Il sempre ben informato Mark Gurman di 9to5Mac rivela altre potenziali informazioni riguardanti la prossima Apple TV, che con tutta probabilità sarà svelata fra una settimana esatta durante il keynote di Apple che seguiremo con la consueta diretta #SaggioMela. Alle informazioni già pubblicate sulle caratteristiche hardware, sulla variante del chip A8 potenziato, sull’interfaccia grafica e sul controller dotato di sensori di movimento, giunge d’oltreoceano la conferma sul prezzo del set top box che dovrebbe essere fissato al di sotto dei $200. Apple, però, non ha ancora deciso se vendere due varianti di Apple TV differenziandole per i tagli di memoria interna, o solo una: nel primo caso a $149 si potrebbe acquistare il modello da 8 GB ed a $199 quello da 16 GB, mentre nella seconda ipotesi il prezzo di vendita sarebbe di $149 per la sola proposta da 16 GB.
La scelta è abbastanza discutibile, atteso che la nuova Apple TV dovrebbe essere dotata di un suo App Store e nonostante le migliorie “salva spazio” di iOS 9 potrebbero essere davvero pochi, soprattutto se dovessero essere usati anche come memoria buffer per lo streaming dei contenuti video. Gurman specifica inoltre che Apple TV sarà dotata di un telecomando dello stesso colore del case, ma non si sbilancia sulle possibili varianti cromatiche che, è lecito pensare, dovrebbero attestarsi solo sul classico nero. È anche confermata la presenza di Siri come motore di ricerca per tutti i contenuti che Apple TV riuscirà a gestire e la mancanza del supporto ai contenuti in 4K, anch’essa decisione discutibile se si considerano i trend di mercato. Evidentemente Apple non è ancora convinta che la domanda per tale risoluzione e la componentistica di gestione siano arrivate a sufficiente maturazione. Per concludere, il set-top-box avrà le stesse ed identiche porte attuali, quindi con una sola presa USB che quasi certamente rimarrà destinata a scopi diagnostici: se qualcuno di voi sognava anche una porta HDMI-in come nella Xbox One per gestire una periferica esterna (un decoder piuttosto che una console) da un hub comune dovrà purtroppo tornare coi piedi per terra.
Il buon Mark non si è però limitato a parlare del set-top-box. Subito dopo è ritornato infatti sull’argomento iPhone 6s, aggiungendo grazie alle sue fonti altre indiscrezioni a quanto già noto; per approfondimenti qui rimandiamo al tag dedicato piuttosto che a singole pagine, essendo davvero tanti. La prima notizia non farà piacere a tutti e riguarda i tagli di memoria. Chi già pregustava l’addio ai 16 GB base può dimenticarselo sin da ora, la variante è viva e vegeta. Invariate anche le altre due superiori, rispettivamente da 64 e 128 GB. I prezzi dovrebbero rimanere pressoché identici a quelli attuali.
Viene inoltre confermato l’utilizzo della lega di alluminio 7000, come ipotizzato più volte in precedenti leak e in linea con l’adozione di tale materiale per l’Apple Watch. A proposito dell’orologio di Cupertino, al di là della nuova versione 2.0 del sistema operativo watchOS non si vedranno modifiche a livello hardware. Ciò non impedirà però ad Apple di introdurre colorazioni aggiuntive per i cinturini del modello Sport. Qui Gurman diventa più misterioso, lasciando all’immaginazione dei lettori i possibili arrivi.
Infine arriva quello che potremmo definire un vero e proprio fulmine a ciel sereno: contrariamente alle aspettative di un evento dedicato ad ottobre, mercoledì prossimo potremmo vedere l’iPad Pro. Si chiuderà così il mistero dietro a questo modello XL del tablet, tanto discusso e potremmo osare dire desiderato dalla stampa ancor prima dell’utenza, ponendo la società guidata da Tim Cook maggiormente in grado di affrontare le nuove offensive del settore, provenienti in particolare dalla ritrovata Microsoft che punta forte su Windows 10.
La caratteristica principale è ovviamente il generoso schermo, che dovrebbe attestarsi sui 12″; l’aggiornamento 9.1 di iOS servirà a sfruttarlo a dovere, insieme al nutrito parco di app disponibili che non mancheranno di certo l’occasione. Se tra le migliorie si annovererà il supporto multiutente come si vociferava prima della WWDC 2015 non è per ora dato saperlo, sicuri invece accorgimenti ad-hoc per Siri e Centro Notifiche. Ritornando ai componenti, l’iPad Pro avrà il supporto ai pennini digitali (sì, è possibile per quella giornata un aumento dei fulmini, scagliati da un fu CEO non molto incline a tale mezzo di input…) e due altoparlanti stereo posti alle rispettive estremità per favorire un suono più spaziale, qui inteso nel senso tecnico del termine. Le vendite inizieranno a novembre con preordini da fine ottobre. Arriverà inoltre l’iPad mini 4, essenzialmente una versione compatta dell’attuale Air, con processore A8, migliore comparto fotografico e supporto alle app split-screen. Proprio l’Air è invece destinato a saltare un turno, con l’arrivo della terza generazione nel 2016. Le novità per l’iPad sarebbero nella scaletta del 9 settembre, ma con minore sicurezza rispetto al resto, dato che potrebbero ancora slittare all’eventuale keynote di ottobre con la presentazione insieme agli aggiornamenti software e hardware lato Mac. Rimarremo vigili come al solito sui prossimi sviluppi della vicenda.