Mac Pro vs iMac 27″ 5K: qual è meglio per il video professionale?

È sabato e mi sto rilassando mettendo un po’ sotto torchio il nuovo MacBook per la recensione. Mentre ci lavoro, litigo ancora un po’ con la tastiera, in particolare coi tasti freccia, ma mi godo la bellezza di quel piccolo schermo Retina. Io lavoro su un Cinema Display da 27″ che mi dà ancora oggi grandi soddisfazioni, ma ogni tanto mi viene in mente l’iMac 27″ 5K. Potrei vendere Mac Pro e display per un all-in-one Retina, ma ci sono sia pro che contro. Indubbiamente l’iMac 27″ 5K ha uno schermo spettacolare, ma non è solo questo. Il modello base costa 2629€, quando l’unico altro display 5K in commercio, il Dell UP2715K, ne costa quasi 2000€. In pratica potrei prenderlo per usarlo sul Mac Pro, ma per soli 629€ in più avrei un computer completo, compreso di mouse e tastiera wireless. Inoltre non è neanche un computer tanto scarso visto che dispone di un i5 quad-core da 3,5GHz, 8GB di RAM, Fusion Drive da 1TB e GPU AMD Radeon R9 M290X con 2GB di memoria.

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La mia attività primaria con il Mac Pro (recensione) è divisa tra foto e video, ma è per quest’ultimo aspetto che ho scelto di acquistarlo. Se si ha a che fare solo con la fotografia, parlo sempre a livello professionale, un iMac 27″ con SSD è già sufficiente, ma anche un MacBook Pro 15″ collegato ad uno schermo esterno se la cava egregiamente. Quando entra in gioco l’editing video le cose cambiano, perché allora una CPU potente può fare la differenza. Io ho preso il Mac Pro con Xeon E5 6-core da 3,5GHz e per trovare un rivale degno nell’iMac 27″ 5K dovrei optare per la variante BTO con CPU i7 quad-core 4,0GHz. Non che quella i5 quad-core da 3,5GHz sia insufficiente, ma il vantaggio nella codifica video sarebbe notevole e sugli iMac non si può cambiare il processore in un secondo momento (sui Mac Pro sì), quindi meglio pensarci prima. Ma tra un Mac Pro con Xeon 6-core 3,5GHz ed un iMac 27″ Retina con Intel Core i7 quad-core 4GHz, quale se la cava meglio con il video? So per certo che gli Xeon (e in generale tutto il Mac Pro) possono sopperire a carichi di lavoro intensivi e prolungati senza rischi, ma sarà così evidente il vantaggio dovuto dall’utilizzo di CPU da workstation?

Visto che non ho avuto l’onore di testare l’iMac Retina personalmente, mi sono messo a cercare informazioni in rete ed ho trovato un video su YouTube molto interessante, proprio incentrato su questo confronto in ambito video. L’autore di questo test, inoltre, ha comparato proprio i due modelli che mi interessavano, ovvero il Mac Pro 6-core 3,5GHz che possiedo e l’iMac 27″ 5K i7 quad-core 4GHz. Alcuni risultati sono assolutamente prevedibili, ma altri mi hanno davvero sorpreso. Ad esempio, non avevo mai approfondito bene i vantaggi della tecnologia Intel Quick Sync, che consente di ottenere prestazioni incredibilmente migliori con Final Cut Pro X e Compressor nella codifica h.264. Questa è presente nelle CPU Intel Core dei recenti Mac, ma non negli Xeon E5, quindi se si lavorano i video con i software Apple e si esporta in h.264, l’iMac 27″ 5K è in netto vantaggio. Nell’esempio seguente è stata esportata una clip in 4K di 13 minuti in formato 1080p h.264 e il Mac Pro ha impiegato quasi il triplo del tempo dell’iMac.

quicksync

 

