L'interesse di Facebook per la realtà virtuale è già noto, avendo portato in casa Oculus da oltre due anni. Nel corso del tempo, l'azienda di Mark Zuckerberg, ormai non più definibile solo un social network, ha sempre più intensificato i suoi sforzi nel promettente settore. Coi visori Oculus Rift finalmente diventati realtà commerciale, ci si prepara già agli scenari futuri. Non solo l'occhio vuole la sua parte, ma anche l'orecchio, motivo per cui Facebook ha acquisito la startup Two Big Ears.
I prodotti principali sviluppati da Two Big Ears erano due: 3DCeption for Cinematic VR e 3DCeption for Games. Il primo è un set di strumenti comprendente plug-in per software professionali come Pro Tools, un motore di rendering audio/video e un riproduttore multimediale dedicato. Sinora a pagamento, con l'acquisizione è diventato disponibile gratuitamente per Mac (il supporto Windows è previsto a breve) col nuovo nome di Facebook 360 Spatial Workstation. Il futuro di 3DCeption for Games, come dice il nome espressamente pensato per l'ambito ludico e predisposto per l'integrazione con motori grafici come Unity, sarà invece diverso: verrà inglobato in maniera diretta nei software Oculus.
Un impegno ulteriormente rinnovato, dunque, anche in vista della concorrenza agguerrita che si profila, a partire da Google e Microsoft (ma molti sono pronti a scommettere sul fatto che Apple non starà troppo a lungo lontana dal giro). I prossimi anni ci permetteranno di capire le vere potenzialità della realtà virtuale e soprattutto in che modo rivoluzionerà le consuetudini tecnologiche dei potenziali utenti, al pari di quanto hanno già fatto altri prodotti smart.