Samsung chiede una riforma delle leggi sui brevetti

Pochi giorni fa Samsung ed Apple si sono accordate sulle modalità di pagamento della cifra che la casa coreana deve a Cupertino a seguito della sentenza di appello nella causa principale tra i due colossi tecnologici. Samsung ha inserito nell’accordo una clausola con cui potrebbe richiedere il rimborso in caso di parziale o totale revisione del giudicato. Le possibilità per la casa Coreana sono adesso limitate al ricorso depositato poche ore fa alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Come precisato da FOSS Patents, nelle oltre duecento pagine i legali di Samsung non si soffermano solo sul caso specifico ma affrontano in generale il tema della tutela legale delle proprietà intellettuali.

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Viene infatti contestata la modalità con cui una giuria viene istruita nei processi aventi ad oggetto brevetti di design. Mentre nelle cause in cui sono in discussione i modelli di utilità il presidente spiega alla giuria come interpretarli e cosa coprono, con i brevetti di design non si ha lo stesso grado di informazione. La casa coreana chiede inoltre la ridefinizione della portata di tali brevetti: un elemento funzionale nella progettazione del dispositivo (ad esempio gli angoli arrotondati di uno smartphone) e che comporta un vantaggio pratico, non può essere considerata (secondo loro) proprietà intellettuale.

iphone-3gs-und-samsung-galaxy-sL’ulteriore questione sollevata riguarda le modalità con cui viene calcolato il risarcimento. Samsung ritiene che i danni devono essere proporzionali ai profitti del componente con cui è stato violato il brevetto e non all’intero device. Potenzialmente, diverse violazioni con lo stesso prodotto possono comportare dei risarcimenti che superano i profitti totali del dispositivo. Tale argomento è stato riportato anche da altre aziende hi-tech che sono intervenute nel giudizio come amici curiae.  L’ammontare del risarcimento non è stato però diminuito dalla Corte di Appello, vedremo se la Corte Suprema prenderà in considerazione tale motivazione. Nel comunicato del casa coreana riportato da re/code si legge:

l’attuale applicazione delle leggi sulla proprietà intellettuale non è in linea con i tempi moderni e ha il potere di diminuire l’innovazione, soffocare la concorrenza, aprire la strada a giudizi con patent troll producendo conseguenze negative per l’economia e i consumatori.

Per approfondire a questo indirizzo trovate il ricorso integrale di Samsung.

Salvatore Tirino

Junior Editor - Praticante avvocato, appassionato di tecnologia a 360 gradi, in particolare di tutto ciò che riguarda il mondo Apple.

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