Dopo aver trattato polarizzatore e filtri ND, oltre ai filtri graduati, voglio proporvi la recensione di un filtro a lastra non molto conosciuto che sta ricevendo apprezzamento dagli appassionati. Si tratta dell’Haida ND1.8, 64x (6 stop). Questo filtro diminuisce la luce di 6 stop, quindi se senza scattiamo per 1″ con lui arriveremo fino a 64″. Il fine è solo quello di allungare i tempi, quindi i colori non dovrebbero cambiare, ma ci occuperemo anche di eventuali dominanti durante la recensione. Per chi utilizzasse filtri a vite rimando alla recensione dell’Haida ND1000 di Gianmarco.

Confezione e contenuto

Reputo il confezionamento importante, dopotutto stiamo parlando di un filtro in vetro, che rispetto ad uno in resina è più resistente ai graffi, ma decisamente meno ad eventuali torsioni o colpi.

confezione

Il prodotto è ben confezionato e possiamo stare tranquilli durante la spedizione, gli accessori sono una pochette per il trasporto e una guarnizione adesiva per evitare che la luce entri lateralmente quando il filtro è montato sull’holder. Con mia sorpresa si tratta di una guarnizione extra, infatti il filtro arriva già con una incollata, questo ci evita di doverla posizionare (operazione che può risultare frustrante) e ne avremo anche una di riserva o da utilizzare su un altro filtro se ne fosse sprovvisto.

Attenzione: Ho avuto modo di parlare con altri due acquirenti del filtro, a quanto pare non c’è molta omogeneità nel contenuto della confezione. C’è chi non ha ricevuto la guarnizione, o un case diverso (rigido) e chi ha un panno per pulirlo che io non ho trovato. Invito a contattare il venditore prima della spedizione ed assicurarsi che almeno la guarnizione sia presente, anche se da installare.

Compatibilità e assorbimento effettivo della luce

Possedendo un holder della Lee è stata mia premura assicurarmi la perfetta compatibilità del filtro con questo sistema. Le dimensioni (100x100mm) sono le stesse e anche lo spessore va bene, ma devo far notare una certa difficoltà ad inserire il filtro a causa della guarnizione abbastanza spessa.

Nella foto qui sopra potete vedere il solco che si crea una volta inserito il filtro una prima volta, la guarnizione preme molto sull’holder ma questa forza si attenua dopo qualche volta che lo si usa. Possiamo almeno star sicuri che la guarnizione farà il suo dovere. L’assorbimento di luce dichiarato è di 6 stop, ma molto spesso questo non corrisponde a realtà, ho quindi testato con luce controllata la veridicità di questo valore. Il filtro in mio possesso assorbe quasi 1 stop in più, con valori intorno a 0.8 su quasi tutti gli scatti. Questo non è vero per tutti i filtri, quindi vi consiglio di testare il vostro in questo modo: posizionate la fotocamera su cavalletto in una stanza con luce controllata, consiglio in camera con illuminazione artificiale di notte, scattate senza filtro e poi con il filtro impostando 6 stop di esposizione in più (io ho scattato per 1″ e poi 64″), caricate le foto su Lightroom o qualsiasi editor RAW e aumentate/diminuite l’esposizione dello scatto con il filtro in modo da far combaciare visivamente lo scatto e soprattutto l’istogramma. Il valore della correzione sarà quanto il vostro filtro si scosta dal valore dichiarato.

Qualità dell’immagine e dominanti

Questo è il “fulcro” del nostro test, quello che alla fine conta di più è se il filtro porta ad un decadimento marcato della qualità dell’immagine e crea dominanti spiacevoli oppure no. Le variabili da tenere in considerazione sono la vignettatura, la nitidezza e le dominanti. Come prima cosa osserviamo uno scatto in condizioni “normali”, inquadrando una scena in condizioni non controllate.

bruciatura Senza FiltroCon Filtro senza correzioniCon Filtro esposizione correttaCon Filtro esposizione e bilanciamento del bianco corretto

Osservando la foto di partenza e quella finale (con esposizione e bilanciamento colore corretti) è possibile osservare una leggera dominante gialla, niente d’importante comunque. Passiamo ad un test all’interno con luce controllata.

