Il 2014 delle rivali di Apple, con uno sguardo al 2015 appena iniziato

Passati i due giorni di festeggiamenti con annessi recuperi post-cenone/sbornia, terminiamo la serie dedicata al 2014 di Apple. In realtà, abbiamo terminato con l’azienda di Cupertino, avendo già parlato sia di hardware sia di software. La parte finale odierna è invece dedicata alle sue principali concorrenti, che non sono certo state con le mani in mano, anzi. Anche per esse ci sono stati momenti positivi ed altri negativi. Iniziamo dall’azienda che, al di là dell’ordine alfabetico, è la forza più dominante del mercato degli ultimi anni: Google.

Google

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Per Big G anche il 2014 è soprattutto all’insegna di Android. L’impatto di Lollipop è stato notevole, perché ha innalzato la sfida anche sul piano estetico, storico punto di forza Apple. Il Material Design può piacere o no, esattamente come lo stile di Jony Ive, ma sta dando per la prima volta ai prodotti Google vera coerenza di grafica ed esperienza d’uso. In modo simile a quanto accaduto con iOS 7.0, però, per il rinnovato robottino verde non mancano accorgimenti da apportare così come bug da risolvere, alcuni ma non tutti risolti con gli aggiornamenti 5.0.1/5.0.2. Si parla già di Android 5.1 e pure del rilascio “M”, non escludendo peraltro siano la stessa cosa. Senza dubbio le prossime versioni aiuteranno in quel di Mountain View a consolidarsi nel percorso intrapreso.

Il 2015 appena iniziato è anche l’anno delle altre sfide di Android, quella che coinvolge TV, set-top-box, smartwatch e auto. L’interesse attorno ad Android Wear è alto, ma non parliamo ancora di best-seller e come abbiamo visto anche nelle nostre recensioni la piattaforma ha svariati peccati di gioventù. Android TV è presente per ora solo nel Nexus Player, ben poco per dare una scossa al mercato; vedremo se già nei prossimi giorni al CES i principali produttori inizieranno a mostrare soluzioni basate su esso. Meno fretta invece per Android Auto, esattamente come nel caso di CarPlay era subito chiaro che l’implementazione avrebbe richiesto diverso tempo. Quest’anno dovrebbero comunque vedersi i primi frutti sui modelli di produzione. E Chrome OS? Di fatto sta diventando sempre più dipendente da Android, attingendo ora pure dal suo parco applicazioni. Per ora si tratta di un’iniziativa ancora limitata nello scopo, ma già in passato Google ha cominciato piano per poi “picchiare duro”. La convergenza è destinata a procedere.

Dal punto di vista delle controllate, il 2014 è stato dolce e amaro nella stessa misura. L’acquisizione di Nest è positiva sul piano tecnico, dando la possibilità a Google di imprimere alle sue condizioni una forte accelerata al settore della domotica. Nei prossimi 12 mesi è probabile ci attendano sorprese. La vendita in perdita di Motorola a Lenovo è invece la parte amara. Ci si aspettava di più viste le possibili sinergie che erano in gioco, ma con la vita della Motorola by Google rimasta quasi indipendente dalla controllante e i risultati finanziari per nulla brillanti nonostante le “cure dimagranti” insieme all’ottimizzazione della gamma il gioco non sembra essere valso la candela. Si sono separate comunque in termini amichevoli, vista la collaborazione per il Nexus 6. Inoltre, l’esperienza di Google come produttrice di smartphone non è terminata del tutto: i lavori su Project Ara procedono, rendendo sempre più alla portata il rilascio commerciale.

Microsoft

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Per Microsoft il 2014 è stato essenzialmente un anno di transizione. Il cambio della guardia tra Steve Ballmer e Satya Nadella, che sta già avendo un forte impatto sulla direzione dell’azienda, ma soprattutto il completamento dell’acquisizione dell’unità Nokia dedicata ai dispositivi. Ormai la società di Redmond è molto più di una software house: produce smartphone (Lumia), tablet (Surface) e console (Xbox), insieme ad altre periferiche. Dispositivi e servizi, questi sono il fulcro della nuova Microsoft, che vuole poter coprire i suoi utenti qualunque sia la piattaforma scelta.

