Il presidente esecutivo di Alphabet (Google) Eric Schmidt, in un’articolo pubblicato su BBC.com, ha sferrato un attacco diretto ad Apple Music. Secondo Schmidt il metodo scelto dalla casa di Cupertino di affidare la cura delle playlist e delle stazioni radio ad editori umani è poco moderno e soprattutto poco democratico.
“I tempi attuali necessitano dello sviluppo di un sistema che riesca ad imparare dagli ascoltatori in modo da consigliare chi e cosa potrebbe piacere, che sia in grado di scoprire la prossima Adele…”
Il senso dell’appellativo “poco democratico” potrebbe essere inteso come se Apple favorisse artisti già affermati e più commerciali rispetto a cantanti indipendenti. Come giustamente sottolinea 9to5Mac, queste parole appaiono contraddittorie visto che la stessa società di Mountain View ha di recente lanciato una stazione radio su Google Play Music con contenuti curati da esseri umani. Inoltre, Apple non ha mai affermato che il suggerimento di brani e artisti su Music è curato esclusivamente da persone. Infatti secondo Cupertino non si possono utilizzare o solo gli algoritmi o solo il contributo umano. Apple Music unisce il meglio dei due sistemi per offrire la più adeguata selezione di contenuti all’utente. L’attacco di Eric Schmidt sembra un poco efficace tentativo di lanciare discredito su Apple Music all’imminenza del lancio dell’app anche su Android che dovrebbe avvenire in autunno.