WWDC 2015: presentato ufficialmente OS X El Capitan

Dopo due rilasci piuttosto intensi come Mavericks e soprattutto Yosemite, la necessità per OS X di una versione dalle novità più contenute e principalmente rivolta al bugfix era sentita da parte di molti utenti. In fondo, è un percorso che già si era visto in passato: Snow Leopard rappresentava un perfezionamento di Leopard, così come Mountain Lion lo fu per Lion. In questo contesto si inserisce l’appena annunciata versione 10.11 El Capitan, dal nome della montagna che spicca all’interno del parco nazionale di Yosemite. Ma non ci sono solo correzioni di rotta, per quanto siano meno predominanti le nuove funzionalità non mancano. Andiamo a vederle.

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Non possiamo però non iniziare proprio dalle migliorie dietro le quinte. El Capitan promette un’esperienza d’uso più scattante ed efficiente in qualsiasi ambito. Snoccioliamo i numeri: fino a 1,4 volte più veloce nell’avvio delle app, 2 volte nel passaggio tra quelle già aperte così come nella visualizzazione dei messaggi di posta elettronica, fino a 4 volte meglio nell’apertura di file PDF in Anteprima. Per la grafica, direttamente da iOS fa il salto nel sistema desktop Metal, una tecnologia proprietaria Apple che combina un alto numero di effetti a disposizione per gli sviluppatori di app e giochi a prestazioni migliori rispetto a quanto disponibile in Yosemite.

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Passando invece alle features, quelle certamente più degne di nota sono tre. La prima è alquanto esplicativa dal nome stesso: Split View. Consente di suddividere a metà tra due applicazioni lo spazio disponibile a schermo. Ciò semplifica comparative tra documenti o altri contenuti così come il passaggio di elementi da un’app all’altra. Benché abbia similitudini con l’analoga funzionalità Snap presente in Windows a partire da 7, Split View sembra agire nella sola modalità a tutto schermo, nascondendo così automaticamente barra dei menu e Dock.

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Il legame di Split View è molto forte col rinnovato Mission Control. Da qui come di consueto è possibile riorganizzare le finestre aperte chiudendole singolarmente, raggruppandole e portandole su diverse scrivanie virtuali. È stato aumentato l’uso di gestures così come l’uso in generale del trackpad, ad esempio permettendo la creazione di una nuova scrivania semplicemente trascinando verso l’alto una finestra che si desidera non sia più presente in quella utilizzata fino ad ora. Inoltre, in caso di presenza di più finestre a schermo si può “shakerare” con le dita sul trackpad per ingrandire il cursore e individuarlo rapidamente.

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La terza funzionalità principale è Spotlight. Chi sperava di trovare finalmente Siri in OS X rimarrà deluso, ma le modifiche apportate si avvicinano in tale direzione. Vengono ora infatti accettate richieste in linguaggio naturale, ad esempio “Immagini salvate un mese fa” oppure “Prossimi appuntamenti coi miei amici”, e proprio come su Siri possiamo ottenere le informazioni su notizie, meteo, sport, titoli azionari e video caricati su Vimeo.

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Guardando alle singole applicazioni non mancano interventi rilevanti. Safari dispone ora di opzioni per creare delle schede “pinned”, sempre poste sulla sinistra e apribili in qualsiasi momento senza passare per i preferiti o per la barra degli indirizzi. AirPlay è stato aggiornato per poter trasmettere senza fili i soli video lasciando al di fuori tutti gli altri elementi della pagina web e del browser stesso. Gradita anche l’introduzione di un indicatore per le tab con audio in riproduzione analogo a quanto già presente in Chrome, con la possibilità di mettere il muto a singole schede oppure a tutte.

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I potenziamenti di Note sono ancor più corposi, rendendola meglio in grado di rivaleggiare con soluzioni del calibro di Evernote. Si possono salvare come annotazioni elementi provenienti da altre applicazioni e creare liste di controllo interattive per operazioni da fare. L’inserimento di contenuti è semplificato dall’Attachments Browser, che li organizza in specifiche sezioni e li rende più visibili all’utente, anche attraverso la ricerca con Spotlight. Come previsto dai rumor l’app è ora gestita dalla piattaforma iCloud e non più dal protocollo IMAP, garantendo una sincronizzazione più efficiente tra tutti i dispositivi supportati nonché la disponibilità di ogni funzione.

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Mail ha ricevuto le attenzioni maggiori nella gestione a schermo pieno, facilitando l’accesso alle proprie caselle di posta anche durante la composizione dei nuovi messaggi, per recuperare eventualmente contenuti da inserire. Di provenienza iOS gli swipe, che consentono di marchiare un’email come letta o non letta scorrendo verso sinistra oppure di eliminarla facendo lo stesso gesto verso destra. Il client è in grado di rilevare automaticamente eventi e contatti all’interno di un singolo messaggio, proponendone l’aggiunta al volo.

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Per la neonata Foto invece vi sono rifiniture all’aggiunta della localizzazione per singole immagini oppure interi Momenti e al riconoscimento dei volti manuale insieme a maggiori opzioni per il riordino delle foto. La versione inclusa in El Capitan avrà inoltre il supporto alle estensioni di terze parti, con la possibilità di arricchire il set predefinito di filtri, effetti ed opzioni di modifica.

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In conclusione di questa carrellata, alla pari con iOS 9 l’app Mappe aggiunge le opzioni per il calcolo di percorsi con l’utilizzo dei trasporti pubblici nelle per ora poche città supportate: bus, treni, aerei, traghetti, navi. Come quelli in auto o a piedi, pure questi nuovi itinerari potranno essere trasferiti sugli iDevices per proseguire in mobilità.

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Image from 9to5Mac.

Quelle descritte sopra sono però solo alcune delle novità incluse in El Capitan. Il fermo immagine dal keynote ne mostra svariate altre non menzionate nel dettaglio. Tra essi spiccano il nuovo font San Francisco, la possibilità di riprendere copie di file interrotte, Utility Disco ridisegnata, la barra dei menu in grado di nascondersi automaticamente anche al di fuori della modalità fullscreen, l’AutoFill migliorato, le estensioni per Link condivisi, la creazione di promemoria dal menu Condividi e la rinomina contenuti dal menu contestuale.

Le premesse per questo rilascio sembrano molto buone e contiamo naturalmente di approfondire meglio i vari aspetti nei prossimi giorni. Chi ha un account sviluppatore iscritto sul Developer Program a pagamento potrà sin da oggi scaricare la Preview, mentre i partecipanti alla Beta pubblica dovranno attendere luglio. La disponibilità finale è invece prevista per l’autunno, come di consuetudine da qualche anno; lo stesso vale per la gratuità. Tutti i Mac già supportati da Yosemite sono confermati pure per El Capitan.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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