Sblocco del bootloader su Xiaomi Redmi Note 3 (ma non su Mac, purtroppo)

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Questa storia inizia dal mio grande apprezzamento per lo Xiaomi Mi4c recensito alcune settimane fa. Mi è così piaciuto che appena è stato presentato il Redmi Note 3 da 5,5″ e con sensore d’impronte digitali, l’ho acquistato senza pensarci due volte. Nell’attesa che mi arrivasse (da Gearbest si paga poco ma non sono esattamente dei fulmini ad elaborare gli ordini) ho iniziato a sentir parlare di un nuovo sistema di blocco del bootloader. Non voglio qui fare un trattato sull’argomento, il punto è che non è più possibile modificare il sistema di ripristino per installare le ROM multilingua di Xiaomi.eu nel modo semplicissimo che ho spiegato per il Mi4c. Inoltre anche su quest’ultimo e su altri device si sta seguendo questa stessa strada con gli ultimi aggiornamenti. La motivazione della casa madre non è quella di voler creare rogne agli acquirenti, ma di limitare la brutta pratica di molti store cinesi di installare ROM caserecce, instabili e piene di bloatware (in alcuni casi si sono trovati anche malware). Inoltre con questo metodo si evita che uno smartphone rubato possa essere ripristinato ed usato dal malfattore con un semplice flash di una ROM pulita. Purtroppo però i risultati non sono stati quelli attesi, in quanto a me è arrivato comunque un terminale con una versione firmware non ufficiale (7.00.77.00) che aveva sì l’italiano ed il Play Store ma era anche infestato di schifezze e non permetteva l’installazione delle ROM ufficiali. Ho evitato di usarlo in quelle condizioni ed ho iniziato ad informarmi sulla procedura di sblocco.

redmi-note-3-mano

Sui forum di MIUI.com e Xiaomi.eu ho letto diversi post in cui veniva spiegato come sbloccare il bootloader, eseguire il root, installare un firmware ufficiale, ecc.., ma nessuna guida era omnicomprensiva e faceva capire bene cosa fare dalla A alla Z. È esattamente questo che cercherò di fare qui, ma con due differenze importanti rispetto a quanto avete visto per Zenfone 2 ed Mi4c. In questo caso, infatti, non sarà possibile effettuare la procedura da Mac, in quanto vi sono almeno due software cruciali che esistono solo per Windows. Inoltre non andrò a descrivere ogni singolo passaggio, ma vi spiegherò chiaramente cosa fare per poi rimandare ai vari articoli in cui troverete i file da scaricare e la descrizione step-by-step. Detta così potrebbe sembrare inutile, ma vi assicuro che alcuni particolari non vengono spiegati da nessuna parte e si possono perdere diversi giorni prima di avere un quadro completo per capire come muoversi.

Avvertenza: i passaggi riportati in questo articolo sono aggiornati al 17/01/2016 e visti i repentini cambiamenti non posso assicurare che rimarranno validi a lungo. In tutti i casi è sempre opportuno ricordare che è possibile far danni anche seguendo il tutto alla lettera, per cui prendete le informazioni qui presenti come semplicemente illustrative di una esperienza personale. Non vi incito dunque a far nulla e in caso di problemi declino ogni responsabilità.

1. Installazione di una ROM Stable ufficiale

La maggior parte dei negozi ci piazza purtroppo delle ROM non ufficiali per aggiungere l’italiano ed il Play Store e vendere anche sul nostro mercato. Non ho onestamente capito come facciano visto il blocco e non mi sono neanche impegnato per scoprirlo, in tutti i casi questo dovrebbe far capire a Xiaomi che l’espediente non si è rivelato utile allo scopo e sta solo complicando la vita agli utenti. Speriamo facciano marcia indietro prima possibile o che almeno arrivino direttamente sul nostro mercato con una importazione diretta e modelli con firmware adattato, così non avremo problemi anche se bloccati. Dopotutto non è che ci divertiamo a perdere tempo dietro queste cose e se ho fatto il “sacrificio” è solo perché ormai avevo acquistato lo smartphone. Ma andiamo al dunque: se dall’app Updater non vi trova aggiornamenti ma avete comunque una versione firmware diversa dalle ultime Stable o Developer presenti qui, vuol dire che purtroppo avete una ROM non ufficiale come è successo a me. Io avevo la 7.00.77.00, che per assurdo era numericamente superiore all’ultima Stable cinese (e non era una Dev perché quelle hanno numerazione anno.mese.giorno). Se vi trovate anche voi in una situazione analoga, il primo passaggio cruciale è quello di installare un firmware ufficiale. La procedura ed i file li trovate in questa pagina del forum MIUI.com ma in sostanza si farà questo:

