Nella prima versione di watchOS, l’orologio fungeva solo da interfaccia per gestire delle app che, in realtà, venivano avviate ed elaborate dall’iPhone collegato via Bluetooth. Con il major update 2.0, a Cupertino hanno deciso di cambiare rotta, offrendo la possibilità di svilupparne di native che vengano veramente installate su Apple Watch, risolvendo così il fastidioso problema di lentezza per lo streaming di informazioni provenienti dallo smartphone. Dal prossimo 1° Giugno, come annunciato sul portale Apple dedicato agli sviluppatori e riportato da 9To5Mac, terminerà il supporto all’SDK rilasciata con watchOS 1.0 e verrà richiesto ai developer di utilizzare l’SDK per lo sviluppo di app che girino nativamente sullo smartwatch. La scadenza è stata fissata a pochi giorni dall’inizio del WWDC16 che si terrà dal 13 al 17 giugno e ci offrirà l’occasione di vedere a cosa stiano lavorando gli ingegneri di Cupertino per la terza versione di watchOS. Tuttavia, la conferenza dedicata agli sviluppatori potrebbe anche essere luogo di presentazione di una rinnovata versione di Apple Watch.
Simone Sala
Junior Editor - Appassionato di tecnologia, mi piace analizzarne sia gli aspetti tecnici che i risvolti sociali. Sono curioso per natura e cerco sempre di sperimentare le ultime novità in qualsiasi ambito. Collaboro con SaggiaMente dal 2016.