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Nel corso dell’evento Unpacked all’IFA 2015 che si sta svolgendo a Berlino, Samsung ha mostrato il Gear S2. Già presentato lo scorso mese, lo smartwatch di punta della casa coreana si è evoluto completamente rispetto alla prima generazione, lanciando il guanto di sfida ad Apple Watch. Andiamo quindi a scoprire quali sono le differenze principali e i punti di contatto tra i due dispositivi.

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Gear S2 monta un display Super AMOLED da 1,2″ 360 x 350 (302 ppi), Apple Watch ha uno schermo “solo” AMOLED da 1,5″ nella versione da 42 mm con risoluzione 312 x 390 pixel e da 1,32″ nel 38 mm con 272 x 340 pixel (entrambi 326 ppi). La protezione del display è affidata al Gorilla Glass nel Samsung, nell’Apple Watch Sport ad un materiale “simile” con trattamento Ion-X, mentre nella versione in acciaio ed Edition c’è il vetro zaffiro. Per quanto riguarda lo spessore, Apple Watch è più compatto con i suoi 10,5 mm, Gear S2 è spesso invece 11,4 mm e il modello 3G raggiunge ben 13,4 mm. Entrambi hanno sul retro un sensore per il battito cardiaco e possono monitorare l’attività fisica. Una differenza importante a favore di Gear S2 dovrebbe essere la batteria, infatti, secondo quanto dichiarato dalla casa coreana, raggiungerebbe i 3 giorni di utilizzo, staccando la concorrenza di Apple Watch di circa 1 giorno e mezzo. A vantaggio di quest’ultimo c’è la possibilità di ascoltare le chiamate tramite l’altoparlante incorporato, non presente invece nel Gear S2. Siri da una parte ed S Voice dall’altra per i comandi vocali e l’assistenza personale.

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Più che la sfida, analizzando i radicali cambiamenti tra la prima e la seconda generazione, sembra più corretto dire che con Gear S2 Samsung ha cominciato la propria rincorsa ad Apple. Innanzitutto ci sono ora due versioni: la base (sportiva) e la Classic, entrambe con scocca in metallo (il Gear S1 era in policarbonato). È stato poi eliminato tasto home stile smartphone sotto al display e sostituito con un nuovo sistema di gestione della UI: la ghiera circolare che contorna il display è rotante e permette di muoversi nell’interfaccia. Troviamo due tasti laterali: uno per il ritorno alla home (e con un secondo tap alle app) e l’altro per la schermata precedente.

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Rimane il sistema operativo Tizen come nel Gear S1, ma anche questo si è evoluto completamente. Ora la gestione appare più ordinata e gradevole e sembra ispirata a watchOS. Un esempio: ruotando la ghiera a destra c’è l’accesso ai widget (gli “Sguardi” nel gergo di Apple), verso sinistra si entra invece nelle notifiche. Inoltre la ghiera viene utilizzata in alcune funzioni di regolazione in modo simile alla Corona Digitale su Apple Watch. Infine non poteva mancare il sistema di pagamento: Samsung Pay. Piuttosto allineato anche il prezzo, che partirà da 399€. La differenza più evidente è il formato del display, perché Samsung aveva iniziato col quadrato salvo poi non riscontrare i favori del pubblico ed optare ora per il circolare nel Gear S2, mentre Apple difficilmente ritornerà sui suoi passi.

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Salvatore Tirino

Junior Editor - Praticante avvocato, appassionato di tecnologia a 360 gradi, in particolare di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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