  • installazione dei driver MTK
  • utilizzo di SP Flash Tools (installate la 5.1516 e non la 5.1520) per ripristinare il fastboot corretto

Il procedimento sembra complesso, ma in realtà è piuttosto semplice. Non mi pare sia necessario, ma per sicurezza attivate sempre la modalità sviluppatore accedendo ad Impostazioni / Informazioni sul dispositivo e tappando 7 volte sulla dicitura “Versione MIUI”. Poi tornate in Impostazioni / Impostazioni aggiuntive / Opzioni sviluppatore ed abilitate il Debug USB. Collegate il telefono al computer e autorizzatelo, spuntando la voce per memorizzare la scelta. Da notare che per questo e per tutti i passaggi successivi è necessario usare il cavo microUSB/USB del telefono, perché con altri non funziona. Inoltre è importante avere almeno il 50% di carica ogni volta che eseguite le singole operazioni, perché alcune richiedono anche 15 minuti ed è fondamentale che il telefono non si spenga spegnersi.

SP Flash Tool

L’unica cosa un po’ confusa nella guida in questione è la parte in cui si avvia SP Flash Tools. Dopo aver selezionato il download agent ed il file scatter indicati (che va spostato nella cartella signed_bin), dovete prima cliccare su download, poi collegare il Redmi Note 3 da spento e successivamente premere power e volume down finché non sparisce la barra di colore rosso. Altre combinazioni danno esito negativo. Al termine dell’operazione vedrete una finestrella con un segno di spunta verde. A quel punto potete chiudere l’app sul computer, scollegare il telefono ed avviarlo normalmente. Scaricatevi le ultime ROM stable e developer da questa pagina, create una cartella /downloaded_rom sul telefono (collegato via USB) e copiatele lì dentro (potete anche chiamarle stable.zip e developer.zip per distinguerle). Lanciate l’app Updater, cliccate sui tre puntini in alto a destra e scegliere “Seleziona pacchetto di aggiornamento” (sarà scritto in inglese probabilmente, ma lo identificherete subito). Si aprirà una visualizzazione della memoria da cui dovrete andare a cliccare sul file della ROM stable. In circa 15 minuti l’operazione sarà conclusa e il telefono si avvierà. Fate tutti i passaggi del primo setup, lanciate nuovamente Update e questa volta installate la ROM developer. Sono quelle cinesi, quindi l’unica lingua disponibile per noi comprensibile è l’inglese: usate quella.

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2. Sblocco del bootloader e abilitazione permessi Root

Con il telefono in queste condizioni si potrebbe installare il Play Store da APK e usarlo normalmente, ma noi vogliamo la ROM multilingua di Xiaomi.eu, che oltre ad avere i servizi giusti per il nostro paese è costantemente aggiornata via OTA (quindi non dovrete più ricorrere a sblocchi, cavi, download o altro per eseguire gli update). Inoltre questa mantiene i servizi cloud di Xiaomi, che personalmente uso. Alcune cose sono inutili da noi, ma il backup è molto efficiente e ricorda quello di iCloud. Io infatti ho ripristinato sul Redmi Note 3 l’ultima condizione del Mi4c e mi sono trovato già le app ben disposte e le configurazioni di sistema. Per lo sblocco del bootloader c’è un passaggio cruciale, ovvero l’autorizzazione di Xiaomi. È questa la novità (brutta per altro) rispetto i precedenti device. C’è però una eccezione: se siete già utenti attivi del forum MIUI.com ed avete uno status elevato, la procedura potrà essere eseguita direttamente. Non c’è una regola scritta da nessuna parte, ma si evince dalle diverse esperienze che ho letto in queste settimane e dalla conferma diretta dell’amico Fabio che mi ha anche dato più di un’imbeccata utile. L’account sul forum è lo stesso di quello Xiaomi che avrete già se usate una Mi Band o avete già avuto uno smartphone Xiaomi. Dovete loggarvi sul Redmi Note 3 e soprattutto è fondamentale collegare la vostra SIM all’account nella pagina account.xiaomi.com. Riceverete un SMS con codice di conferma, seguite tutti i passaggi finché il “Security check-up” non segna 100 punti con la dicitura “account secure!”.

