Scorte di MacBook in drastico calo: possibili segnali di refresh (magari dopo la trimestrale)

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Negli ultimi tempi vale un po’ meno, ma fino a qualche anno fa un buon indicatore di quando una generazione di prodotti Apple (specialmente Mac) era a fine ciclo si vedeva nella contrazione delle scorte disponibili al dettaglio. Il fenomeno iniziava dagli USA per poi estendersi anche alle altre parti del mondo, arrivando infine l’atteso aggiornamento hardware. Potrebbe tutto ciò tornare ad avere riscontri reali? Sembrerebbe di sì. Come riportato da varie testate, tra cui 9to5Mac, l’attuale MacBook non risulta più disponibile nella versione online di una delle più grandi catene di elettronica, Best Buy.

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A destare qualche domanda è soprattutto la tempistica di queste carenze: proprio su 9to5Mac, pochi giorni prima dell’evento di marzo Mark Gurman affermò l’assenza di annunci lato Mac in tale occasione, dimostrando ancora una volta di aver ragione. Nelle stesse indiscrezioni, riportò come periodo probabile per il refresh del MacBook 12″ quello tra aprile e maggio. Essendo nel pieno del primo dei due mesi menzionati, le congetture risultano legittime.

Detto ciò, una rondine non fa primavera. Presso altre catene americane il portatile risulta ancora disponibile, quindi potrebbe trattarsi solo di un esaurimento temporaneo limitato a Best Buy. Dalle nostre parti sembra esservi maggiore carenza, ma propenderei più per lotti già limitati che un vero segnale sospetto. Se dovessi cercare un altro potenziale indizio, invece, lo vedrei nella presentazione della trimestrale finanziaria prevista per il 25 aprile prossimo. È già accaduto in passato che pochi giorni dopo le trimestrali abbiano fatto seguito nuovi rilasci hardware; avvenne ad esempio nel 2014 coi MacBook Air. A prescindere, sperare non costa comunque nulla: l’attuale prodotto sta subendo il gap formatosi con proposte concorrenti già aggiornate all’architettura Intel Skylake e dovrebbe essere tutto interesse di Apple non lasciare indietro troppo a lungo uno dei Mac su cui sembra più puntare per il futuro. Come sovente diciamo in altri casi del genere, non resta che aspettare.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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