Oggi arriva El Capitan: novità e suggerimenti per l’aggiornamento

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Come da previsioni, oggi Apple rilascerà OS X El Capitan. Non è stata resa nota l’ora esatta, ma è lecito attenderlo per il tardo pomeriggio. Abbiamo parlato di questo nuovo sistema operativo in diverse occasioni, anticipandone alcune caratteristiche con i nostri spoiler, ma non vi abbiamo dedicato una vera e propria recensione. Il motivo di questa scelta è che ritengo sia sostanzialmente inutile, in quanto le principali novità le abbiamo già descritte e non ci sono particolari stravolgimenti da segnalare.

os x el capitan

Download ed installazione

Facciamo comunque un rapido riepilogo, iniziando col ricordare che tutti i Mac che supportano Yosemite sono compatibili con El Capitan, il cui aggiornamento è completamente gratuito. Vi apparirà nel Mac App Store, da cui potrete scaricare l’installer che si avvierà automaticamente appena completato il download. Si potrà aggiornare da OS X 10.6 in poi, ma se vi portate dietro una vecchia installazione potrebbe essere utile ripartire da zero. In tutti i casi è una buona idea fare un copia di backup dell’installer, visto che occupa diversi GB ed eviterete la lunga attesa del download se dovesse servirvi di nuovo (altrimenti viene cancellato dopo l’installazione). Lo trovate nella cartella Applicazioni e potete copiarlo su un disco esterno prima di eseguire l’upgrade. Per una installazione pulita eseguite prima un backup dei vostri dati, eventualmente anche con Time Machine, e create una pen drive seguendo una delle tante guide che si trovano online (come questa di OS X Daily o quella più semplice con DiskMakerX).

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Scopri le differenze

Al primo avvio di El Capitan noterete subito il nuovo font San Francisco che sostituisce il precedente Helvetica Neue. Può piacere o meno, ma è sicuramente più leggibile. È nato per Apple Watch, ma ora è stato esteso anche ad iOS 9 ed OS X 10.11 per questioni di uniformità. Un’altra differenza la troverete in Mission Control, che ora non mostra immediatamente il contenuto di tutte le scrivanie ma solo una etichetta per ognuna di esse (bisogna passarci sopra con il mouse per vederle). Più in generale dovreste notare una maggiore reattività dell’interfaccia, specie nei Mac con display Retina. Ciò è dovuto ad una maggiore ottimizzazione del sistema ma anche all’avvento di Metal, compatibile con questi Mac. Miglioramenti anche per Spotlight, il quale guadagna tutta una serie di funzioni riprese da iOS. Gli potremo chiedere previsioni meteo, conversioni, risultati sportivi ed altro. Inoltre supporterà un linguaggio naturale per le ricerche avanzate, tipo “email di Elio Franco di settembre” o “foto di questo mese”. Altra piccola novità è che ora la barra dei menu può essere nascosta, esattamente come avviene già da tempo per il Dock.

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App migliorate

Insieme al sistema operativo arrivano aggiornamenti anche per le app di sistema, seppure molti siano trascurabili. In Safari abbiamo essenzialmente la nuova possibilità di ancorare i tab più utilizzati, cosa presente da tempo anche su altri browser (come Chrome), ma che Apple ha implementato bene visto che si vedono in tutte le finestre e rimangono attivi anche dopo aver riavviato l’app. Piccolissime novità anche in Mail, che oltre a ricerche più intelligenti ora supporta lo swipe per cancellare o segnare un messaggio come letto. Purtroppo, però, questa versione mi sta causando non pochi problemi, perché spesso si interrompe la ricezione dei messaggi e richiede un riavvio dell’app. Note è stata rinnovata sulla scia di quella di iOS 9, supportando quindi inserimento di immagini e disegni, nonché elenchi spuntabili e formattazione completa. Rinnovato nel look Utiliy Disco, sicuramente più gradevole anche se ha perso la funzione di riparazione dei permessi. Apple dice che El Capitan eseguirà da solo l’operazione ad ogni aggiornamento, ma poteva essere utile anche in altre circostanze. Vedremo di risolvere con app di terze parti. Da notare che Foto sembrerà apparentemente identico, ma supporterà finalmente i tanti attesi plug-in (nei prossimi giorni recensiremo i primi già disponibili).

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Full Screen più intelligente

Lavorando principalmente su un monitor da 27″ non uso molto il Full Screen, ma è una modalità particolarmente utile con display piccoli, come quello del nuovo MacBook (recensione). In El Capitan arriva la modalità Split View, anch’essa ereditata da iOS 9 (su iPad Air 2 e iPad mini 4), che consente di affiancare due finestre in Full Screen.

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Sotto il cofano

In termini di codice, il nuovo sistema operativo presenta miglioramenti ed ottimizzazioni a tutto tondo. Si tratta però di una prima release e c’è già in lavorazione un minor update, quindi qualche bug c’è da aspettarselo. A parte il miglioramento della fluidità grafica di cui abbiamo già parlato, El Capitan prevede di incrementare le prestazioni rispetto a Yosemite, dall’avvio delle app, fino alla visualizzazione dei pdf o della posta elettronica. Più o meno tutti quelli che hanno provato le beta confermano questa sensazione, che su alcuni Mac sembra essere particolarmente evidente. Non potevano mancare vari update anche sul lato sicurezza, con tutte le patch più recenti e la protezione Rootless per evitare modifiche di sistema potenzialmente pericolose. Da notare che adesso è anche possibilità abilitare il trim nativamente su SSD di terze parti eseguendo il comando “trimforce enable” da Terminale.

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Aggiornare o no?

Il mio personale consiglio è quello di non aggiornare subito ad El Capitan negli ambienti di produzione. Il sistema operativo è sufficientemente stabile e ormai tutte le app principali hanno aggiornamenti a lui dedicati, ma c’è ancora qualche imperfezione che può far perdere tempo sul lavoro. I bug in ricezione di Mail, ad esempio, non so quanto siano diffusi, ma a me stanno creando diverse rogne. Per non parlare dei problemi con le Note (completamente sparite) e qualche impuntamento (anche se raro). Su un computer di svago, anche se quello principale, l’aggiornamento non pare avere controindicazioni rilevanti, per cui potreste buttarvici senza troppe remore. Considerate, però, che subito dopo il rilascio i server di Apple saranno presi d’assalto, per cui il download potrebbe richiedere molte ore. Insomma, se proprio non avete fretta, aspettate qualche giorno.

 

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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