Esportando in ProRes, invece, il risultato si avvicina molto, anche se con singoli task la CPU 4GHz dell’iMac 27″ 5K risulta leggermente più veloce di quella 3,5GHz del Mac Pro. Per spremere un po’ di più l’hardware è stata creata una timeline di 30 secondi in 4K con 4 clip 4K scalate all’interno, aggiungendo degli effetti sui video per aumentare la complessità. Anche così i vantaggi di Quick Sync rendono l’iMac nettamente più veloce, tant’è che in Final Cut l’esportazione in h.264 è durata 23 secondi contro 1 minuto e 43 del Mac Pro. Con la codifica ProRes, ancora una volta i risultati si avvicinano, ma questa volta è lo Xeon a battere di pochi secondi l’i7 dell’iMac (0:54 vs 1:09).

macpro

La cosa davvero sorprendente è che lo stesso lavoro con Premiere Pro ha richiesto un tempo infinitamente più lungo. Infatti questo non sfrutta Quick Sync e l’esportazione in h.264 con l’iMac è passata da 23 secondi a 11 minuti e 27 secondi. No, non è un errore, l’autore del video ha rifatto i test più volte con gli stessi risultati. Onestamente mi è venuta voglia di annullare l’abbonamento Creative Cloud e riprendere ad usare Final Cut Pro X. Con Premiere Pro, quindi senza il vantaggio di Quick Sync, lo Xeon del Mac Pro ha tirato fuori i denti, tagliando per primo il traguardo con un tempo nettamente inferiore (11,27 vs 7,50). Tutto questo è interessante e l’iMac 27″ 5K con l’i7 4GHz tiene testa e in alcuni casi supera il mio Mac Pro con Xeon 6-core 3,5GHz, ma come se la cava con un carico di lavoro intensivo?

La questione qui si fa interessante, perché finora abbiamo visto test di pochi minuti, ma nella vita reale quando esporto un video di 30 minuti ci può volere anche un’ora. Un Core ix può tenere il passo di uno Xeon nel lungo periodo? La tabella seguente ci dimostra che la CPU workstation soffre ovviamente molto di meno. In 20 minuti di attività continua, lo Xeon è rimasto quasi sempre con le ventole in stato di riposo (790rpm) ed è salito a 1080rpm solo per poco quando la CPU ha raggiunto 85°, rimanendo comunque silenzioso. Inoltre la CPU ha continuato a lavorare quasi sempre al massimo della propria capacità.

transcoding

Nell’iMac, invece, le ventole sono salite a 2000rpm già dopo 3 minuti, facendosi sentire in modo evidente. Dopo 10 minuti sono andate addirittura a 2700rpm, che è il massimo, con una rumorosità quasi insostenibile. In tutto questo la CPU è stata quasi sempre sopra i 90° con picchi di 97/100°C, cosa che è assolutamente pericolosa per il chip, il quale non è fatto per resistere a queste temperature, specie per lunghi periodi. Infatti è entrato in gioco il thermal throttling e la frequenza operativa è scesa a 3,3GHz per evitare di cuocere il processore.

Come dicevo in apertura, ci sono pro e contro confrontando l’iMac 27″ 5K con il Mac Pro. In alcuni ambiti l’iMac vince, come per l’economicità, e in altri tiene testa, come per le prestazioni. Se si lavora con Final Cut/Compressor e si esporta spesso in h.264 la CPU Intel Core i7 riesce perfino a superare lo Xeon E5 6-core grazie al supporto di Quick Sync (purtroppo non disponibile in Premiere Pro), ma quando il lavoro diventa intensivo soffre inevitabilmente di più del Mac Pro. Comunque anche chi si occupa di video può trovare ottima soddisfazione nell’iMac 27″ 5K, a patto di montare la CPU più costosa e magari scegliere anche la GPU in opzione che, a dispetto di un nome simile a quella base, offre un’architettura e prestazioni completamente diverse. Se avete una trentina di minuti liberi vi consiglio di vedere il video completo di Max Yuryev da cui ho tratto tutte queste informazioni.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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