Da quando Satya Nadella ha preso le redini di Microsoft, le scelte dell'azienda sembrano essere diventate molto più pratiche, venendo maggiormente incontro all'utenza ed effettuando buone acquisizioni, più piccole ma molto meno dolorose rispetto a quella della divisione mobile di Nokia, che insieme al flop sul mercato di Windows Phone sta ancora urtando l'azienda di Redmond. Forse anche molte delle operazioni finanziarie fatte servono a consolidare il piano B di cui si è tanto parlato, ovvero concentrare gli sforzi sulle piattaforme dominanti, Android e iOS, al fine di rimanere protagonista attraverso i servizi piuttosto che un proprio sistema operativo, questo almeno su mobile (su tablet professionali, desktop e server, invece, Windows gode di salute decisamente migliore). Acompli, Sunrise, Wunderlist, più altre app meno famose come Echo, la schermata di blocco alternativa per Android; per non parlare delle app fatte in casa come le suite di app MSN e Office, OneDrive, Skype e tanto altro ancora, tutto disponibile su entrambe le piattaforme o almeno su Android, ad esempio il meno famoso launcher Arrow. La più recente mossa è in ambito tastiere, accaparrandosi SwiftKey.
La notizia è stata inizialmente pubblicata dal Financial Times, facendo poi in maniera molto rapida il giro delle altre testate internazionali. Il costo si aggirerà sui 250 milioni di $ e il team di sviluppo londinese confluirà in Microsoft insieme al prodotto principale. Nessuna delle due società ha confermato né smentito la notizia, ma l'ufficializzazione è attesa entro la settimana e considerata la fonte autorevole le probabilità negative sono molto poche. SwiftKey è una delle tastiere software multipiattaforma più apprezzate, dal buon set di funzionalità, una correzione degli errori sopra la media e numerose opzioni di personalizzazione tramite temi. Negli ultimi tempi, inoltre, sono state avviate iniziative riguardanti l'intelligenza artificiale dai potenziali risvolti ben oltre la digitazione. Le trattative, durate per diversi mesi, si sono svolte in un momento fatidico per SwiftKey, la cui sopravvivenza stava diventando più rischiosa, con un modello commerciale freemium (dal 2014; prima la tastiera era del tutto a pagamento) zoppicante e l'apporto relativamente moderato dei fondi d'investimento. Un'offensiva piuttosto interessante, quella di Microsoft, che emerge pochi giorni dopo l'avvio di un programma Beta per portare su iOS la tastiera Word Flow di Windows Phone, a questo punto da considerarsi come un mero backup qualora l'esito dell'operazione non fosse stato quello sperato. Vedremo nei prossimi mesi i frutti concreti di questo nuovo matrimonio.
[AGGIORNAMENTO]: Tramite Neowin apprendiamo la conferma ufficiale dell'acquisto.