Windows 10 festeggia quota 110 milioni di PC col suo primo aggiornamento importante

La nuova Microsoft che ha preso vita dal 2014 con la guida di Satya Nadella (che peraltro oggi era a Roma partecipando alla conferenza FutureDecoded) si sta dimostrando di tutt’altra pasta rispetto alla gestione Ballmer. È più aperta al feedback degli utenti, a raggiungerli anche sulle piattaforme dei principali concorrenti, a collaborare direttamente con essi quando necessario, ma ancor più di tutto sta rilasciando prodotti che vengono apprezzati e non solo sopportati come spesso accadeva in passato. Windows 10 in tal senso sta rappresentando il rilancio che in quel di Redmond cercavano, per la fama mediatica di un sistema operativo che si era fortemente incrinata negli ultimi anni. La più recente versione gode di riscontro positivo tanto tra la stampa (persino parte di quella più storicamente favorevole ad Apple) quanto tra gli utenti e, forte della promozione avviata lo scorso 29 luglio che lo offre gratuitamente a tutti gli utenti con Windows 7 e 8.1, ha già raggiunto 110 milioni di PC. Nell’ottica di proseguire con successo il percorso avviato, oggi è stato rilasciato il primo aggiornamento funzionale di rilievo, che apporta numerose rifiniture nonché alcune app aggiuntive.

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A livello grafico, si è intervenuto in particolar modo sulle icone, proseguendone il graduale svecchiamento, sulle barre del titolo, che ora assumono lo stesso colore scelto per il menu Start e la Barra delle Applicazioni, e i menu contestuali che seppur ancora non sono davvero uniformi in tutto il sistema hanno fatto passi avanti. Ritornando a parlare proprio di Start, troviamo nuove opzioni di personalizzazione tra cui la possibilità di aggiungervi fino a 2048 tile (il precedente limite era di 512) e mostrare su 4 colonne a dimensioni medie (prima erano tre). Altra area che ha giovato degli sviluppi di questi mesi è quella relativa alla modalità Snap, che su tablet recupera alcuni dei gesti presenti in 8.1 e inizialmente rimossi in 10 (trascinare un’app verso il basso per chiuderla, sostituire una di quelle affiancate con un’altra attraverso lo swipe), aggiungendo inoltre un’opzione per mostrare una barra divisoria il cui trascinamento permette di ridimensionare entrambe le app a schermo in un’unica operazione:

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L’immagine soprastante ci permette di introdurre le novità relative ad Edge, il nuovo browser che nelle intenzioni di Microsoft sostituirà Internet Explorer nel corso del tempo ed è già proposto come predefinito almeno per gli utenti delle edizioni casalinghe di Windows 10. La prima variazione è soprattutto estetica, con una piccola anteprima del sito aperto passando col cursore su una scheda:

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Nelle impostazioni è stata aggiunta la possibilità di sincronizzare contenuti come cronologia e preferiti tra più dispositivi, in linea agli analoghi strumenti presenti nei principali rivali. Tramite DLNA o Miracast si può trasmettere senza fili il contenuto visualizzato su un altro schermo come ad esempio un televisore. Il supporto alle API ORTC (Object Real-Time Communications) rende possibile l’utilizzo di servizi di videoconferenza e messaggistica istantanea tramite browser senza necessità di plug-in. Infine, per chi adopera Edge anche come visualizzatore di PDF è disponibile l’assistenza di Cortana. Essa inoltre ottiene nella sua modalità indipendente l’opzione di input a mano libera e la notifica di chiamate perse.

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Tra le nuove entrate lato app si annovera il trio composto da Telefono, Messaggi e Skype Video. Si tratta essenzialmente della versione Universal App di Skype suddivisa in tre porzioni utilizzabili anche in modo separato. Non dispongono di molte funzionalità, almeno allo stato attuale, e vengono infatti contrassegnate ancora con lo stato di Anteprima ma sono comunque in grado di fare lo stretto necessario senza la necessità di installare la più pesante edizione desktop del popolare programma di comunicazione. Sono supportate le emoji così come la possibilità di effettuare risposte rapide direttamente dalle notifiche.

Guardando più dietro le quinte, troviamo un’app Impostazioni arricchita, preparandosi sempre più al giorno in cui potrà sostituire definitivamente il vecchio Pannello di Controllo. Le prestazioni sono aumentate rispetto alla build di debutto, arrivando in alcuni casi, come l’avvio, a migliorare di circa il 30% rispetto alle precedenti versioni di Windows a parità di hardware. In ambito aziendale sono state introdotte le versioni Business di Windows Update e dello Store, offrendo dunque un maggiore controllo ai reparti IT sui computer in dotazione ai dipendenti impedendo ad esempio l’installazione automatica di aggiornamenti che possono comportare rischi di incompatibilità e di applicazioni non autorizzate. Se si fa forte uso del software integrato di virtualizzazione Hyper-V, si apprezzerà la possibilità di creare macchine virtuali all’interno di quelle già esistenti (virtualizzazione nidificata). Infine, è stato semplificato il processo di attivazione rendendo il sistema in grado di accettare anche seriali validi di Windows 7 e 8.1.

L’aggiornamento è in fase di rilascio a partire da oggi per tutti coloro che hanno Windows 10 installato, mentre chi ancora non ha effettuato l’upgrade dai sistemi predecessori e vuole cogliere quest’opportunità per farlo lo troverà già incluso. Su smartphone si dovrà invece attendere dicembre per il rilascio pubblico sul primo set di dispositivi previsti. Discorso diverso per la Xbox One, che anch’essa riceve in queste ore la sua variante dell’OS in sostituzione di quella sinora implementata che si basava su Windows 8. Il prossimo appuntamento importante per PC sarà Redstone a metà 2016, di portata maggiore rispetto a quanto descritto sopra e con molte novità ancora nemmeno rumoreggiate; tra le poche già oggetto di discussione vi sono il supporto alle estensioni per Edge e funzionalità di transizione tra smartphone e computer Windows che dovrebbe agire in modo simile al duo Continuity+Handoff su OS X.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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