Recensione: Intocircuit PowerBank 11200mAh, bella ed economica

C’è poco da fare, siamo Schiavi delle Batterie. Quando i nostri smartphone e tablet sono senza carica ci sentiamo persi e andiamo alla ricerca di una presa di corrente. Ma non sempre se ne trova una e, in quei momenti, il messaggio di “batteria scarica” ci può mandare nel panico. Per questo motivo le batterie portatili stanno avendo un incredibile successo negli ultimi anni e risultano essere tra i gadget tecnologici a basso prezzo più venduti ed apprezzati. Ce ne sono un’infinità in commercio, di ogni forma, capacità e funzione, ma personalmente ho trovato un buon equilibrio con iPhone 6 e iPad Air 2 rispetto il mio uso, per cui sono poche le volte in cui ne ho davvero necessità. Tuttavia in viaggio mi sento più sicuro con una batteria portatile e, per questa ragione, ne ho provate diverse. Da qualche settimana sono in possesso della Intocircuit PowerBank, la quale mi ha colpito per i materiali e il rapporto capacità/prezzo.

intocircuit-confezione

Nella confezione troviamo la batteria, un piccolo cavo micro USB/USB e la sacca morbida per il trasporto. La struttura esterna è in metallo, pesa 340 grammi e misura 19,2 x 3,2 x 10,8 cm. La capacità nominale della batteria è di 11200mAh, ma poi vedremo che si è dimostrata essere leggermente inferiore. Nella parte frontale si trova un piccolo tasto on/off, che accende la batteria tenendolo premuto per qualche secondo, e spicca un display con retroilluminazione azzurra. Per spegnerla è sufficiente staccare i cavi e attendere un paio di minuti (ma si può anche farlo con il tasto di accensione).

intocircuit-batteria

Le porte sono disposte in basso e sono tre in tutto. Al centro troviamo quella micro USB che serve per ricaricare la batteria interna, da utilizzare con un computer o un caricatore USB di terze parti (quello dello smartphone va bene). Ai lati ci sono due USB: quella di sinistra ha un’output di 2.1A e quella di destra 1.0A. L’utilizzo comune è quello di adoperare l’uscita con maggiore amperaggio per i tablet e l’altra per lo smartphone. Tuttavia non è una regola assoluta, perché alcuni smartphone supportano la ricarica veloce con 2.1A e alcuni tablet si ricaricano anche con la 1.0A (seppure più lentamente).

intocircuit-collegamenti

Al centro si trova un piccolo LED che si attiva con una pressione singola del tasto On/Off. La sua luce è così fievole che di giorno quasi non si nota, mentre in un ambiente scuro può risultare utile.

intocircuit-led

Tornando per un attimo alle caratteristiche fisiche, bisogna dire che la struttura è molto robusta ed è gradevole l’utilizzo dell’alluminio spazzolato all’esterno. Non è un oggetto dal design troppo ricercato, ma fa comunque una figura migliore rispetto la media delle altre batterie che ho provato (spesso di plastica). Il peso è importante, ma le dimensioni complessive sono contenute considerando la capacità. Il LED è molto pratico per avere una visione costante della carica residua e ci mostra anche le porte in uso con l’amperaggio in uscita. Purtroppo, però, il dato è fittizio. Infatti sulla porta da 2.1A mostrerà questo valore anche collegando un prodotto che si ricarica a 1.0A, per cui serve giusto a capire quale delle due porte stiamo usando, ma non fornisce una stima dell’effettiva dell’intensità delle corrente elettrica sviluppata.

intocircuit-carica

La capacità nominale delle batterie esterne va presa un po’ con le pinze, più o meno tutte si dimostrano leggermente inferiori nell’uso pratico. Intanto per ricaricarla da 0 a 100, utilizzando il caricabatterie dell’iPad, ho impiegato circa 5 ore e mezza, un dato che definirei assolutamente nella media. Con 11200mAh a disposizione, avrebbe dovuto ricaricare un iPhone 6 per 6 volte, ma in realtà lo ha portato al 100% solo 4 volte, più una al 50% circa. Questo mi lascia presupporre che l’effettiva capacità sia di circa 8100mAh. Ci riesce a caricare un iPad mini Retina con un residuo di circa il 20%, ma non è possibile caricare completamente un iPad Air 2.

Conclusione

Design semplice, buoni materiali, compattezza e presenza di un pratico display sono i punti salienti della Intocircuit PowerBank. Non è l’unica del suo genere e magari neanche la migliore, ma è un buon prodotto che soddisfa pienamente le esigenze per cui si acquista. Io ho ricevuto in prova il modello color alluminio chiaro, ma è disponibile anche quello più scuro che forse è più gradevole esteticamente. Con 29,99€ si porta a casa una batteria portatile complessivamente riuscita, pratica nell’utilizzo e con una buona capacità in relazione al prezzo e alle dimensioni.

PRO
Buoni materiali
Abbastanza compatta in relazione alla capacità
Doppia porta per ricaricare tablet/smartphone
Pratico display frontale che mostra la carica residua
Torcia a LED inclusa

CONTRO
Circa 8000mAh di carica effettiva
Il display non mostra il reale amperaggio in uscita delle singole porte

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.