Recensione: Duet Display, un secondo schermo per il Mac con iPhone e iPad

L’orientamento ormai consolidato di Apple, come si è potuto constatare nell’ultimo keynote, è quello di creare computer sempre più leggeri e portatili. Questo, spesso, si traduce in una diminuzione dello schermo, tanto che ora sono disponibili tre tipi di diagonale diversi sotto i 15″: 11.6″, 12″ e 13,3″. Chi sceglie uno schermo compreso fra gli 11″ e i 13″ lo fa spesso per ragioni di mobilità, ma non è detto che lo si preferisca tutti i giorni. Anzi, molto spesso, in ufficio o a casa, lo si collega ad un monitor più grande. In alcuni casi, però, ciò non è possibile e ci vengono in contro quei software presenti nell’App Store che permettono di utilizzare un dispositivo iOS (meglio se iPad) come secondo display. Purtroppo la maggior parte di questi sfrutta il collegamento Wi-Fi e ciò comporta una frequenza di refresh ridotta, con la presenza di lag fra il click e l’effetto voluto, tanto da inficiare pesantemente la produttività.

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Proprio per questo sono stato colpito da Duet Display, un’app per iOS e OS X che permette di utilizzare il proprio dispositivo mobile come secondo schermo, collegandolo al Mac tramite cavo USB. La configurazione dei dispositivi avviene in maniera del tutto automatica: dopo aver installato il client per Mac bisogna dare a Duet le autorizzazioni necessarie per installare dei nuovi driver grafici (certificati da Apple), riavviare e lanciare l’app su iOS. Come per magia apparirà la seconda scrivania estesa sul device mobile.

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Inoltre, dalle impostazioni del monitor di OS X, è possibile configurare il proprio dispositivo iOS proprio come se fosse un display secondario, decidendo, quindi, se duplicare o estendere la scrivania. In caso si estenda è anche possibile decidere da quale lato deve essere e la sua posizione in altezza, spostando l’icona del monitor più piccolo lungo il lato di quella del display più grande. Il collegamento con il cavo (Lightning nel mio caso) assicura l’assenza di lag nel trascinamento delle finestre fra i due display o fra l’impartire un comando e il verificarsi dell’evento desiderato.

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Il client per OS X permette di configurare una serie di parametri, in modo da scegliere se preferire potenza e definizione o di sacrificarle per avere un miglior risparmio energetico, opzione utile per chi intende usare Duet Display con il proprio MacBook.

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Un’altra feature veramente interessante è il poter interagire con le finestre di OS X grazie allo schermo multitouch dei dispositivi iOS, trascinando elementi e finestre oppure selezionando testi e immagini da copiare in altri documenti.

L’unico problema che ho riscontrato nell’uso ormai quotidiano con il mio MacBook Air 11″, è la persistenza della diminuzione degli effetti di trasparenza su Yosemite ad ogni riavvio di OS X: il client, infatti, per una migliore resa grafica sul secondo display, disattiverà le trasparenze proprie del sistema operativo. Per chi riscontrasse lo stesso problema, può ripristinare le trasparenze da Preferenze di Sistema -> Accessibilità. Infine, non è purtroppo possibile usare Duet con più di un dispositivo iOS collegato al Mac

Conclusioni

Duet Display è la miglior soluzione che abbia mai provato per utilizzare iPad o iPhone come schermo secondario per il Mac: non ci sono lag, la resa grafica è ottima e l’uso dei controlli multitouch rende l’esperienza utente più agevole. Certo, è un’app molto utile per chi ha un MacBook più che un iMac, ma può essere d’aiuto anche per chi lavora con monitor più grandi. Il prezzo, pari ad 15,99€, può sembrare alto, ma la qualità dell’app lo giustifica completamente.

PRO
+ Assenza di lag
+ Ottima resa grafica
+ Facilità di configurazione

CONTRO
- Ad ogni riavvio di OS X vengono disattivate le trasparenze di Yosemite

DA CONSIDERARE
 Il prezzo potrebbe essere elevato per chi non ha veramente bisogno dell’app
 Funziona solo con i dispositivi compatibili con iOS 7.0 e OS 10.9 in su

Elio Franco

Editor - Sono un avvocato esperto in diritto delle nuove tecnologie, codice dell'amministrazione digitale, privacy e sicurezza informatica. Mi piace esplorare i nuovi rami del diritto che nascono in seguito all'evoluzione tecnologica. Patito di videogiochi, ne ho una pila ancora da finire per mancanza di tempo.

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