Nella nota per gli investitori che Apple pubblica dopo ogni Earnings Call, l'azienda dichiara che se la Commissione Europea dovesse chiudere in maniera sfavorevole il procedimento a carico della società sussidiaria irlandese, potrebbe richiedere il pagamento di una multa che, attualmente, non può essere quantificata. In realtà, la Commissione dovrebbe richiedere all'Irlanda quanto dovuto e poi, questa, dovrebbe rifarsi su Apple: infatti, il procedimento di infrazione ha mosso i suoi primi passi a causa del regime fiscale agevolato di cui godono le società con sede legale nell'isola che, quindi, partono da una posizione di vantaggio rispetto alle altre operanti nel territorio dell'Unione.
Seppur nel documento non sia determinato l'importo della multa, questa dovrebbe essere calcolata nella misura pari al 5% sul fatturato dei tre anni precedenti a quella della sua elevazione e, quindi, secondo i calcoli del Wall Street Journal, il valore si aggira attorno a 2.5 miliardi di dollari. Ovviamente, Apple dovrebbe anche corrispondere gli importi relativi ad imposte e tasse non pagati durante il periodo dell'accertamento. La procedura dovrebbe concludersi in giugno, ma, come dichiarato dallo stesso Luca Maestri a margine della call del Q2 2015, Apple ha sempre rispettato la normativa irlandese e, pertanto, la dichiarazione presente nella nota per gli investitori ha solo un mero scopo informativo per questi.