mancano gli auricolari nella dotazione di serie (versione Germania)

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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