Intel amplia la gamma desktop e portatili di Broadwell

Oltre alla Thunderbolt 3, Intel ha utilizzato il keynote odierno alla fiera Computex di Taiwan per annunciare importanti novità sui processori Broadwell. Per diversi mesi in circolazione sono stati disponibili solamente i dual-core, utilizzati nel nuovo MacBook e nel correlato aggiornamento di MacBook Air e MacBook Pro da 13″. Ci si aspettava che per i MacBook Pro da 15″ si preferisse invece attendere le proposte dedicate, invece il refresh si è concentrato principalmente sul passaggio alle GPU AMD e su memorie flash più prestanti. Ad ogni modo vediamo quali avrebbero potuto essere le principali CPU indiziate per l’inclusione.

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Escludendo l’ultima, le prime tre sono tutte ottime candidate: Core i7 da 2,5 GHz per il 15″ base, da 2,7 per quello top e modello opzionale da 2,9 GHz; non viene menzionata la massima frequenza turbo prevista, ma ciò non è un grave problema dato che ci pensa Anandtech a farlo, rispettivamente 3,4, 3,6 e 3,7 GHz. Negli ultimi due casi sarebbe una lieve diminuzione rispetto alle proposte attuali e potrebbe non essere compensato dalle ristrette migliorie di Broadwell lato CPU, ma occorrerebbe un test pratico di cui per ora non è possibile disporre. Confermata la presenza della Iris Pro Graphics 6200, dotata di 128 MB di memoria eDRAM che si affiancano a quella prestata dal sistema (supportate le DDR3 1866). Proprio la GPU dovrebbe essere nel caso il pezzo più privilegiato, dal momento che i maggiori sforzi nello sviluppo di Broadwell si sono concentrati lì.

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Guardando invece agli iMac, ad eccezione del 21,5″ entry-level dotato di processore di derivazione mobile (in caso di refresh dovrebbe essere utilizzato il Core i5 da 1,6 GHz presente negli Air 2015), anche in questo caso disponiamo di una panoramica abbastanza completa. I Core i5 da 2,8 e 3,1 GHz (turbo fino a 3,3 e 3,6) verrebbero adottati nelle configurazioni intermedie e top del 21,5″, lasciando all’i7 da 3,3 GHz (turbo fino a 3,8) il ruolo di opzione. Per il 27″ la questione si fa un po’ più spinosa, invece, in quanto non vi sarebbe altra scelta se togliere la differenziazione attuale di frequenze e condividere l’i5 da 3,1 GHz della versione più piccola. Similmente il Retina dovrebbe accontentarsi di tali modelli di CPU. Per quanto qui lo reputo poco probabile, un aggiornamento hardware con frequenze operative minori è possibile e Apple non si è posta troppi problemi a farlo in altre occasioni, dato che l’architettura compensava quanto perso in MHz. Con Broadwell tale discorso però è più difficile da attuare, per questo sono scettico sulle probabilità. Aggiornare oppure attendere Skylake? Se le indiscrezioni fossero confermate e considerato che dall’annuncio di oggi alla disponibilità commerciale passeranno fino a 60 giorni forse Apple sta davvero considerando tale carta.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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