Assistenti vocali: a che punto siamo?

Il 12 ottobre 2011 fu introdotto per la prima volta Siri. È stata una grande novità di iOS 5, considerata da molti rivoluzionaria. Da quel giorno avemmo la possibilità di interagire con i nostri dispositivi in una maniera completamente nuova. Certo, all’inizio il sistema era molto grezzo, specialmente in Italia, visto che il vocabolario italiano era molto ridotto. Di anno in anno però, senza che neanche ce ne accorgessimo, siamo arrivati ad un livello molto buono che ci ha permesso di adempiere ad alcune funzioni semplicemente tenendo premuto il tasto Home e chiedendo a Siri ciò che desideriamo.

Ovviamente anche le altre aziende hanno fatto passi in avanti con i loro assistenti vocali, come ad esempio Cortana di Microsoft e Now di Google. Siri sembrerebbe ancora il sistema più affidabile nella comprensione del linguaggio naturale. È quello che capisce meglio le richieste della persona anche quando le domande non sono formulate in maniera schematica. Google Now, invece, è quello che conosce meglio l’utente: grazie ai dati raccolti dai vari servizi, spesso riesce a fornirci una risposta ancor prima che venga formulata la domanda. Cortana ha tra i punti di forza l’integrazione con Windows 10 ed un’ottima gestione dei promemoria con localizzazione. Ad esempio con un comando tipo: “Ricordami di accendere i riscaldamenti quando torno a casa”.

siri-domotica

Questi sistemi già oggi ci danno una grossa mano, specialmente in alcune situazioni, mentre in altre potremmo farne ancora a meno. Ma quale sarà il futuro di questi sistemi? È molto probabile che nei prossimi anni entreranno a pieno regime nelle vite di tutti noi, essendo capaci di interagire con numerosi apparecchi casalinghi e non. Apple e Google stanno infatti investendo molte risorse nello sviluppo di Siri e Now per un futuro impiego con le auto senza conducente. Una realtà che ormai non sembra così distante. C’è chi sostiene anche che arriveranno a sostituire e quindi a far “estinguere” i browser. In effetti questi “segnali del futuro” sono percepibili già oggi: se chiediamo ad un sistema come Cortana “Devo prendere l’ombrello oggi?”, sarà questa a rilevare automaticamente la posizione e a controllare il meteo; senza avviare il browser, collegarsi al sito con le previsioni o avviare un’app dedicata.

siri-on-mac

Il prossimo step, molto atteso dagli utenti Apple, sarà l’implementazione di Siri in OS X. Lo sostiene 9to5Mac con un report attendibile che cita fonti interne all’azienda di Cupertino. L’ assistente virtuale sarà disponibile sui computer Apple a partire dal prossimo autunno, quando verrà distribuito il nuovo sistema operativo.
Siri dovrebbe risiedere nella barra dei menu, con un’apposita icona pronta per essere attivata con un clic, e apparirà nella sua forma d’onda colorata sullo schermo, così come siamo abituati a vederla sugli iPhone. Questa novità è sempre stata rimandata nel corso degli anni, tanto da essere infine superati da Cortana, arrivata l’estate scorsa su Windows 10 e potenzialmente anche su Mac usando sistemi di virtualizzazione come Parallels. Molto probabilmente un’anteprima di Siri per Mac sarà presentata durante la WWDC di giugno.

SaggiaRedazione

Informazioni di servizio dalla redazione e (pochi) articoli promo riservati ad aziende di qualità ed affidabilità riconosciuta.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.