Lo scorso febbraio Apple era stata condannata a pagare 533 milioni dollari a Smartflash. La controversia ha ad oggetto la presunta violazione di alcuni brevetti da parte della casa di Cupertino. La richiesta iniziale era di 852 milioni calcolati in base alle vendite di iPhone, iPad e iPod Touch. Come riporta Reuters, tali proprietà intellettuali vertono sui dei metodi per la memorizzazione di contenuti. Apple avrebbe utilizzato tali sistemi proprietari della SmartFlash per la vendita dei contenuti tramite iTunes. Il giudice federale Rodney Gilstrap ha annullato la decisione della corte distrettuale del Texas affermando che la quantificazione del danno è stata inadeguata a causa di una comprensione “distorta” da parte dei giurati.
SmartFlash è quella che può essere definita a tutti gli effetti una società “Patent Troll”. Infatti possiede 7 brevetti e ricava il 100% del suo fatturato da risarcimenti provenienti da cause come questa. Apple da sempre subisce attacchi da parte di tali compagnie che si muovono con scaltrezza nel campo delle proprietà intellettuali. La casa di Cupertino ha richiesto ai legislatori internazionali regole più ferree contro queste pratiche e delle norme specifiche per combatterle. Il giudice ha fissato una nuova udienza per il prossimo 14 settembre dove si pronuncerà in merito alla revisione dell’ammontare del danno.