Tim Cook a tutto tondo sul futuro dei prodotti hardware e software in un meeting coi dipendenti Apple

Ci sono certi keynote Apple che non sono pubblici. Alcuni, ad esempio, sono riservati ai soli suoi impiegati. Uno di questi si è svolto pochi giorni fa, nella cosiddetta Town Hall dell’azienda di Cupertino. Si tratta di un appuntamento annuale, come accade spesso in molte società, con l’occasione di avere un contatto diretto con l’amministratore delegato cui si è alle dipendenze nonché ottenere qualche anteprima sulle strategie future. La natura privata di queste riunioni non impedisce tuttavia ai meglio informati come Mark Gurman di 9to5Mac di ottenere un ricco sunto da pubblicare.

tim-cook-apple-watch

Si sono toccati molti temi, inclusi quelli relativi all’espansione in mercati chiave come Cina e India, tanto dal punto di vista commerciale quanto sul piano più strettamente demografico. Per tali regioni sono previsti ulteriori investimenti con l’apertura di nuovi Store. Sono stati affrontati anche argomenti più interni a livello aziendale, come l’introduzione di 4 settimane massime di assenze pagate in caso di malattia di un membro della famiglia del dipendente e l’estensione alle filiali non americane dei periodi prolungati di congedo parentale. Guardando ai prodotti, invece, molte domande si sono concentrate sull’iPhone, ancor più nello specifico sulla dipendenza che starebbe sviluppando Apple verso il dispositivo. Cook ha minimizzato i rischi, ribadendo comunque le vendite record dell’ultimo trimestre 2015, con le unità che in teoria permetterebbero un iPhone a testa alla somma degli abitanti di Londra, New York, Pechino e Shanghai. Secondo le stime interne ci sono ancora ampi margini di crescita almeno per decenni. Fiducia anche all’iPad che invece è da diverso tempo in territorio negativo: entro la fine dell’anno corrente si dovrebbe assistere a un’inversione di tendenza. Massima soddisfazione infine per Apple Watch e Apple TV, con risultati stellari su entrambi i fronti.

Per il futuro invece cosa ci aspetta? Il buon Tim non ha voluto ovviamente sbilanciarsi troppo, e proprio in merito all’Apple TV col suo sistema operativo tvOS ha parlato di un “radioso futuro”. Più in generale ha anticipato l’arrivo durante tutto l’anno di annunci incredibili sul fronte hardware. Dove ha dato più di qualche indizio è nel breve discorso relativo al software: toccando il tema Apple Music su Android ha ammesso in via ufficiale che sta fungendo da prova generale per un possibile approdo di altri servizi della Mela sul principale sistema operativo concorrente, andando dunque a rompere quell’esclusività che era forse l’ultimo ostacolo a uno scontro diretto totale con Google.

Ancor più di tutti i prodotti che verranno presentati, però, l’avvenimento maggiore per Apple a cavallo tra fine 2016 e inizio 2017 sarà il termine dei lavori sul Campus 2, la cui parte esterna è quasi del tutto completata. Cook l’ha definito senza mezzi termini un “dono” in arrivo per l’avvenire di tutti i dipendenti a Cupertino. Piacerà meno invece ai titolari di Moscone Center e Yerba Buena l’intenzione affermata di voler utilizzare il nuovo grande centro eventi all’interno del Campus 2 per ospitare i futuri eventi Apple per i media. Una scelta dove curiosamente sembrano andare d’accordo con Google, che ha deciso di riportare in casa a Mountain View la conferenza I/O 2016. In conclusione, vi è stato un aggiornamento dal punto di vista ambientale da parte del COO Jeff Williams, con l’utilizzo totale di parti metalliche fuse provenienti da partner non operanti in zone soggette a conflitti.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.