test-1-haida

Nei due scatti in basso è possibile notare la vignettatura, che, ovviamente, aumenta montando il filtro. Più che altro si tratta di un fenomeno dovuto alla lunga esposizione che accentua la differenza di trasmissione della luce ai bordi del frame. Questo non è un problema particolarmente difficile da sistemare in post-produzione e l’Haida non ha performance inferiori agli altri filtri in mio possesso (Lee, Hitech-Formatt Firecrest), il risultato è comunque migliore di un filtro a vite. In questo test potete anche notare che il dettaglio è pressoché inalterato, il leggero rumore in più è dovuto all’esposizione molto più lunga, 64″ contro 1″. Voglio far notare che lo scatto con il filtro è stato portato alla stessa luminosità di quello senza (+0.8 di esp. in LR) e il bilanciamento del bianco è stato fatto nello stesso punto (con il selettore automatico). Il bilanciamento del bianco ha permesso di evidenziare i rossi leggermente enfatizzati dal filtro stesso. I rossi sono un po’ il tallone d’Achille di molti filtri, per questo ho voluto testare specificatamente questo aspetto anche sull’Haida. Si tratta di una deviazione molto leggera e influenza in modo simile tutti i rossi della scena, per la massima precisione è possibile modificare leggermente il selettore equivalente di Lightroom in modo da ristabilire il giusto tono.

recensione haida nd1.8 6 stop

Il test qui sopra nasce dalla mia necessità di utilizzare il filtro in combinazione con altri di altre marche. I filtri a lastra sono comodi perché permettono di infilare e sfilare le lastre agevolmente, per questo motivo testare un filtro da solo è un po’ limitante, la destinazione d’uso più comune sarà in combinazione con altri filtri. Ho deciso di testare su una superficie neutra il filtro da solo e in combinazione con uno graduato Lee da 3 stop e il polarizzatore circolare Heliopan.

Come ho svolto il test: L’obiettivo del test è quello di trovare eventuali problemi di dominante sia del filtro da solo che insieme ad altri. Per questo motivo ho scelto uno sfondo neutro e un’illuminazione costante. L’esposizione è stata aumentata in fase di scatto, allungando i tempi, di 6 stop quando ho montato l’Haida ND1.8 e di ulteriori 1.5 stop quando ho aggiunto l’Heliopan. Non ho modificato il tempo di scatto quando ho inserito il filtro GND Lee. In post-produzione ho livellato gli istogrammi in modo da avere l’esposizione più vicina possibile tra gli scatti e ho preso il punto di bianco a centro frame su tutti gli scatti. In questo modo ho ottenuto le 4 immagini qui sopra, dove i valori di WB, Tinta ed esposizioni sono livellati, eventuali differenze sono riconducibili a dominanti dei filtri.

Ad un primo sguardo risulta evidente solo la vignettatura, che non è un grandissimo problema, ma se osserviamo meglio possiamo osservare una leggera dominante azzurrina allontanandosi dal centro del frame. Questa è presente in tutti e tre gli scatti, più evidente nell’ultimo in basso. Nel test qui sotto ho aumentato la vividezza e saturazione al massimo (+100) per mostrare le dominanti agevolmente.

camparazione lee haida nd1.8 6 stop

Non allarmatevi, non otterrete mai una dominante del genere su uno scatto, a meno che impostare una saturazione e vividezza a 100 sia di vostro gradimento. Quello che possiamo notare è come il filtro Haida, quando corretto, tenda a virare all’azzurino le zone periferiche del frame rispetto al centro, che rimane piuttosto neutro. Il filtro GND Lee risulta più caldo, sempre dopo aver corretto il bilanciamento del bianco, rendendo la zona di transizione verdina. Se aggiungiamo il polarizzatore Heliopan sia i verdi che i magenta sono più accentuati.

Conclusionevoto 4

Il filtro Haida ND1.8 64x è un filtro molto valido, che merita a pieno le 4 stelle. Il costo è inferiore alla concorrenza e la qualitàequiparabile, i pochi difetti sono soprattutto dovuti alla guarnizione spessa utilizzando un holder Lee. Le dominanti, se pur leggermente presenti, non inficiano la qualità dello scatto in modo determinante. Un’immagine leggermente più calda che crea qualche dominante bluastra una volta corretta, ma solo nei bordi del frame a causa della vignettatura. Questo è però evidente solo con una post-produzione molto pesante, non realistica. Potete trovare il filtro in questione su Amazon a circa 110€, un buon prezzo per un prodotto qualitativamente molto buono. Per chi invece volesse la qualità massima per qualche € in più non possiamo che consigliare i filtri NiSi che aggiungo nano coating, filtro IR per le dominanti magenta e un vetro ottico di qualità veramente professionale (leggi recensione NiSi).

PRO
+ Buon Prezzo
+ Buona qualità ottica

CONTRO
- Con holder Lee, il più diffuso, scorre con qualche difficoltà

DA CONSIDERARE
 Il contenuto della confezione non sembra standard, contattate il distributore per email e assicuratevi di ricevere anche la guarnizione
 Non troverete un filtro ND neutro al 100%, anche questo Haida ha qualche dominante, ma molto contenuta anche paragonata a filtri molto più costosi

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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