MWC 2015: HTC presenta One M9 e debutta in nuovi settori con Grip e Vive

Il Mobile World Congress 2015 è appena iniziato e sta già mostrando interessanti novità. Dopo Huawei tocca a HTC farsi avanti con le sue proposte di fascia alta per l’anno corrente. Oggetto di tanti rumor, la presenza di One M9 a Barcellona era già di fatto ufficiale. Uno dei terminali più apprezzati riceve un buon aggiornamento, confermando i principali punti di forza e al contempo correggendo il tiro dove necessario.

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Non è il design l’elemento ad aver ricevuto le maggiori attenzioni, limitandosi perlopiù a migliorare quanto già fatto col predecessore. Mantenuta la struttura in alluminio, essa è stata perfezionata in compattezza e leggerezza. La novità più rilevante sul piano estetico è la possibilità di separare a livello cromatico fronte e retro, che ha permesso a HTC di creare varie combinazioni bicolore. Il pulsante di accensione/blocco è stato riposizionato sulla destra insieme a quelli per il volume, scelta in linea a quella di altri dispositivi del mondo Android. Per il resto, sono stati confermati il display da 5″ a risoluzione Full HD e gli altoparlanti BoomSound posti agli estremi superiore e inferiore della parte anteriore.

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All’interno, invece, cambia tanto. A partire dal System-on-Chip, che ora è il Qualcomm Snapdragon 810 a 64-bit, nella configurazione big.LITTLE: 4 core Cortex-A57 da 2 GHz, sfruttati per elaborazioni pesanti, e altri 4 con frequenza da 1,5 GHz basati sulla più parca Cortex-A53, più ideale per sgravare i nuclei principali da processi meno onerosi come quelli in background. Il comparto grafico è affidato all’integrata Adreno 430, mentre la RAM ammonta a 3 GB. Lo spazio di archiviazione rimane abbastanza in linea ad altri top di gamma, 32 GB espandibili fino a ulteriori 128 tramite microSD. Quasi totalmente rivoluzionato il comparto fotografico. Per il sensore principale via la deludente tecnologia UltraPixel, via l’altrettanto deludente doppia lente; si punta tutto su più “tradizionali” 20 Megapixel con apertura f/2.2, HDR, formato RAW e doppio flash LED. La registrazione video è a risoluzione 4K. Non tutto è stato comunque buttato dei vecchi esperimenti, dal momento che la fotocamera frontale è la vecchia unità UltraPixel da 4 Megapixel, sostituendo quella convenzionale da 5 adottata con M8. Presente il supporto LTE in categoria 4 fino a 150 Mbps, così come Wi-Fi 802.11ac, GPS/GLONASS, NFC e Bluetooth 4.1; completano il tutto il classico quartetto di sensori accelerometro/giroscopio/bussola/prossimità. La batteria non rimovibile è da 2.840 mAh, dotata di supporto per la ricarica rapida.

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A livello software troviamo Android 5.0 Lollipop corredato dell’interfaccia proprietaria Sense 7, che tra le novità più importanti prevede il supporto ai temi, lasciando così all’utente la possibilità di personalizzare maggiormente l’aspetto del proprio dispositivo. Il loro raggio d’azione include pure la tastiera virtuale e la barra inferiore di navigazione, a cui possono essere aggiunti altri elementi oltre al classico trio predefinito di Android. Rimane l’aggregatore di contenuti BlinkFeed, più geolocalizzato e in grado di visualizzarli anche nella schermata di blocco. La tecnologia BoomSound Connect prevede la possibilità di abbinare altoparlanti interni ed esterni per ottenere un’esperienza d’ascolto surround, con HTC che dichiara per One M9 il supporto Dolby Digital 5.1. L’app-galleria fotografica Zoe riceverà in futuro un aggiornamento importante, che toccherà tanto la versione per il sistema operativo Google quanto quella per iOS. Il case DotView sarà revisionato per supportare il nuovo prodotto, offrendo ulteriori margini di personalizzazione. Non mancheranno altre custodie, in particolare l’Active Case con grado di protezione IP68 (il telefono in sé non lo è, invece).

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Image from AndroidPolice.

Come anticipato più sopra, One M9 prevede diverse configurazioni cromatiche tra cui l’utente può scegliere. Due varianti a singola tonalità, canna di fucile e oro, più due bicolore, argento posteriore/ambra frontale e rosa posteriore/oro frontale (quest’ultima non in Italia). La disponibilità nel nostro paese inizierà a partire da aprile, ad eccezione della variante solo oro, che arriverà in un momento successivo. I prezzi saranno comunicati all’approssimarsi del debutto sugli scaffali.

Insieme a One M9, HTC ha presentato altri due prodotti interessanti. Il primo è Grip, che segna il debutto della società taiwanese nel mondo delle cosiddette smartband, ambito dove già tante altre, tra cui Nike, Samsung, FitBit e Microsoft, sono attive.

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Sviluppato in collaborazione con la linea di abbigliamento sportivo Under Armour, come i suoi più diretti concorrenti il Grip strizza l’occhio al fitness. Il GPS integrato permette di tracciare il proprio percorso di allenamento, insieme ad altri dati come numero di passi, durata dell’esercizio e calorie bruciate; non mancano funzionalità per il monitoraggio della qualità del sonno. Assente il sensore per il rilevamento dei battiti cardiaci, sostituito dalla possibilità di abbinare il Grip ad altri dispositivi dedicati a tale scopo. Tutto quanto viene rilevato si può sincronizzare con la piattaforma UA Record sviluppata dalla già citata Under Armour, così come altri software. Sul display è possibile vedere le chiamate in arrivo così come i messaggi ricevuti e altre notifiche importanti. L’autonomia durante l’uso attivo garantita dalla batteria da 100 mAh è di 5 ore consecutive. HTC Grip è compatibile con tutti gli smartphone Android e iOS; disponibilità a partire da aprile, inizialmente negli USA, nelle colorazioni Deep Teal e Lime, come nell’immagine soprastante.

L’altro prodotto presentato, infine, è Vive. Anche in questo caso si tratta di un debutto, nell’ambito della realtà aumentata, e di una collaborazione, con Valve.

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Specificatamente pensato per i videogiochi, Vive è dotato di due schermi, uno per occhio, da 1280×800 pixel con un framerate dichiarato di 90 fps, in grado di dare la massima fluidità di visione durante le sessioni d’uso. Il design è stato strutturato al fine di garantire un’immersione a 360° nell’ambiente virtuale; giroscopio e accelerometro registrano ogni movimento assicurando la corretta angolazione. Ad essi si accompagneranno un sensore laser di posizione e l’accessorio esterno Steam VR Base Station in grado di rilevare anche la propria posizione fisica. Il comparto audio è almeno per ora affidato a soluzioni di terze parti, con la presenza di un jack per il collegamento di cuffie. Molta importanza è stata data al contenimento di peso, che consente di tenerlo indossato anche a lungo. Oltre a Valve con la sua piattaforma di gioco Steam sono previste collaborazioni con Google e case cinematografiche. La versione Developer arriverà nel corso della primavera, mentre il rilascio commerciale per gli utenti comuni è previsto entro l’anno.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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