Tra le aziende che realizzano obiettivi di terze parti con gli innesti per le fotocamere più diffuse troviamo Sigma, Tokina, Tamron, Samyang, Zeiss. Gli ultimi due sono di nicchia, il primo perché non offre automatismi e il secondo per via dei costi, mentre Tokina, Tamron e Sigma si sono divise il grosso del mercato a basso budget (invero con obiettivi non necessariamente economici, ma sicuramente “più” economici di quelli marchiati Canon, Nikon, Sony). Fino a qualche anno fa la mia preferenza tra questi tre brand andava a Tokina, che si è sempre distinta per una eccellente qualità costruttiva e buona cura dell’ottica. Tamron, al contrario, è quella con il livello costruttivo meno convincente, anche se ha realizzato obiettivi con buona qualità ottica come il 17-50 f/2,8. Sigma ha una storia più incoerente nella produzione, con numerosi problemi di back-focus, ma le cose sono cambiate negli ultimi anni, ovvero da quando è stato inaugurato il nuovo corso stilistico e la suddivisione degli obiettivi nelle linee Art, Sport, Contemporary. C’è stato un deciso passo in avanti nella qualità costruttiva, nel design delle ottiche e nel controllo di qualità, tant’è che gli ultimi obiettivi della casa si sono guadagnati il rispetto dell’intera comunità dei fotografi professionisti. Tokina, però, continua ad avere dei buoni prodotti a listino, come il grandangolo per APS-C 11-20mm f/2,8 annunciato 4 mesi fa, e non sembra intenzionata ad alzare bandiera bianca. Competere con l’attuale qualità Sigma non sarà cosa facile, specie considerando che sono riusciti a mantenere abbastanza bassi i prezzi, ma la nuova proposta di Tokina arriva in anticipo rispetto quella attesa dalla controparte e potrebbe sfruttare questo vantaggio se la qualità si rivelerà coerente con le aspettative. È stato infatti presentato oggi il 24-70mm f/2,8 PRO FX, zoom standard che andrà a competere con quelli nativi di Canon e Nikon su Full Frame.
L’obiettivo costerà $999, quindi circa la metà dei corrispettivi Canon e Nikon, ed è proprio il prezzo la ragione principale per cui prenderlo in considerazione. Non abbiamo infatti funzionalità aggiuntive, come ad esempio la stabilizzazione presente nel 24-70 f/2,8 VC di Tamron. Monta un motore di messa a fuoco SDM per la massima velocità e la silenziosità, mentre la costruzione è realizzata con 15 elementi in 11 gruppi.
Come da tradizione la ghiera della messa a fuoco ha uno scatto fisico per passare alla modalità manuale, mentre il diaframma ha 9 lamelle con apertura compresa tra f/2,8 e f/22. Non è molto lungo ma è particolarmente “cicciotto”, con un diametro di 89,6mm e filtri da 82mm, mentre la lunghezza è di 107 mm e il peso di poco superiore al kg. La disponibilità è prevista per agosto, nel frattempo ci auguriamo di poter scoprire qualcosa di più in merito la resa ottica.