Una forte dimostrazione della nuova mentalità si è vista con Office, sbarcato prima su iOS e poi su Android, trascurando in parte al contempo lo stesso Windows. Ma è proprio nel 2015 che i rapporti tra la suite da ufficio e il sistema operativo dovrebbero tornare saldi, soprattutto grazie a Windows 10, che si preannuncia particolarmente degno di attenzione. Maggiore sensibilità alle richieste dell’utenza tradizionale, sentitasi in disparte con 8/8.1, senza abbandonare i touchscreen. L’obiettivo dei lavori in corso sull’interfaccia Modern sono proprio di rispondere alle varie esigenze in modo ottimale, senza ulteriori forzature nell’esperienza d’uso. Il rilascio autunnale creerà inoltre una piattaforma comune tra tutti i principali dispositivi, permettendo la creazione di applicazioni davvero universali in grado di adattarsi al prodotto su cui vengono eseguite. Già il prossimo 21 gennaio avremo la possibilità di saperne di più.

Quest’anno sarà un grande banco di prova pure per i Lumia, che oltre a Windows 10 attendono da troppo tempo un nuovo top di gamma. Tutti gli sforzi si sono finora concentrati sulla fascia bassa e media, squilibrando la principale proposta Windows Phone. La conseguenza si è vista nella sofferenza dei recenti risultati di mercato. A ciò si aggiunge la necessità di fare a meno del marchio Nokia per i prossimi prodotti. Non sarà concesso sbagliare nulla, né sul software né sull’hardware.

E… Sì, finalmente Office per Mac sarà rinnovato. Meglio tardi che mai.

Samsung

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In Corea si sono visti anni migliori. Samsung rimane primatista indiscussa del mercato, ma sta accusando il colpo di una strategia troppo vasta e confusionaria. Nel settore PC ha deposto le armi in Europa, in quello smartphone/tablet dovrà diminuire l’eccessivo numero di terminali. Tra le vittime potrebbe esserci anche il Galaxy Alpha, almeno stando ai più recenti spifferi; il prodotto che Samsung aveva espressamente posizionato come anti-iPhone non è riuscito nel suo intento, stritolato da proposte migliori con prezzi altrettanto migliori. Di fatto il compito di contrastare il Melafonino dovrebbe tornare alla serie S, col Galaxy S6 atteso nei prossimi mesi.

Questo dovrebbe inoltre essere l’anno di Tizen. Previsto per gli smartphone, ha alla fine fatto il suo debutto su alcuni smartwatch e si appresta ad estendere il suo raggio di azione alle smart TV. Non è da vedere in modo negativo: perché puntare su device in cui Android è dominante e per i concorrenti c’è poco spazio, quando ci sono altre aree in cui Google non è riuscita ancora a mettere le sue grinfie? Ad ogni modo, Samsung non sembra aver rinunciato all’idea di telefoni basati su Tizen, pertanto attendiamoci novità in merito.

Varie ed eventuali

Il resto del mondo mobile è composto da briciole. HTC, LG e Sony competono per accaparrarsi tutto ciò che Samsung lascia per strada, mentre il Fire Phone appare proprio un prodotto da dimenticare per Amazon, almeno allo stato attuale. La caparbietà è però una delle doti dell’azienda di Jeff Bezos, che non ha paura di andare in perdita pur di raggiungere il proprio obiettivo, e siamo certi che ritorneranno alla carica. BlackBerry, ormai relegata a nicchia, tenta il rilancio con Passport e Classic, che mettono in risalto un punto di forza storico dei dispositivi canadesi, ossia la tastiera fisica QWERTY. Riuscirà almeno nell’ambito aziendale a recuperare terreno? Con l’accordo tra Apple e IBM che inizia a dare i suoi primi frutti e i costanti progressi delle proposte Google anche al di fuori del consumer, le scommesse non sono ancora a favore di John Chen. Nel frattempo, Facebook prosegue nel suo percorso fatto di miglioramento/ampliamento dei suoi prodotti insieme ad acquisizioni giganti, come quella di WhatsApp. Non sappiamo in che modo Zuckerberg intenderà stupirci nel 2015, ma è certo che non se ne starà tranquillo.

Termina qui la serie dedicata al 2014 trascorso da Apple e dalle sue principali rivali. L’asticella della competizione si sta alzando sempre più, aumentando le sue aree di interesse. Concorrenza significa prodotti migliori, e prodotti migliori significano più scelta per noi utenti. Avremo tanto di cui parlare, già a breve seguendo il tradizionale Consumer Electronics Show di inizio anno. Ancora buon 2015 da SaggiaMente.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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