Nelle scorse settimane ho pubblicato tre articoli sulla composizione, in uno dei quali mi è stato chiesto di creare uno sfondo della scrivania con una foto notturna della Via Lattea a Castelluccio di Norcia (potete trovarlo qui). Su SaggiaMente abbiamo già pubblicato una guida su come fotografare la Via Lattea, con questo articolo voglio mostrarvi come post-produrre la Via Lattea con Lightroom. Non mi soffermerò nello spiegare l’uso del software nel dettaglio, perché abbiamo spiegato l’interfaccia e le varie funzioni nel ciclo post-produzione for dummies (la cui lettura è consigliata prima di procedere con questo articolo).

Impostazioni base e temperatura colore

Come prima cosa correggiamo la distorsione e le aberrazioni cromatiche della lente, questo è il primo e semplicissimo passaggio. La temperatura colore è fondamentale quando si tratta di fotografare la Via Lattea, non è facile avere riferimenti e non è un soggetto di cui conosciamo normalmente le tonalità.

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Qui sopra ho riportato tre esempi da 500px, il primo scatto da sinistra è palesemente virato al blu/viola e nessun colore della Via Lattea è definito, la foto al centro è celeste e monocromatica, senza parlare della specchiata con Photoshop (sigh). L’ultimo scatto ha una dominante viola ma presenta il tipico colore ‘crema’ del Centro Galattico all’altezza della costellazione del Sagittario (approfondimento). Quindi cercheremo di ottenere un bilanciamento colore per ottenere un risultato simile, nella foto d’esempio che utilizzerò (la stessa del SaggioSfondo) ho preso come punto di bilanciamento del bianco la nebbia che stava salendo, ottenendo questo risultato (sinistra prima e destra dopo).

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Il WB è passato da circa 4300 kelvin a 3900, la tinta da +18 a +12. Questa correzione non è definitiva, se necessario la modificheremo in seguito.

Ombre, contrasto e luminosità

Apriamo le ombre per il primo piano, aumentiamo luminosità e contrasto evitando di bruciare la Via Lattea (si, può accadere). L’obiettivo di queste correzioni è schiarire le ombre e recuperare luci, così da avere un file che può “reggere” l’aumento di contrasto e le successive correzioni selettive. Quando apriamo le ombre e recuperiamo le luci l’istogramma si contrae, tutte le informazioni sono al centro. Appena aumentiamo il contrasto l’istogramma si allontana dal centro, aumentando la gamma presente sulla foto (intesa come distanza tra il nero più scuro e il bianco più chiaro).

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Con queste semplici correzioni lo scatto ha guadagnato molto, la Via Lattea è ben visibile e con buoni colori, nonostante la nottata non fosse delle migliori per via della nebbia che a volte la oscurava (+0.30 esp, +100 contrasto, -100 luci, +100 ombre, +46 neri).

Appunto sul rumore: le operazioni che ho effettuato hanno ovviamente amplificato il rumore di luminanza e cromatico, questo è inevitabile quando post produciamo uno scatto a 3200 ISO come questo, ma le nuove fotocamere sono molto performanti a queste sensibilità. Una possibile soluzione è effettuare due scatti, uno relativamente veloce per il cielo (al fine di limitare l’effetto startrail) e uno, con tempi più lunghi ma ISO più bassi, per la terra. In questo modo si limita il rumore almeno per il primo piano, dove recuperiamo di più le ombre. Se abbiamo una zona uniforme, come la nebbia in questo caso, possiamo agire sulla riduzione rumore anche in modo molto aggressivo, mentre il rumore cromatico viene efficacemente eliminato dall’apposito slider su Lightroom.

Correzioni selettive

Ora è il momento di concentrarci selettivamente sul cielo e la Via Lattea, utilizzando i pennelli di Lightroom. Facciamo una prima selezione solo sul cielo ed aumentiamo il contrasto evitando di bruciare le zone più chiare, aumentiamo anche un po’ la luminosità. Possiamo addirittura spingerci fino al limite dello slide con il contrasto (+100) e un terzo di stop in più (+0,33 esp).

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Queste ultime correzioni hanno accentuato ancora di più la Via Lattea, ma hanno anche aggiunto dominante blu/magenta. Creiamo un secondo livello, avendo cura di non selezionare anche la zona con inquinamento luminoso (che non necessita certo di essere accentuata), e modifichiamo il bilanciamento del bianco (solo sul pennello) scaldando la foto e riducendo il magenta (Temp +9 e Tinta -10).  Ora che abbiamo ristabilito i toni aumentiamo ancora il contrasto (+100).

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A questo punto decido di croppare un po’ la foto e di sistemare le zone del cielo che non hanno luminosità uniforme (in alto a destra e sinistra). Con un pennello abbastanza sfumato selezioniamo quelle zone e riduco l’esposizione per ristabilire un equilibrio nella luminosità del cielo (in questo caso -0,30 esp).

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Ora che la luminosità omogenea possiamo aggiungere l’ultimo pennello sul cielo sempre con l’obiettivo di accentuare la Via Lattea, utilizzando sempre il contrasto (+90) e aggiungendo la chiarezza (+70). Ricordiamo che è importante selezionare il cielo sfumando la zona dell’inquinamento luminoso, per evitare di accentuarlo insieme al cielo (vedi esempio sottostante).

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Su questo scatto non ho ancora agito selettivamente sulla Via Lattea, potete notare che una zona del Centro Galattico è molto luminosa, possiamo aggiungere un pennello in quel punto per ridurre la luminosità (-0.16 esp e -40 alte luci) e poi un’altra selezione su tutta la zona della Via Lattea per bilanciare, ancora, l’esposizione (+0.20) il contrasto (+40) e la chiarezza (+10).

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Ultimi ritocchi

Tra le ultime operazioni consiglio di desaturare leggermente la zona dell’inquinamento luminoso, effettuare correzioni a piacere sull’intero scatto (piccoli aggiustamenti di luminosità e contrasto, riduzione rumore e vividezza). Nel mio scatto ho aggiunto +20 di contrasto, +0.10 esp e 20 di saturazione su tutto il fotogramma, dopo aver desaturato solo l’inquinamento luminoso di 20.

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Conclusione

Post-produrre uno scatto notturno della Via Lattea è un lavoro di bilanciamento tra contrasto/esposizione (per accentuare la visibilità del Centro Galattico) e correggere diversi problemi che potrebbero sorgere: il rumore, le differenze di luminosità nei bordi (dovute ai limiti dell’obiettivo), il bilanciamento del bianco e le dominanti varie. Se effettuiamo le operazioni in più passaggi e riconosciamo questi difetti possiamo correggerli strada facendo, ovviamente sta al fotografo decidere quando fermarsi e cosa si può (e si vuole) ottenere dallo scatto. Se la Via Lattea è poco visibile in partenza c’è poco da fare, oltretutto partire da uno scatto singolo comporta l’inevitabile presenza di rumore. Il mio consiglio è post-produrre a seconda dei fini dello scatto, se vogliamo stampare 50×75 cm probabilmente dovremmo accettare dei compromessi, mentre per stampe medio-piccole o per il web non ci sono grossi problemi anche con rumore elevato.

Il 6-7 Luglio è in programma un corso fotografico a Castelluccio Di Norcia, dove avremo modo di sperimentare la fotografia notturna prima del sorgere della luna, meteo permettendo.

Alessio Andreani

Special Editor - Sono nato a Loreto, nelle Marche. La fotografia occupa gran parte del mio tempo, sia per lavoro che per passione, due aspetti che a volte coincidono. Vivo a Milano. Pagina Facebook

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