Ancora un passo indietro per Apple: Transmit può salvare nuovamente su iCloud Drive

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In questo periodo Apple sembra quasi in preda ad una crisi di identità. C’è chi la giustifica perché con le tante approvazioni delle app e dei loro aggiornamenti possono capitare degli sbagli. Sbagliare è umano, certo; eppure in questo caso il problema appare più radicato, avvicinandosi al rientrare nel diabolico perseverare.

Abbiamo assistito all’approvazione dell’app Launcher ed alla successiva rimozione dall’App Store, poi al divieto di utilizzare il widget per PCalc successivamente ritrattato. Per non parlare delle situazioni nell’altro Store, quello dei dispositivi, coi prodotti di Bose e FitBit rimossi, salvo per la prima ripensarci proprio in questi giorni. In Apple regna ultimamente un po’ di confusione su ciò che è o non è accettato, così dopo aver fatto aggiornare Transmit per rimuovere la funzione di condizione dei file su iCloud Drive, ora hanno contattato l’azienda Panic per assicurarli che possono reinserire nuovamente tale funzione senza incorrere nella censura. Certamente pure il malcontento manifestato soprattutto dagli utenti di Transmit ha dato il suo contributo a far ritornare la società di Cook a più miti consigli.

A questo punto gli sviluppatori non sanno più come comportarsi, perché da una parte vengono approvate le app, dall’altra ritirate e successivamente accettate nuovamente. Cosa si può fare e cosa no su iOS lo sa solo Apple e le software house brancolano nel buio. Per il momento gli acquirenti del client FTP oggetto della vicenda sono contenti di riaverlo aggiornato con tutte le funzionalità al completo, ma cosa succederà domani? Forse piuttosto sarebbe ora di rivedere in parte le regole di approvazione, al fine di semplificare la vita a tutte le parti coinvolte.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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