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Molte delle attese di utenti e stampa, in questo periodo, sono senza ombra di dubbio rivolte alla sempre più imminente WWDC 2016 di Apple. Nel frattempo, però, anche altre aziende stanno tenendo eventi per presentare al mondo le loro ultime novità. Una di queste è Lenovo, che oggi a San Francisco ha mostrato nei dettagli ciò che ha in serbo per la fascia alta del settore smartphone. Si inizia da Motorola e dalla nuova generazione di Moto X, anzi, Moto Z. Nuovo nome, nuove caratteristiche peculiari.

Moto Z Front_Back Combo

Sul fronte del design, Lenovorola ha deciso di non stravolgere troppo le forme che già contraddistinguevano la serie X, sbizzarrendosi però sulle due facciate, anteriore e posteriore. Nella parte frontale, spiccano lo schermo AMOLED da 5,5″ con risoluzione Quad HD e il sensore d’impronte digitali. Al suo fianco, sono visibili altre due aree, dedicate invece al rilevamento dei gesti per attivare la modalità Ambient Display e visualizzare le più recenti notifiche. Il retro è invece meno affollato, comprendendo principalmente la fotocamera e il connettore per particolari accessori che vedremo più avanti. La scocca è realizzata in acciaio e alluminio, con uno strato di nano-rivestimento che conferisce una resistenza base all’acqua (non è di per sé certificato IP, però).

Sotto al cofano, troviamo uno dei più recenti SoC top di Qualcomm, lo Snapdragon 820, comprendente una CPU quad-core basata sull’architettura proprietaria Kryo con frequenza massima di 2,2 GHz e il chip grafico Adreno 530. Ad essi si affiancano due co-processori, uno per l’elaborazione del linguaggio naturale e l’altro dedicato al cosiddetto computing contestuale. La memoria RAM ammonta a 4 GB, mentre quella di archiviazione si attesta a quota 32 GB, espandibili fino a ulteriori 2 TB tramite microSD. La connettività è completa, con LTE di categoria 6 fino a 300 Mbps (in download), Wi-Fi 802.11ac dual-band MIMO, Bluetooth 4.1 e NFC.

Moto Z Back

Per il comparto fotografico, troviamo un sensore posteriore da 13 Megapixel (la dimensione dei pixel è di 1,12 µm), dotato di stabilizzazione ottica, autofocus laser, apertura f/1.8 e HDR automatico. Il flash LED è a doppia tonalità. La fotocamera anteriore è invece da 5 Megapixel, anch’essa con proprio flash dedicato. La registrazione video avviene in 4K a 30 fps (o 1080p se si predilige un framerate più elevato, a 60), mentre per la cattura audio sono presenti 4 microfoni. La riproduzione vede invece un singolo altoparlante frontale. Qui Motorola decide di anticipare anche una di quelle che si ritiene sia tra le prossime mosse di Apple sull’iPhone 7, ovvero la rimozione del jack da 3,5″. Il collegamento di cuffie ed auricolari potrà essere fatto solo tramite Bluetooth oppure USB-C. Non mancano A-GPS e il classico set di sensori (accelerometro, giroscopio, bussola, prossimità, effetto hall). La batteria non rimovibile è da 2.600 mAh, comprensiva di supporto per la ricarica rapida. Il sistema operativo preinstallato, infine, è Android 6.0.1 Marshmallow, quasi privo di personalizzazioni come Motorola ci ha abituato nel corso degli ultimi anni. L’aggiornamento futuro ad Android N si può considerare certo (è già stato garantito per i nuovi Moto G).

Moto Z Force Droid Edition Front Back Combo

Il Moto Z ha anche una variante Force, che si distingue da quella principale per l’uso della tecnologia Shattershield a protezione del vetro del display, una fotocamera posteriore da 21 Megapixel invece che 13 e uno spessore maggiore che ha consentito di integrare una più capiente batteria da 3.500 mAh. Tutto il resto delle caratteristiche è invariato.

La grande peculiarità di entrambi i dispositivi è però data dal connettore sul retro. Esso consente l’aggancio e lo scambio dati coi MotoMods, case personalizzati che permettono di installare moduli aggiuntivi, che assumono dunque uno scopo molto simile ai Friends di LG G5. Verranno rese disponibili varie soluzioni per tutti i gusti, realizzati in collaborazione con aziende terze: spiccano soprattutto il PowerPack di Tumi con batteria aggiuntiva da 2.200 mAh, la SoundBoost di JBL per pompare il comparto audio (con una batteria secondaria da 1.000 mAh come bonus) e il pico-proiettore 480p. Arriverà anche un modulo realizzato con Hasselblad che aggiungerà un sistema di zoom ottico alla fotocamera.

Moto Z JBL SoundBoost Black

A fianco dei MotoMods saranno commercializzati anche case più tradizionali, che si limiteranno a cambiare lo stile dello smartphone, come già era possibile su Moto X (anche le combinazioni di colore della scocca stessa, come si può vedere nelle immagini sopra, saranno varie). Motorola è così sicura del successo di questi moduli che non solo ha annunciato programmi per gli sviluppatori con premi milionari, ma anche assicurato la compatibilità anche coi futuri Moto Z. Non che quello corrente sia destinato ad arrivare così presto: approderà fuori dagli Stati Uniti soltanto da settembre, con prezzi da comunicare. Questo per il modello normale; il Force sembra invece avviarsi a rimanere per un po’ esclusiva dell’operatore Verizon.

Non solo Motorola, però, all’evento di oggi. Lenovo ha anche presentato un phablet, chiamato PHAB2 Pro. Si tratta di un prodotto realizzato in collaborazione con Google e frutto dell’esperienza di Tango, ex-progetto sperimentale per la realtà aumentata. Il dispositivo sarà dotato infatti di una serie di sensori volti a rilevare l’ambiente circostante e contestualizzare l’esperienza d’uso, anche sul fronte audio grazie al supporto Dolby. Lo schermo è da 6,4″ con risoluzione Quad HD, mentre all’interno troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 652 affiancato da 4 GB di memoria RAM. La fotocamera principale posteriore è da 16 Megapixel (le altre presenti saranno invece dedicate alla realtà aumentata).

lenovophab2pro

Il PHAB2 Pro sarà disponibile su scala globale a partire da settembre; noto per ora solo il prezzo statunitense di $499. Slegati dalle tecnologie Tango ma per il resto imparentati col modello principale, saranno immessi in commercio anche i più economici PHAB2 e PHAB2 Plus, rispettivamente a $199 e $299, con downgrade soprattutto sui fronti schermo (720p, almeno per il PHAB2 base) e fotocamera (13 Megapixel; sul Plus sarà in configurazione dual-camera).

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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