La presentazione dell'iPad Pro da 9,7" avvenuta ieri sera ha lasciato un quadro nel complesso più che soddisfacente, con un dispositivo dalle notevoli capacità, superando in certi casi, comparto fotografico in primis, la variante da 12,9". Non tutti i dettagli sono stati però resi noti durante il keynote, specialmente quelli più tecnici. Indagandovi, si scopre che purtroppo non tutti gli aspetti sono stati curati alla perfezione.
Tre in particolare sono le aree deludenti: iniziamo da quella meno grave. Il SoC implementato nel nuovo tablet è effettivamente l'A9X; tuttavia, come ha riscontrato Matthew Panzarino di TechCrunch nelle sue prime prove col dispositivo, rispetto all'altro Pro in gamma la frequenza raggiunta è minore:
Here's a single Geekbench run with stats on iPad Pro 9.7" pic.twitter.com/vwqlKtsIUm
— Panzer (@panzer) 22 marzo 2016
Si tratta comunque di una differenza molto lieve; il Pro da 12,9" raggiunge 2,24 GHz, mentre su quello da 9,7" arriva a 2,16. La differenza si avverte essenzialmente solo in Geekbench. Di maggior peso è la seconda nota dolente, costituita dalla RAM. Il quantitativo è infatti rimasto a 2 GB (ne approfittiamo a tal proposito per confermarlo pure su iPhone SE), il che porrà qualche limite in usi molto intensivi, degni della connotazione Pro, ma soprattutto peserà in futuro nel graduale e inevitabile invecchiamento tecnologico. Anche considerata l'offensiva commerciale da parte di Apple per spingerlo tra gli utenti Windows, avrebbero potuto tollerare alcuni $ per device in meno di profitti a favore del mantenimento dei 4 GB.
L'ultimo punto riguarda la connettività Lightning. Anche qui a Cupertino hanno voluto risparmiare in modo curioso. Se sul Pro grande la velocità massima di trasferimento dati è la medesima dello standard USB 3.0, ovvero 5 Gbit/s, su quello piccolo ci si ferma alla 2.0, pari a 480 Mbit/s:
. @stroughtonsmith interesting tidbit pic.twitter.com/P2WvGILNmP
— Josh (@zigziggityzoo) 21 marzo 2016
Negatività che non tolgono molto alla bontà generale del prodotto, ma che si potevano evitare. La situazione creatasi è di un mix, in cui i due iPad Pro, schermo a parte, non sono perfettamente combacianti ma ognuno presenta punti superiori all'altro. Non pensiamo ci siano solo scelte economiche dietro: è plausibile che abbiano voluto in modo apposito contenersi in alcune caratteristiche sul modello da 9,7" al fine di non mettere in ombra quello maggiore. Tuttavia, la conseguenza finale ottenuta è mettere l'utente davanti alla necessità di effettuare delle rinunce, qualsiasi sia la scelta in fase d'acquisto. Speriamo in una vera feature parity per la prossima generazione.