Arrivano dall’Oriente i primi smartphone senza connettore jack 3,5mm

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Vi ricordate quante volte Apple è stata accusata di aver fatto scelte troppo drastiche, esageratamente in anticipo sui tempi? Mi riferisco all’eliminazione del formato floppy disk dai Mac nel 1998 o, più recentemente, l’abbandono del drive ottico e il mancato supporto a Flash fin dal primo iPhone, quando era ancora uno standard dominante sul web. È da un po’ di mesi che si susseguono voci sul prossimo grande taglio e sembra che a farne le spese, questa volta, sia lo standard jack da 3,5mm usato principalmente per connettere gli auricolari ai nostri dispositivi; parliamo di un osso duro a morire perché in voga fin dal 1968, un’era geologica fa nel campo dell’informatica. Questa volta però c’è chi ha deciso di correre ancor più veloce che in quel di Cupertino, ovvero il produttore cinese LeEco presentando la sua nuova serie di smartphone: Le 2, Le 2 Pro e Le 2 Max. Le caratteristiche tecniche, come segnalato da Engadget, sono molto pompate nei numeri: processore Mediatek 10-core per Le 2 e Le 2 Pro e Snapdragon 820 per Le 2 Max, RAM che oscilla tra i 3 e i 6GB a seconda del modello, fotocamera con sensore Sony fino a 21 megapixel. Quello che però differenzia la gamma da ogni altro smartphone presente sul mercato è l’assenza del forellino circolare per l’inserimento delle cuffie, che invece dovranno essere collegate alla porta USB-C. Ad oggi, gli auricolari che utilizzano questo standard si contano sulle dita di una mano e pertanto l’azienda ha deciso di aggiungere al suo catalogo anche due set di cuffie compatibili, sia in-ear che over-ear.

LeEco

Una scelta così drastica non può che farci pensare, con un pizzico di malignità, alla sola volontà di battere Apple sui tempi, basandosi unicamente su rumors, con l’obiettivo di ottenere un forte risalto mediatico. L’eliminazione del jack 3,5mm è difficile da giustificare altrimenti, considerando anche lo spessore dei dispositivi: 7,5mm il più sottile, ben al di sopra dei 6,9mm di iPhone 6s e dei 6,4mm di Huawei P8, per citare due concorrenti, in cui il vetusto connettore circolare entra ancora alla perfezione. Sappiamo bene che rincorrere una tecnologia solo per anticipare la casa della mela, senza un’implementazione studiata a dovere, non porta a nulla di buono che non sia la mera visibilità mediatica. Speriamo tuttavia che l’utilizzo di connessioni più moderne, quali USB-C e Lightning, possano apportare un incremento nella qualità audio percepita, a patto di porre la stessa attenzione su tutta la catena dal file sorgente al diffusore.

Simone Sala

Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.

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