Come da tradizione per ogni nuovo prodotto Apple, iFixit ha provveduto a smontare interamente il MacBook 2016 per scoprirne i dettagli interni, i componenti scelti da Cupertino e il suo indice di riparabilità.
Il nuovo ultrabook è essenzialmente identico nel design al predecessore (ed è disponibile anche nella colorazione oro rosa), ma vi sono alcune differenze, dovute all’upgrade dell'hardware. La sistemazione interna dei componenti, invece, è rimasta invariata e, pertanto, anche il giudizio sulla riparabilità di iFixit non è mutato, rimanendo pari a 1 punto su 10: infatti la RAM, il processore, la memoria flash e molti altri componenti sono saldati direttamente sulla piccola scheda madre. Peraltro, Apple ha creato un display a blocco unico, con pannello saldato direttamente al vetro di protezione: qualora questo si danneggiasse, dovrà essere sostituito interamente, facendo lievitare i costi di riparazione. La batteria a strati, di capienza leggermente maggiore alla precedente (tanto da garantire un'ora di autonomia in più) è invece sempre incollata al case. La potenza è ora di 7.56 V, 41.41 Wh a differenza della precedente che era di 7.55 V, 39.71 Wh. Le ragioni dell'aumento di potenza non sono ancora chiare, ma la spiegazione più plausibile è che Apple abbia trovato il mio di migliorare la composizione chimica della batteria per conseguire l'obiettivo di una maggior durata.Rispetto al modello 2015, per il fissaggio di alcune componenti Apple ha sostituito la particolare vite a tre ali con una classica vite a croce, agevolando in tal senso la riparazione, mentre per l’esterno del case ha scelto di utilizzare sempre le viti Pentalobe (presenti anche su iPhone). Gli specialisti di iFixit hanno però notato che in alcune viti le teste sono riempite con una sostanza che si disintegra quando si inserisce un cacciavite. L’ipotesi più probabile è che Apple voglia conoscere con maggiore dettaglio se e quali componenti sono stati smontati da riparatori terzi per circostanze legate alla garanzia.Infine, iFixit rileva che ora il connettore USB-C è saldato direttamente al suo controller, formando così un unico componente.