mi-account

Dopodiché andate sul sito i.mi.com e loggatevi con il vostri dati. È molto probabile che vi chieda di eseguire un aggiornamento del servizio, fatelo finché non avrete tutte le funzionalità di sincronizzazione attive (le icone circolari colorate in basso). Successivamente cliccate in alto a sinistra edper aprire la lista di device connessi all’account ed accertatevi che vi sia il vostro Redmi Note 3. Se così non fosse lanciate l’app Account Mi sullo smartphone ed effettuate il login, poi ritornate qui e controllate.

mi-account-devices

A questo punto arriva la vera scocciatura, in quanto bisogna richiedere a Xiaomi l’autorizzazione allo sblocco del bootloader. Andate su https://unlock.update.miui.com, cliccate sul pulsantone azzurro al centro e vi si aprirà una form tutta in cinese (se vi chiede il login, fatelo).

xiaomi-unlock-request

Qui dovrete mettere nome e cognome nel primo campo (io ho scritto i miei traducendoli con Google in cinese), selezionare Italia nel secondo (+39) e digitare il numero di telefono della vostra SIM nel terzo. Nel quarto, invece, dovrete richiedere testualmente lo sblocco. Io ho scritto sostanzialmente “Richiedo di poter sbloccare il mio Redmi Note 3 per installare altre ROM”. Vi conviene scriverlo in inglese e poi tradurlo con Google in cinese (mi raccomando non usate punteggiatura). Confermate l’invio con una pressione del pulsante verde e mettete da parte il vostro Redmi Note 3. Nella mia esperienza si dovranno attendere circa 10 giorni, a seguito dei quali si riceverà il seguente SMS:

unlock-sms

A questo punto si potrà tornare sulla pagina https://unlock.update.miui.com, cliccare nuovamente sul pulsante azzurro al centro e si vedrà la maschera di conferma autorizzazione con la possibilità di scaricare l’app di sblocco.

download-unlocker

Evitate, perché è in cinese, da questo punto in poi si può fare riferimento a questa guida sul forum Xiaomi.eu, ma esclusivamente per la prima parte “Unlock Bootloader” (lasciate stare il resto!). Potrete infatti scaricare l’app MiFlashUnlock tradotta in inglese ed eseguire quella. I passaggi che dovete eseguire sono esattamente questi:

  • Verificate di aver effettuato il login del vostro Mi account sul Redmi Note 3
  • Avviate MiFlashUnlock.exe sul PC ed inserite i dati del vostro Mi account
  • Avviate lo smartphone con power più volume down finché non esce la scritta Fastboot
  • Connettete il dispositivo al computer e cliccate su Unlock

Se l’operazione si blocca al 50% vuol dire che non avete eseguito i passaggi in modo scrupoloso. Spegnete tutto, riavviate e ricominciate da capo. Se invece supera il 50% dopo una breve pausa (un po’ si ferma sempre arrivato lì), allora poi completerà la procedura dicendo Unlock Success.

unlock-success

Cliccate sul pulsante “Restart the phone” ed abilitate immediatamente l’acceso root in questo modo:

  • Avviate l’app Security
  • Cliccate su Permissions / Allow Root Access
  • Spuntate il disclaimer e cliccate su Root access

Partirà un download di alcuni minuti, a seguito del quale avrete la possibilità di abilitare i permessi root. Questo è fondamentale per il passaggio successivo.

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3. Installare la Recovery TWRP

Nella guida che vi ho linkato prima, il flash della recovery sbloccata viene eseguito da computer con fastboot. Tuttavia quel metodo a me non funzionava (completava il tutto senza errori ma poi mi trovavo sempre la TWRP originale) ed ho risolto con Flashify. Da lì dovete comunque scaricare il file di immagine, che troverete nella sezione titolata “Flash TWRP Recovery” con il nome TWRP Image File (in rosso). Copiatelo sempre nella cartella /downloaded_rom, così alla fine di tutte le operazioni dovrete ricordarvi di svuotare solo quella. Mettete lì dentro anche l’ultima ROM multilingua di Xiaomi.eu, che trovate in questa pagina con il nome “hennesy” (attualmente è la 6.1.14). Non avendo ancora il Play Store non potrete cercare ed installare l’app Flashify direttamente, ma vi basterà aprire il browser sul Redmi Note 3 e prenderla da questa pagina di APK Mirror. Cliccate su download e poi al termine potrete installarla. Vi mostrerà un errore non avendo i permessi root, quindi andate di nuovo nell’app Security / Permissions / Allow Root Access ed aggiungete Flashify. Vedrete almeno 5 messaggi di allerta prima di poter procedere e per ognuno ci sarà da aspettare un countdown di alcuni secondi. Comunque alla fine potrete lanciare Flashify, cliccare su Recovery Image e scegliere la TWRP che avete scaricato in /dowloaded_rom (con il file browser integrato di Flashify, con quello di sistema non la vedrà). Confermate il reboot e vedrete finalmente partire la TWRP.

