Dopo essere stato rimandato a causa di un bug dell’ultima ora, watchOS 2 è finalmente disponibile per l’aggiornamento. Si tratta del primo di questo calibro per l’Apple Watch (recensione) e che introduce notevoli cambiamenti sotto il cofano. Per eseguire l’update bisogna aprire l’app Apple Watch sull’iPhone collegato, andare in Generali e poi Aggiornamento software. Lo smartwatch deve avere almeno il 50% di carica ed essere collegato alla corrente (entrambe le cose, mi raccomando). L’operazione di download può durare un po’ se partite dalla prima versione, perché scaricherete 517MB invece dei miei 12,4MB (io partivo dalla GM di watchOS 2). Anche l’installazione non è velocissima perché avviene in modalità remota pilotata dall’iPhone.
Ci sono alcuni piccoli cambiamenti nell’interfaccia di alcune app ed anche nel processo di invio dei messaggi, reso ora più semplice, nonché la nuova modalità Time Travel per le complicazioni nelle watchface e quella Night Stand per vedere comodamente l’ora di notte durante la ricarica (maggiori dettagli qui). La novità più importante, però, è che ora gli sviluppatori possono realizzare app native e non più vincolate allo smartphone per scaricare dati e gestire l’interfaccia. Questo significa che saranno più veloci e scaricheranno ancora meno la batteria dell’iPhone, ma anche più complete visto che potranno accedere direttamente a sensori, speaker e microfono. Si tratta di un bel passo in avanti per questa piattaforma, anche se ci vorrà ancora qualche giorno (forse settimane) prima di vederne i primi frutti. Buon download a tutti i possessori di Apple Watch.