Recensione: Creative Aurvana In-Ear3 Plus, auricolari belli e di qualità

Con lo smartphone la musica ci segue ovunque andiamo: bastano un paio di auricolari e possiamo immergerci nei nostri brani preferiti. Chi ricerca un ascolto di maggiore qualità spesso preferisce le cuffie, ma Creative punta ad offrire un suono premium con i suoi nuovi auricolari top di gamma Aurvana In-Ear3 Plus. Li ho utilizzati nelle ultime settimane con diversi smartphone e file audio, con l’obiettivo di individuare i punti di forza e le eventuali negatività. Inizio con l’elencare il contenuto della confezione, che è abbastanza ricca. Ci sono gli auricolari, una piccola custodia da trasporto con chiusura calamitata, 3 set di copriauricolari aggiuntivi, uno strumento per la pulizia e perfino l’adattatore per l’aereo.

aurvana3-confezione

Essendo di tipo in-ear è molto importante scegliere i finali giusti per le nostre orecchie, che possono cambiare drasticamente la resa sonora. Ce ne sono 3 in silicone di diverse misure (S, M ed L) più una coppia in gommapiuma a memoria di forma. Ancora prima di premere play consiglio di dedicare qualche minuto a trovare i copriauricolari giusti, che ci consentiranno di ridurre la dispersione sonora ed apprezzare al meglio la qualità audio.

aurvana3-intro

Gli auricolari sono realizzati in plastica rigida ed hanno una gradevole finitura lucida color bronzo. Nella parte esterna è stampato il logo Aurvana, mentre internamente si trovano le icone R ed L che indicano il lato. La struttura appare sufficientemente ben realizzata e, a dispetto di quanto potrebbe sembrare, sono anche molto leggeri. Il cavo è in tessuto anti aggrovigliamento ed è perfettamente schermato per scongiurare ogni tipo di rumore o interferenza causati dal contatto. Su di questo è disposto un controller con il tasto play/pause ed un cursore per il volume, mentre il microfono per le conversazioni telefoniche è separato, così da non toccarlo mentre utilizziamo i controlli e da risultare più vicino alla bocca.

aurvana3-strumenti

Lo spinotto è placcato in oro e il connettore ha la classica forma ad L, ideale per l’utilizzo con dispositivi portatili. Tutti questi elementi sono di plastica e non brillano per la manifattura, ma svolgono adeguatamente il loro dovere. È opportuno spiegare come funziona il cursore per il volume, che è una soluzione originale e differisce dai classici pulsanti +/-. Con questi ultimi si agisce proprio sul volume di uscita dello smartphone e, solitamente, non sono compatibili con tutti i modelli, per cui bisogna scegliere inizialmente le versioni iOS o Android. La soluzione proposta da Creative è completamente diversa, perché il cursore non interviene sul volume dello smartphone ma è un settaggio in più. In pratica se volete davvero modificare il volume dovrete farlo sempre dai tasti dello smartphone, mentre con questo cursore si andrà a “limitare” la risposta degli auricolari. All’atto pratico può risultare un po’ meno immediato del classico bilanciere, ma ha il vantaggio di funzionare con tutti gli smartphone. Personalmente ho trovato pratico impostare un volume piuttosto sostenuto sul cellulare e il cursore al centro, così da avere un po’ di margine sia per ridurre che abbassare il volume direttamente dagli auricolari.

aurvana3-controller

Nelle Aurvana In-Ear3 Plus ci sono un tweeter ed un woofer su ogni lato. Togliendo il gommino si può notare che il condotto acustico è proprio separato in due, al fine di canalizzare le emissioni ed aumentare la precisione nella riproduzione. Secondo Creative questa soluzione offre un “audio da studio direttamente nelle tue orecchie” e ne parleremo poco più avanti, ora cerchiamo di capire come si indossano.

aurvana3-canali

Gli auricolari vanno inseriti completamente all’interno dell’orecchio e la parte finale va rivolta verso l’alto, così da indirizzare opportunamente il cavo che deve girare dietro. La prima volta si può fare un po’ di confusione, ma poi ci si fa l’abitudine. Personalmente faccio così: prendo l’auricolare avendo cura di orientato nel verso giusto, con un movimento della mano faccio passare il cavo dietro l’orecchio e poi lo inserisco. La maggior parte degli auricolari adatti allo sport si indossano così, perché si ottiene una tenuta maggiore. Personalmente non amo la sensazione del cavo che sfiora la pelle, però il vantaggio in termini di stabilità è evidente. Ci sono andato anche a correre con buoni risultati, l’unica controindicazione è che la copertura in tessuto del cavo lo rende un po’ rigido e, muovendolo, si può sollevare. Comunque gli auricolari non si spostano dall’orecchio.

aurvana3-inear

Scegliendo il finale della giusta dimensione, l’isolamento acustico è davvero buono e ci consente di immergerci completamente nell’ascolto, quasi come un paio di cuffie. Il sound è molto equilibrato e piacevole da ascoltare con ogni genere musicale. Ho provato blues, rock, progressive, classica, folk e molto altro, con risultati assolutamente godibili in ogni ambito. Con alcuni brani avrei preferito un po’ più di enfasi sui bassi, ma sono rimasto molto colpito dal bilanciamento generale. Gli alti sono incisivi ma non troppo taglienti e i medi vengono sorretti dalle basse frequenze senza risultarne prevaricati. Inoltre la qualità di riproduzione rimane chiara e pulita anche al massimo volume (che comunque consiglio di evitare per preservare il proprio udito). Parliamo sempre di auricolari e trovo che nel definirli “da studio” Creative abbia un po’ esagerato, però è innegabile che offrano una buona fedeltà ed una linearità di riproduzione insolita in questa classe di prodotto.

Conclusione

Le Aurvana In-Ear3 Plus non sono perfette, ma hanno molte frecce al proprio arco. La qualità audio non manca e probabilmente è vero che sono indicate a chi ha un palato fine in termini musicali, però il rapporto/qualità prezzo potrebbe essere migliore. Si acquistano sul sito Creative per 150€, ma sono apparentemente identiche alle Aurvana In-Ear3 (non Plus) che costano 90€ e sembrano differire solo per il cavo (in semplice plastica) e l’assenza di controlli e microfono. Probabilmente a 119€ sarebbero state un best-buy, ma anche così sono certamente da prendere in considerazione. Ci sono molti pro, come la già citata qualità audio, una buona insonorizzazione, comodità e stabilità, nonché un design che onestamente mi è piaciuto. Nella colonnina dei contro ci finiscono il prezzo e alcuni dettagli costruttivi che potrebbero essere migliori. Tutto sommato sono auricolari riusciti che mi sento di consigliare.

PRO
Qualità audio tra buona a molto buona
 Design elegante e riuscito
 Cavo di buona qualità
 Confezione ricca
 Buona ergonomia e stabilità
 Isolamento acustico efficiente
 Controllo volume funzionante su tutti gli smartphone (vedi contro)
 Buona resa del microfono

CONTRO
Alcuni particolari costruttivi in plastica appaiono sotto tono
Prezzo elevato
Non si modifica effettivamente il volume della sorgente

DA CONSIDERARE
Il cavo dietro l’orecchio può dare fastidio ad alcuni

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.