A San Francisco fervono i preparativi per la WWDC 2016. Intanto, Siri…

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Manca solo un giorno alla WWDC 2016, un appuntamento atteso tanto dagli sviluppatori quanto dagli utenti del mondo Apple. Si può considerare un po’ l’inizio del nuovo anno tecnologico di Cupertino, in quanto vengono mostrate le prossime major version dei sistemi operativi, pronte sia a dare più funzionalità ai dispositivi già in commercio sia alle generazioni che arriveranno in autunno. È possibile che questo sia l’ultimo anno in cui l’evento si svolge fuori casa, in attesa del completamento dell’Apple Campus 2. Per l’eventuale arrivederci della WWDC a San Francisco, Apple ha fatto di certo le cose in grande, affittando non uno, ma ben due edifici. Al consueto Moscone Center si affianca infatti il Bill Graham Civic Auditorium, dove si terrà il keynote principale. Lì le decorazioni, quantomeno quelle esterne, sono già state completate.

decorazioniauditoriumwwdc2016

Pubblicata dall’utente thaiboe1 su Instagram.

Come si può vedere, Apple ha deciso per una personalizzazione non troppo invasiva, lo si potrebbe persino prendere per un normale Store, se non si conoscesse a priori il luogo o non si ponesse attenzione alla dicitura “Exposition Auditorium” in alto. Logo bianco centrale, bandiere Apple alle sommità e arcobaleno nel piazzale antistante. Anche al Moscone Center, per cui l’azienda ha dovuto attendere più giorni del solito per prenderlo in consegna (si è tenuta un’altra esposizione fino a giovedì 9), si lavora sugli esterni. Come si può vedere su 9to5Mac, le decorazioni sono simili a quelle del Bill Graham, con grandi loghi bianchi al centro delle due facciate:

wwdc2016-moscone

Nelle prossime ore potrebbero spuntare anche le prime immagini dei cartelloni interni, che sotto i drappi per evitare leak anticipati solitamente mostrano le novità principali su cui Apple batterà il tasto nel corso della settimana in arrivo. A proposito di leak, però, sembra che in quel di One Infinite Loop qualcuno, anzi, qualcuna non abbia più voglia di aspettare. Lo sviluppatore Brian Roemmele ha pubblicato su Medium la sua recente “conversazione” con Siri. Alla domanda di aprire una finestra delle impostazioni (iOS non ha un sistema tradizionale a finestre), l’assistente risponde che non trova il Finder. Abbiamo voluto verificare se lo scenario fosse replicabile anche in italiano, ma con poco successo (al più dice in modo generico che non c’è un’app installata per farlo), mentre impostando l’inglese come lingua di Siri la risposta è stata la medesima ricevuta da Roemmele:

sirinontrovafinder

Se non è una conferma diretta che Siri sta per arrivare anche in OS X (o macOS), poco ci manca. Questione di pazientare ancora un weekend e tutto sarà finalmente più chiaro, avendo modo di riparlarne assieme in diretta durante il SaggioMela di lunedì.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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