«Chi vuole un pennino?», chiedeva tra il serio e il sarcastico Steve Jobs nel celebre keynote di presentazione dell’iPhone. Nell’ambito in cui Apple stava entrando, il suo dubbio si rivelò corretto: la più pratica e rapida interazione offerta dalle dita ha permesso agli smartphone di diventare ciò che sono oggi, un elemento quotidiano irrinunciabile per centinaia di milioni di persone. Ci sono però spazi in cui il pennino digitale dà versatilità e precisione che i nostri mezzi di input naturali non possono garantire, in primis il disegno. Proprio in tale ottica, a più di 8 anni da quella domanda, Apple ha deciso di creare la sua Pencil per la gamma iPad Pro. Potrebbe diventare utile anche ad altri dispositivi dell’azienda di Cupertino? Un brevetto sembra suggerire di sì.
La nuova proprietà intellettuale scoperta da PatentlyApple teorizza infatti l’uso di una futura versione dell’Apple Pencil anche col Mac, in abbinamento a un altrettanto futuro Magic Trackpad ma non solo. Iniziamo dalla prima ipotesi, che configura due possibili modalità operative per il pennino: la prima è quella più classica, in cui si agisce tramite tocco su una superficie touchscreen come uno schermo o, appunto, un trackpad. L’input viene inviato al computer, che ne esegue poi l’azione corrispondente, anche in base alla pressione esercitata dalla mano dell’utente (ad esempio per comandi utilizzabili tramite Force Touch, oppure durante il disegno per marcare maggiormente linee e bordi, come si farebbe su una tavoletta grafica). La seconda modalità prevede invece l’integrazione di sensori di movimento nella Pencil che le permettano la manipolazione di elementi a schermo; non viene nemmeno escluso un eventuale uso come joystick per i videogiochi. Più in generale, gli ingegneri hardware a One Infinite Loop non pongono pressoché limiti ai contesti d’uso, prevedendone l’integrazione con GarageBand per utilizzarla come bacchetta per una batteria virtuale. Infine, sono previste funzionalità di puntatore per presentazioni, operando anche senza una superficie di tocco ma tramite i soli movimenti compiuti dall’utente.
Come al solito, quando parliamo di brevetti occorre ricordarsi che dalla carta all’implementazione pratica nonché commerciale può passare molto tempo, oppure non avvenire mai. L’invenzione qui descritta è stata depositata a fine 2014, quando ancora il pennino Apple era solo a livello di rumor. Viste le potenzialità, ci sentiamo fiduciosi che possa avere un avvenire negli Store, in concomitanza con una delle prossime revisioni hardware dei prodotti coinvolti.