flashify

4. Installare la ROM multilingua

Ok, siamo giunti alla conclusione. Dalla TWRP cliccate prima su WIPE e date conferma con uno swipe. Questo cancellerà completamente la memoria ed è fondamentale perché con tutti i vari update eseguiti ci sarà un vero macello nello smartphone e potrebbe non funzionare correttamente la nuova ROM. Non ricordo se al termine farà un riavvio, in tal caso spegnete il terminale ed avviatelo con power più volume up per ritornare nella TWRP (che ormai è residente nello smartphone). Questa volta cliccate sulla voce Install, andate a selezionare la ROM multilingua dalla cartella /downloaded_rom e dategli una decina di minuti per completare l’operazione. Al termine vedrete la scritta “Successful” e il pulsante “reboot system”.

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5. Godetevi il vostro Xiaomi Redmi Note 3

Eseguite il wizard di primo setup, che ormai avrete imparato a memoria, ma questa volta vi farà scegliere l’italiano e agganciare subito il vostro account Google per il Play Store. Arrivati al punto di inserire i dati dell’account Mi riconoscerà la SIM e vi chiederà solo la password. Purtroppo però c’è un bug che non fa andare avanti, quindi scegliete di inserire i dati manualmente in base all’email (c’è una scrittina in basso) e arriverete in un’altra schermata in cui il pulsante di convalida funziona. Questo è l’unico intoppo che ho trovato finora nella ROM multilingua di Xiaomi.eu, per il resto sembra funzionare tutto a dovere.

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Conclusioni

Qui delle conclusioni sono decisamente doverose, più che altro perché dall’esterno io stesso mi direi: ma vale davvero la pena investire tutto questo tempo per far funzionare come dovrebbe questo smartphone? Onestamente io ho evitato di adoperarlo fintanto che non ho potuto installare la ROM corretta, sia perché pare che in alcune non ufficiali ci siano dei malware (quindi login e cose personali non le scriverei neanche sotto tortura), sia anche perché sapevo di dover fare un full wipe alla fine perdendo i dati. Insomma, pur avendolo da circa 20gg ho iniziato ad usarlo solo l’altro ieri. Potrò dunque rispondere con convinzione a questa domanda solo tra qualche giorno e lo farò pubblicando una recensione completa. Resta di fatto che il Redmi Note 3 con 32GB di memoria (l’unico che consiglio visto che non ha espansione microSD), costa attualmente 196€ su GearBest ed ha uno schermo da 5,5″ FullHD, processore Helio X10 Octa Core da 2.0GHz, GPU PowerVR G6200, 3GB di RAM, sensore d’impronte digitali, dual SIM 4G/LTE (sempre senza 800MHz), struttura in metallo, fotocamera da 13MP e frontale da 5MP, radio FM, infrarossi, Wi-Fi a doppia banda, Bluetooth 4.1, GPS ed una batteria da 4000mAh. Inoltre dopo questo marasma iniziale si entrerà nel binario delle ROM di Xiaomi.eu, quindi aggiornamenti costanti assicurati via OTA con zero sbattimento. Insomma, vedremo come se la cava nei prossimi giorni, aspettate la mia recensione completa!

Oggi ho degli sconti per voi per il Redmi Note 3. Il modello da 32GB grigio (come quello mio) con il coupon 32GBNOTE3-01 viene a costare 187,71€, mentre per quello oro il codice è 32GBNOTE3-02 e 32GBNOTE3-03 per quello argento con frontale bianco (secondo me il più bello). Se preferite invece il taglio di memoria da 16GB il costo scende ancora. Potete usare il coupon per quello grigio 16NOTEGRAY, andando a pagare 152,98€, oppure quello 16GNOTE3 se preferite la variante oro o argento.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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