L’anno scorso ho rischiato di ignorare completamente lo ZUK Z1, semplicemente perché non è stato un prodotto maistream in Europa, e invece nella mia recensione ne è uscito a testa alta. Oggi l’azienda controllata da Lenovo ha rilasciato lo ZUK Z2 Pro, che salta i convenevoli e si posiziona di diritto nel segmento top di gamma. Il design è decisamente più curato del modello precedente, mantenendo il frame in alluminio ma con un dorso in vetro leggermente curvo. È anche più squadrato e più sottile, andando tuttavia ad assomigliare a molti smartphone presentati nel 2016 con sensore d’impronte frontale.

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Nessuna mezza misura lato hardware, che punta in alto con Snapdragon 820 e una dotazione di memoria impressionante: 6GB di RAM e 128GB di storage (peraltro UFS 2.0). Per lo schermo si è fatto un passo indietro, dal 5,5″ al più comodo 5,2″, un trend piuttosto diffuso ultimamente che ha visto puntare alla contrazione anche marchi più noti come LG con il suo G5. Inalterata la risoluzione Full HD, che quindi comporterà un aumento della densità, mentre il vetro frontale è sempre curvo sui bordi, con l’ormai onnipresente sigla 2.5D che caratterizza molti smartphone Android post-iPhone 6.

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Apparentemente completissima la connettività, in cui spicca però l’assenza ingiustificata dell’NFC. Abbiamo infatti LTE, Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 4.2, GPS e USB-C 3.1. La fotocamera principale ha 13MP con sensore ISOCELL e l’ottima apertura di f/1,8, dotata anche di stabilizzazione ottica e autofocus per rilevamento di fase con riconoscimento dei volti. Non male neanche la cam frontale: una 8MP con la buona luminosità di f/2. Infine la batteria, che ha una capacità di 3100 mAh, ovviamente inferiore al precedente per la riduzione delle dimensioni. La versione in uscita il 10 maggio, e che con il cambio attuale Yuan/Euro costerebbe solo 349€, è quella con Android 6.0 personalizzato con ZUI 2.0. In seguito ci auguriamo che esca anche quella con CyanogenOS, che avevamo avuto modo di apprezzare con lo ZUK Z1. In tutti i casi si tratta di uno smartphone degno di sedere al tavolo dei grandi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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