La crisi dell’iPad non mina il suo futuro

L’ultima trimestrale di Apple ha confermato il trend in discesa dell’iPad (-23% anno su anno). Dopo l’exploit dei primi periodi i tablet hanno perso smalto, a differenza degli smartphone che sono ancora in costante crescita. Molti si interrogano sul motivo di questo risultato, ma in realtà penso dipenda da diversi fattori. Per prima cosa il tablet non è uno strumento personale come lo smartphone, non lo portiamo con noi tutti i giorni e non lo usiamo altrettanto spesso, per cui “ci rappresenta” in misura minore. Non è insolito che gli utenti acquistino un nuovo cellulare pur non avendone realmente bisogno, solo perché ricercano l’ultima novità e, in un certo senso, lo status symbol. Il tablet, invece, lo si cambia solo avendone veramente la necessità e questo accade decisamente meno spesso. Inoltre la maggior parte delle persone che conosco, me compreso, hanno notato che lo sfruttano sempre di meno e quindi si fanno bastare quello che già possiedono. C’è molta gente che usa iPad vecchi (il più diffuso sembra quello di seconda generazione) perché tanto mail e navigazione internet funzionano senza problemi.

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Bisogna anche considerare che negli ultimi anni gli smartphone sono cresciuti di dimensione e i computer portatili sono diventati sempre più sottili e leggeri, guadagnando anche un’autonomia più lunga, per cui rimane pochissimo spazio in mezzo per giustificare l’acquisto di un tablet. Infine non si deve sottovalutare il fatto che molti produttori sono arrivati a regalarli (quelli con Android), magari acquistando una lavatrice o un frigorifero della stessa marca, e con gli abbonamenti degli operatori telefonici spesso si ottengono a costo zero. Personalmente credo che anche i convertibili con Windows stiano avendo un ruolo in questa situazione: l’idea di avere un tablet a cui è possibile collegare una tastiera per trasformarlo in un computer completo o un portatile che si può svincolare dalla tastiera usandolo come un tablet, sta facendo breccia su una ristretta cerchia di utenti, la stessa che potrebbe essere potenzialmente interessata ad un iPad. E anche se al momento parliamo di fasce di prezzo completamente diverse, non bisogna dimenticare che il nuovo MacBook ci ha dimostrato che è possibile creare un computer completo con schermo Retina con dimensioni e peso che non fanno rimpiangere troppo un tablet.

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Insomma, la prosperità futura dell’iPad può essere oggi in discussione, ma ciò non toglie che rimarrà un prodotto importante nell’offerta Apple ancora per molto tempo. Il problema è che continuiamo a confrontarlo con l’iPhone e vediamo che vende 5 volte di meno e che, invece di crescere ancora e ancora, mostra una parabola in declino. Tuttavia se guardiamo all’ultima trimestrale noteremo che Apple ha venduto 4,5 milioni di Mac (contando tutti i modelli) e ben 12,6 milioni di iPad, quindi quasi il triplo. Quello che voglio dire è che se ci discostiamo dall’ombra dell’iPhone, questo prodotto si dimostra essere a tutti gli effetti un importante successo. Dopotutto oltre ai volumi di vendita e i ricavi, c’è un aspetto piuttosto importante che non bisogna dimenticare ed è la percezione generale del mercato, secondo cui “il tablet” è, in fondo, l’iPad.

Di seguito il nuovo spot presentato oggi da Apple dal titolo “Everything changes with iPad”:

[youtube https://youtu.be/SgxsmJollqA]
Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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